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CANTONE / CONFINEMultati scrivono in Polizia: «Eviteremo Como e lo faremo sapere ai ticinesi»

11.01.19 - 17:04
Un divieto di sosta crea un piccolo caso diplomatico. La Polizia locale si difende: «La zona a traffico limitato era segnalata. E non ci siamo accaniti contro le targhe straniere»
tipress
Multati scrivono in Polizia: «Eviteremo Como e lo faremo sapere ai ticinesi»
Un divieto di sosta crea un piccolo caso diplomatico. La Polizia locale si difende: «La zona a traffico limitato era segnalata. E non ci siamo accaniti contro le targhe straniere»

COMO - Le multe in quel di Como sembrano aver indispettito in modo particolare una coppia di automobilisti ticinesi che, sanzionati per aver posteggiato vicino a Porta Torre, hanno scritto una lettera al sindaco e al comando della Polizia locale.

Nella missiva i visitatori, tra le altre cose, hanno anticipato l'intenzione di promuovere tra la popolazione del cantone una sorta di campagna di boicottaggio nei confronti della città.

La multa - come si legge su La Provincia di Como - risale al 5 gennaio. «Avendo usato l'utilitaria con un porta bagagli sul tetto - si legge nella lettera - e non potendo quindi entrare in alcun posteggio sotterraneo, e dopo avere percorso più volte le strade con possibili posteggi esterni abbiamo optato per posteggiare nell'ultimo spiazzo esterno disponibile, unico "buco" di una fila di moltissime auto con targhe italiane parcheggiate in modo ordinato in piazza Vittoria. Essendo Como molto frequentata in questo periodo festivo, con un marcato bisogno di posteggi, abbiamo dedotto che fosse eccezionalmente possibile posteggiare in quella zona... Eravamo proprio stufi di inquinare... Con sorpresa abbiamo trovato la multa (87,50 euro). La bella serata è stata in fretta rovinata. Dopo aver cenato, festeggiato e acquistato merce ai mercatini, ecco che Como ci ringrazia... Tutte le auto sono state multate? Oppure solo la nostra con targa svizzera? E dove sta la tolleranza per eventi e situazioni speciali? Triste davvero, siamo senza parole».

La replica del comando di polizia non si è fatta attendere. «Nel periodo in cui avete visitato la città di Como - si legge nella risposta -, il traffico veicolare e pedonale ha avuto picchi elevati di intensità e alcune aree in cui vige il divieto di sosta sono state invase da veicoli. Questa situazione potrebbe avervi indotto nell'errore di pensare che lungo tali aree la sosta fosse consentita. Purtroppo non era così, per cui l'intervento di questo Comando è stato un obbligo e la sanzione risulta quindi legittima in quanto la segnaletica posta in essere qualifica la zona come "Zona a traffico limitato". Possiamo assicurare che, purtroppo, sono stati centinaia i veicoli sanzionati, sia con targa italiana che con targa estera».

La posizione della Polizia non è piaciuta alla coppia che ha deciso per la contro replica: «La risposta non è per nulla soddisfacente e pure contraddittoria. Se centinaia di persone sono state multate significa che i posteggi non erano sufficienti. Allora dovreste limitare gli accessi... Evidentemente il problema è di fondo. Se non potete accogliere i visitatori impeditene l'accesso. Troppo comodo avere turisti che lasciano soldi all'industria alberghiera, e non solo, per poi multarli. Questa situazione è intollerante, allora ci organizzeremo per evitare Como. Non pensiamo sia un nostro problema personale, quindi cercheremo le vie adeguate per far conoscere alla popolazione almeno ticinese la problematica».

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