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CANTONELa baby-mamma: "Non mi pento, ma che fatica con 500 franchi al mese"

03.10.14 - 06:39
La storia di Chiara, un figlio a 17 anni e tanta voglia di farcela da sola
La baby-mamma: "Non mi pento, ma che fatica con 500 franchi al mese"
La storia di Chiara, un figlio a 17 anni e tanta voglia di farcela da sola

LUGANO - Non ha hobby, Chiara, niente vizi, il sabato sera non esce come le altre ragazze – non hanno avuto un figlio a 17 anni, le altre. «Un anno di meno, e avrei potuto partecipare al programma televisivo “16 anni incinta”» scherza. Ma c’è poco da ridere. Non sono molte in Ticino le ragazze minorenni ad avere avuto il coraggio (o l’avventatezza?) di Chiara: meno di due casi ogni 1 000 nascite, fanno sapere dall’Ufficio federale di statistica. In pratica, 3-4 casi l’anno di media. «Il numero delle minorenni in gravidanza che si rivolgono a noi è rimasto più o meno costante negli ultimi tempi», spiega Mirta Zurini, coordinatrice dei centri di pianificazione familiare del Cantone. «Noi diamo loro tutte le informazioni del caso, mai consigli: ricordo che a partire dai 16 anni una ragazza è sessualmente maggiorenne e la scelta è solo sua». 

Tornando a Chiara, la scelta non è stata facile. «Quando l’ho detto alla mia famiglia, la preoccupazione era una: il lavoro». Non ha un impiego, Chiara, un diploma, niente. «Non mi sono fatta scoraggiare, pensavo di poter risolvere il problema-lavoro in un modo o nell’altro una volta nato il bimbo. E invece mi sono trovata solo con porte chiuse in faccia». La scena è sempre la stessa: «Ad esempio di recente ho trovato il posto d'apprendistato dei miei sogni, in un salone di parrucchieri, mi hanno proposto di fare uno stage, ero così contenta»... poi la solita domanda: «Hai un figlio?» e tanti saluti. «Non è una vergogna?» protesta Chiara, ma non si da per vinta. «Sono fiera della mia scelta e non me ne pento, anche se a volte mi sembra di essere vittima di una forma di discriminazione. Non sono mica una malata da tenere lontana, datemi una possibilità!». 

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