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CANTONEAperti tre procedimenti penali contro altrettanti agenti di custodia

09.04.15 - 14:49
Il reato contestato è quello di abuso di autorità
tipress
Aperti tre procedimenti penali contro altrettanti agenti di custodia
Il reato contestato è quello di abuso di autorità

BELLINZONA - Tre agenti di custodia sono sotto inchiesta per abuso di autorità. I procedimenti penali sono da collegare all'inchiesta a carico di un detenuto per violenza contro funzionari, in relazione all’episodio che ha portato il 21 marzo scorso al ferimento di un agente di custodia presso il Penitenziario cantonale. Tutto ha inizio quando il detenuto della Farera, un 49enne italiano, il 21 marzo scorso sferrò violenti calci alla porta della propria cella. Per evitare che arrecasse danni, in primo luogo a sé stesso, un agente di custodia intervenne, cercando di calmarlo. Non appena messo piede in cella, l'agente sarebbe stato colpito con una sedia, riportando una frattura al polso della mano sinistra. Ma la versione del detenuto è diversa. Il 49enne ha spiegato di essere stato aggredito da alcuni agenti e nella colluttazione ha riportato degli ematomi. In particolare due agenti avrebbero usato violenza contro di lui. Uno degli agenti è stato già sospeso dal servizio, mentre un altro, il giorno precedente, avrebbe tirato un calcio allo stesso detenuto.

Il Consigliere di Stato Norman Gobbi ribadisce la sua piena fiducia nel lavoro della Direzione delle Strutture carcerarie e nel personale che giornalmente lavora a contatto con i detenuti: “Gli eventuali errori di pochi non possono e non devono mettere in cattiva luce il buon lavoro di tutti gli altri”.

I comportamenti oggetto dei procedimenti penali, seppure eccezioni, non saranno tollerati. Piena fiducia, da parte del Dipartimento anche alle misure introdotte dal Direttore Stefano Laffranchini: “La Direzione del Dipartimento delle istituzioni è convinta che l’attuazione e il consolidamento di tutte le nuove misure volute dal Direttore delle Strutture carcerarie contribuiranno ulteriormente al miglioramento della qualità dell’ambiente professionale, con conseguenze positive anche sull’operato degli agenti di custodia”.

 

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