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LOCARNOTra vomito e diarrea, lo sci club è falcidiato dal virus

07.01.19 - 19:45
Settimana bianca "da dimenticare" per una comitiva di giovani ticinesi in Engadina. Contagiate circa trenta persone. Alcune finiscono al pronto soccorso
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Tra vomito e diarrea, lo sci club è falcidiato dal virus
Settimana bianca "da dimenticare" per una comitiva di giovani ticinesi in Engadina. Contagiate circa trenta persone. Alcune finiscono al pronto soccorso

LOCARNO – Un'allegra settimana bianca in Engadina tra Natale e Capodanno si è chiusa tra nausea, vomito e diarrea per i ragazzi di uno sci club del Locarnese. Una trentina, le persone contagiate, corrispondenti a circa un quarto dei partecipanti. Alcune sono finite al pronto soccorso. A colpire la comitiva il norovirus, un'influenza gastrointestinale particolarmente virulenta.

Nuclei chiusi a rischio – Il gruppo era composto prevalentemente da bambini e adolescenti. Difficile stabilire da quale fattore sia partito il contagio. Il virus non ha risparmiato nemmeno alcuni monitori. «Si tratta di una situazione che si sviluppa tipicamente nei nuclei chiusi – evidenzia Franco Denti, presidente dell'Ordine dei Medici del Cantone Ticino –. Ad esempio nelle caserme militari o negli ospedali. Basta una sola persona ammalata a contagiare potenzialmente tutte le altre».

Non è un caso eccezionale – Insomma, il caso engadinese non rappresenta di certo un'eccezione. «Nel periodo invernale, solitamente, è più diffusa l'influenza classica – puntualizza Denti –, con tosse e raffreddore. Raggiungerà il suo picco nelle prossime settimane, anche se quest'anno non sarà particolarmente aggressiva. Diverso il discorso per l'influenza gastrointestinale, non direttamente legata alla stagionalità e al clima».   

Norme igieniche da rispettare – Denti non è sorpreso di fronte a quanto accaduto ai giovani ticinesi in Engadina. «Sono cose spiacevoli, ma che possono capitare. In determinati contesti, non sempre vengono rispettate le norme igieniche. È normale. Penso, ad esempio, al fatto di lavarsi le mani con frequenza, o di conservare o lavare bene i cibi. Il fatto di mangiare e dormire tutti insieme aiuta, inoltre, la diffusione delle patologie».  

 

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