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CANTONE«Suo marito ha agito con egoismo»

30.09.20 - 18:32
La difesa in cerca dei motivi che hanno portato alla chiamata in correità della 41enne russa.
Deposit (immagine illustrativa)
«Suo marito ha agito con egoismo»
La difesa in cerca dei motivi che hanno portato alla chiamata in correità della 41enne russa.
Si concluderà domattina il processo in Appello per il delitto di Monte Carasso.

BELLINZONA - Lei era arrivata in Svizzera dalla Russia, dopo che aveva conosciuto lui sul web. La sua speranza era di stare con un uomo che si prendesse cura di lei. Ma per la cittadina russa di 41 anni considerata come la mente del delitto di Monte Carasso del 19 luglio 2016, le cose non sono andate come previsto.

Oggi davanti alla Corte di Appello presieduta dal giudice Giovanna Roggero-Will, ha preso la parola la difesa, rappresentata dagli avvocati Yasar Ravi e Luisa Polli. Un’arringa difensiva, la loro, che punta all’assoluzione della donna: «Lei aveva saputo di quanto commesso dal marito (che aveva ucciso la ex moglie, ndr), ma questo non significa che lo aveva voluto».

La parte debole della coppia - La donna aveva lasciato tutto e dalla Russia era partita con le due figlie. E qui si era trovata con un uomo in difficoltà economica, ha ricordato la difesa. Un uomo che doveva pagare tremila franchi al mese di alimenti. E che ha poi ucciso la ex moglie, inscenandone il suicidio. La 41enne era però la parte debole della coppia, perché dipendeva dall’uomo, ha spiegato Ravi.

Confessione per «egoismo» - Il fatto di sangue risale al 2016, ma l’uomo si è poi costituito nel maggio del 2018 (attualmente sta scontando sedici anni di carcere). Ma per quale motivo si è consegnato alla polizia? «Lo aveva fatto per motivi egoistici» ha osservato l’avvocato Yasar Ravi.

Due mesi prima si era confessato con un sacerdote, che l’aveva spinto ad andare dalle autorità. «Ma poi aveva detto di essere in collera col prete, perché costituendosi non si sentiva meglio: questo dimostrerebbe il suo egoismo, che non si concilia con l’affermazione secondo cui era giusto costituirsi nel rispetto dei figli». Da parte sua, a mente della difesa, non c’era rimorso.

L’arringa difensiva si concluderà domattina. Mentre la decisione della Corte di Appello è poi attesa nelle prossime settimane.

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