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Col dito che scivola sul cellulare, si spalancano le porte dell'albergo

ARBEDO-CASTIONECol dito che scivola sul cellulare, si spalancano le porte dell'albergo

11.05.23 - 06:30
Visita al 6532, il primo smart hotel di design della Svizzera italiana. Due i requisiti essenziali: un telefonino e un indirizzo email.
Davide Giordano Tio/20Minuti
Col dito che scivola sul cellulare, si spalancano le porte dell'albergo
Visita al 6532, il primo smart hotel di design della Svizzera italiana. Due i requisiti essenziali: un telefonino e un indirizzo email.

ARBEDO-CASTIONE - 6532. È un codice di avviamento postale, ma è anche il nome del primo smart hotel di design della Svizzera italiana, aperto di recente ad Arbedo-Castione. Per soggiornare qui, come si intuisce dal video realizzato da Tio/20Minuti, servono essenzialmente due cose: un cellulare e un indirizzo email. 

Le chiavi virtuali – Niente ricezione, si fa tutto online, in pochi click. Al cliente il sistema attribuisce delle chiavi virtuali per accedere alla stanza e per muoversi all'interno della struttura. «Si ricevono due o tre chiavi virtuali – sottolinea Federica Canali, responsabile degli eventi e del marketing –. Quella del lettore del portone d'ingresso, quella della camera ed eventualmente quella per il garage in cui lasciare l'auto». 

La posizione strategica – Una prenotazione al volo via telefonino. Oppure sul posto grazie a un apposito apparecchio all'entrata. In seguito basta fare scivolare il dito sul proprio smartphone, sulle chiavi virtuali appunto, e le porte del 6532 si spalancano senza fare alcuna fatica e senza che ci sia alcun contatto. «La nostra è soprattutto una clientela business – dice Paola Canali, direttrice e madre di Federica –. Ci troviamo in una zona centrale del Ticino. A due passi dall'autostrada e dalla stazione. È un posto ideale per chi viaggia per affari. Gente che magari fa lunghi viaggi e che ha necessità di fare una prenotazione alle due o alle tre di notte. La può fare tranquillamente e venire a dormire da noi senza svegliare nessuno. È comodissimo. È anche possibile prenotare una sala meeting».

Dentro la stanza – L'edificio conta 27 camere, con complessivamente 74 posti letto. Alcune stanze sono a misura di famiglia, altre hanno un occhio attento per chi è disabile. Ci sono anche alcuni appartamenti, di cui uno davvero enorme. Paola ci accompagna in una camera classica. «All'entrata della stanza c'è un pannello da cui il cliente può gestire tutte le luci e può abbassare la tapparella. Abbiamo cercato di limitare l'uso della plastica. L'intero tetto del nostro albergo inoltre è coperto da pannelli fotovoltaici. Siamo ecologici e il nostro è anche un bike hotel». 

Dietro le quinte, un grande team informatico – Ma quante persone lavorano dietro a questo progetto oltre a mamma e figlia? «Altre due che si occupano della pulizie – precisa Paola –. E poi c'è un grande team informatico che si occupa della gestione. Privacy e sicurezza sono assolutamente garantite». «Questo sistema – conclude Federica –, dotato di un gestionale simile, ancora non esisteva nella Svizzera italiana. I progetti relativi al 6532 in ogni caso non si fermeranno qui».

 

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