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GRANCIAContromano sull'A2, l'Ustra: «Non si può imputare la responsabilità all'infrastruttura stradale»

27.10.17 - 17:24
Proprio allo svincolo di Lugano Sud, imboccato ieri dal 74enne, è installato un sistema visivo e acustico «a norma e funzionante»
Contromano sull'A2, l'Ustra: «Non si può imputare la responsabilità all'infrastruttura stradale»
Proprio allo svincolo di Lugano Sud, imboccato ieri dal 74enne, è installato un sistema visivo e acustico «a norma e funzionante»

GRANCIA - Il sistema installato allo svincolo autostradale di Lugano Sud, in grado di rilevare e avvisare i conducenti che entrano in autostrada contromano, si è attivato ieri sera? E il 74enne, che pare essere entrato in autostrada proprio da quel punto, era in grado di guidare? Sono solo alcune delle domande che, dopo il grave incidente verificatosi sull'A2, non hanno ancora trovato risposta.

«Sono in corso le verifiche delle immagini delle telecamere che hanno ripreso la manovra compiuta dal 74enne», ci spiega al telefono il portavoce dell'Ustra Eugenio Sapia. Al momento, per questioni di riservatezza legate alle indagini in corso, non viene reso noto se gli speciali dispositivi di segnalazione installati in quel punto (che sono visivi e acustici) si siano attivati al passaggio dell'automobilista. Sapia però assicura: «Il sistema è a norma e funzionante».

In termini generali, il portavoce esclude che tali manovre possano essere compiute per una carenza di segnaletica. «Di solito un automobilista che entra contromano in autostrada è in stato psicofisico alterato. Non si può imputare la responsabilità all'infrastruttura stradale».

Sulla possibilità che l'età, assieme all'ora tarda, possano avere avuto un ruolo su quanto accaduto ieri, Sapia non si esprime: «È compito della polizia chiarire questi aspetti. Se è vero che, in generale, l'età potrebbe avere un ruolo, è anche vero che gli anziani sono sottoposti a visite regolari».

Caso vuole che l'incidente si sia verificato quando la fase test del sistema installato dall'Ustra in quello svincolo e in altri tre punti sull'A2 (Quinto, Biasca e Rivera) si sta avviando verso la conclusione. «Durante il progetto pilota, fino a ieri, solo in un caso - nel 2016 - il sistema ha lanciato l'allarme. In quell'occasione, però, l'automobilista aveva invertito subito il senso di marcia». «Al momento - conclude il portavoce - non è ancora stata fatta nessuna valutazione per decidere se estendere questo sistema su tutto il territorio nazionale. Quel che è certo che il costo sarebbe importante, sull'ordine delle decine di milioni di franchi».

Un costo ingente, insomma, per casi sporadici, se si pensa che dalle statistiche, in 10 anni, sul totale degli incidenti questi casi rappresentavano solo lo 0,2%.

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