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CANTONERupperswil, in Ticino le sorelle di Dion e Davin. «Sono distrutte dal dolore»

16.03.18 - 09:03
Le due ragazze non hanno avuto la forza di presenziare al processo, ma hanno mandato un legale, Carlo Borradori
Rupperswil, in Ticino le sorelle di Dion e Davin. «Sono distrutte dal dolore»
Le due ragazze non hanno avuto la forza di presenziare al processo, ma hanno mandato un legale, Carlo Borradori

LOCARNO - Dion e Davin, le giovani vittime di Rupperswil, avevano due sorelle in Ticino. Deborah e Jessica S. (29 e 26), questo il loro nome, abitano in Ticino e al processo sono rappresentate dall'avvocato di Locarno Carlo Borradori (49).

Le due giovani non hanno avuto la forza di presenziare al processo e guardare negli occhi Thomas N. Ma hanno voluto, tramite il loro legale, sottolineare la volontà di non perdonare l'assassino.

«Deborah e Jessica S. sono distrutte dal dolore», ha sottolineato Carlo Borradori al Blick. «Non hanno la forza di seguire il processo di fronte al colpevole». Eppure, secondo l'avvocato di Locarno, vogliono che ci sia qualcuno a rappresentarle. Per rispetto e per amore dei loro fratelli, ma anche in segno di ringraziamento per l'eccellente lavoro svolto dalla polizia e dal Ministero pubblico.

Le due sorellastre erano molto vicine alle due vittime - «Le mie clienti vogliono essere aggiornate su tutto. In maniera diretta. Su quello che l’omicida dice, sulle dichiarazioni del giudice, dei periti. E tutto senza filtro. Sono costantemente in contatto con loro telefonicamente».

Le due ragazze vivono  in Ticino. Sono imparentate con le due vittime, in quanto hanno lo stesso padre di Dion e Davin. Con loro, nonostante la distanza, i rapporti erano molto stretti. In passato era capitato più volte di aver trascorso le vacanze tutti insieme, ha raccontato l’avvocato.

Deborah inoltre conosce il luogo in cui è avvenuto il delitto. Lei, la maggiore delle due sorelle, aveva vissuto per un anno nella casa di famiglia a Rupperswil, prima che il loro papà e Carla Schauer si separassero. «Hanno avuto sempre un rapporto stretto con i loro fratelli fino alla fine», ha dichiarato Carlo Borradori che ha aggiunto: «Un mese prima dell’omicidio si erano incontrati con Dion a Zurigo».

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COMMENTI
 

geiger 6 anni fa su tio
una bella iniezione letale e finiva tutto nel modo più giusto per tutti!!!!

Zico 6 anni fa su tio
gli hanno dato la detenzione a vita. spero a pane ed acqua putrida!

KilBill65 6 anni fa su tio
Pensando solo a tutto quello che ha causato questo schifoso, spero che rimanga a vita in carcere a marcire!!....
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