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CANTONESu i prezzi dell'Arcobaleno: «Incomprensibile»

06.06.23 - 16:18
Secca presa di posizione dei Verdi e della GISO sul ritocco dei prezzi del trasporto pubblico.
Foto TiPress
Su i prezzi dell'Arcobaleno: «Incomprensibile»
Secca presa di posizione dei Verdi e della GISO sul ritocco dei prezzi del trasporto pubblico.

BELLINZONA - «I e le Verdi del Ticino deplorano l’aumento del prezzo dell’abbonamento Arcobaleno e dei biglietti della comunità tariffale. Si tratta di una decisione che va in direzione diametralmente opposta rispetto le richieste del partito e che contribuirà a disincentivare l’utilizzo del trasporto pubblico peggiorando quindi il quotidiano caos viario in Ticino e la qualità di vita».

«Il ritocco dei prezzi è un disincentivo» - Comincia così una nota del gruppo politico all'annuncio delle Ferrovie federali svizzere di volere aumentare i prezzi di abbonamenti e biglietti: «L'abbonamento annuale arcobaleno costerà il 9-10% in più, quello dei biglietti l'8-9%. Un aumento - affermano i Verdi - che va ben oltre l’inflazione e che è addirittura il doppio degli aumenti comunicati dalle FFS a livello nazionale. Questa decisione - argomentano - di certo non incentiverà le persone a fruire di un servizio pubblico già piuttosto costoso, in un cantone che ha da un lato i salari più bassi della Svizzera e dall’altro ha estremamente bisogno della mobilità alternativa avendo uno dei tassi di motorizzazione e di inquinamento dell’aria più elevati». 

«Che il Gran Consiglio si esprima sulla nostra proposta» - I Verdi credono invece che «sia fondamentale incentivare l’utilizzo dei mezzi di trasporto e questo anche tramite la riduzione del prezzo, in particolare degli abbonamenti. Per questo motivo lo scorso febbraio il gruppo parlamentare verde ha chiesto tramite una mozione di «diminuire il prezzo dell’abbonamento Arcobaleno, delle carte giornaliere Arcobaleno e delle carte per più corse Arcobaleno del 25%. I Verdi e le Verdi auspicano che il Gran Consiglio possa esprimersi al più presto su questa proposta» si augurano.

«Un maggiore utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico permetterebbe di migliorare la qualità di vita di tutta la popolazione ticinese poiché si diminuirebbero gli ingorghi stradali, si ridurrebbe l’inquinamento atmosferico e fonico e si mitigherebbe il surriscaldamento del clima» scrivono in una nota.

«Gli aumenti? Prime conseguenze del decreto Morisoli» - E aggiungono che «per questi motivi i Verdi e le Verdi faticano a comprendere come il Cantone possa aver concordato un tale aumento con le imprese di trasporto» e ritengono che «gli aumenti del doppio rispetto alla media nazionale siano già una delle prime conseguenze perverse delle draconiane misure di risparmio provocate dal decreto Morisoli, che costringe il Cantone a risanare le finanze dello stato entro il 2025, e di una politica fiscale volta a favorire le imprese e le persone più facoltose a scapito della classe media e delle fasce meno abbienti della popolazione».

La GISO - Dello stesso parere anche la Gioventù socialista, che definisce «scandaloso» l'incremento delle tariffe. «Mentre in paesi come la Germania e la Spagna i costi del trasporto pubblico diminuiscono, in
Svizzera avviene il contrario. Ecco il risultato di una politica che crede che la mobilità sia un lusso». La GISO chiede un cambiamento di paradigma: «Rivendichiamo la gratuità dei mezzi pubblici e l’abolizione della prima classe, in modo da garantire una capienza maggiore. Per finanziare queste misure proponiamo una tassazione equa dei redditi da capitale e una tassazione sulle grandi eredità. Questo perché, mentre tutto aumenta (biglietti del treno, premi di cassa malati, costo del gas,...), l’1% diventa sempre più ricco».

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COMMENTI
 

Mattiatr 10 mesi fa su tio
Il cattivissimo Morisoli l'ha scritto con il tipp-ex questa parte del decreto? Dev'essere che bianco su bianco nessuno l'ha notato ed eccoci qua, fregati dal suo GOMBLODDO!!!!

vulpus 10 mesi fa su tio
Una vergogna. Il decreto Morisoli centra come i cavoli a merenda. Si vanno a pagare i progetti megalomaci del dipartimento del territorio che ha voluto spingere ad uno sviluppo del trasporto pubblico, ben oltre le necessità. Ora abbiamo strade intasate, bus vuoti, e naturalmente il cittadino che necessita di spostarsi utilizza il mezzo privato. Non si ottiene maggior utilizzo del mezzo pubblico con le costrizioni e gli obblighi, ma solo rendendolo più attrattivo del mezzo privato. E oggi però abbiamo il contrario . Nel passato abbiamo voluto concentrare il commerecio e i servizi nelle zone periferiche creando delle cittadelle del commercio e dei servizi. E ora se ne pagano le conseguenze.

Mastro78 10 mesi fa su tio
Marketing ben studiato, si spreme il cittadino fino al limite, mazzette a chi potrebbe decidere il contrario ed il gioco è fatto!!!

byron2007 10 mesi fa su tio
E' scandaloso vedere gli ingombranti e cari bus a due piazze di Lugano (che da sessant'anni transitano ancora ogni 12-15 minuti) vuoti per l'ottanta per cento della giornata. Come dire: mezzi pubblici inesistenti. E hanno il coraggio di aumentare i prezzi!

Princi 10 mesi fa su tio
ma non sarà mica colpa della guerra ??????? Continuero' ad andare in auto anche se li regalano

Sciguetto 10 mesi fa su tio
Ma è più che logico. Devono cominciare gli accantonamenti in previsione delle decine e decine di milioni che dovranno sborsare per acquistare bus elettrici si prossimi anni… sveglia…

Se7en 10 mesi fa su tio
….. e poi vogliono che più persone usufruiscono dei servizi pubblici …, ma per piacere, per mantenere certi salari dei vertici? Per quanto mi riguarda possono andare in giro vuoti, treni, bus, autopostali, tram etc etc io continuerò ad andare in giro con la mia bella autovettura…!

carlo56 10 mesi fa su tio
invece secondo me è comprensibilissimo: i costi nel nostro paese (stipendi, servizi, assicurazioni, ecc) sono fra i più alti al mondo. In più per Alp Transit fu sottostimata l’utenza e manano treni e corse. È una legge economica: se ci sono più richieste della possibile offerta i prezzi salgono.

Tirasass 10 mesi fa su tio
Risposta a carlo56
Non bisognerebbe ragionare solo in termini economici, ma di benessere generale. E ci sono cose non monetizzabili, come l'aria pulita, un luogo sano e vivibile....

Core_88 10 mesi fa su tio
Risposta a carlo56
Ma se l’urgenza è il traffico, come fai a alzare i prezzi degli ÖV

Blobloblo 10 mesi fa su tio
Risposta a carlo56
Trattasi di servizio pubblico! Non puoi fare questi ragionamenti, dovrebbero offrire un servizio, non puntare a guadagnare sempre di più

Roby1209 10 mesi fa su tio
Andiamo tutti in auto 🚘 e via....

Blobloblo 10 mesi fa su tio
Risposta a Roby1209
Ok, però non lamentarti delle colonne dopo 👍

gianca70 10 mesi fa su tio
Andate tutti con il mezzo privato e mandiamo a casa un po’ di gente 😂😂😂

Ale_71 10 mesi fa su tio
Non capisco cosa c’entra il decreto Morisoli ?

chris76 10 mesi fa su tio
Risposta a Ale_71
infatti. ora tutto è colpa del decreto Morosoli. dalla rinuncia a partecipare all'OLMA fino all'aumento dei prezzi dell'abbonamento arcobaleno... tutto fa campagna...

Ale_71 10 mesi fa su tio
Risposta a chris76
Sono abbastanza sicuro che la commissione federale d’inchiesta che si occupa del caso Credit Suisse, imputerà la colpa del fallimento del CS al decreto Morisoli 🤣🤣

Core_88 10 mesi fa su tio
Ma c’è sempre piu un macelle incomprensibile sulle strade, ore buttate..e quello che si propone è alzare il prezzo dei biglietti(?) ma noi siamo proprio un cantone di scemuniti

Max80 10 mesi fa su tio
Ecco approfittano anche le poste già costa un botto anche una piccola tratta, poi si lamentano che non c’è gente . Arcobaleno è già caro, troppo caro , qui l’unica cosa che non cambia sono le paghe e AVS poi tutto il resto va bene 😡
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