Il racconto di un addetto alla sicurezza: «Contratti a chiamata, turni snervanti e zero tutele, anche così si vive in Ticino».
LUGANO - Una "giungla" lavorativa con poche regole, tanto sfruttamento e paga misera. È quello che emerge dal racconto di Loris (ndr. nome di fantasia), vita da "securino" passata tra ronde, ore in piedi sotto il sole cocente a vigilare cantieri stradali e servizi di scorta. Non una mansione alla volta, ma una giravolta di incarichi che nell'arco di una giornata si sommano, da un servizio all'altro, perché più ne fai e più guadagni.
Stipendio di tremila/tremila e cinquecento franchi lordi: ma solo d'estate - «Fai i salti mortali per arrivare al massimo a fine mese a 3'000/3'500 franchi lordi! Io non lo chiamerei guadagno» dice con aspro disappunto. «E poi tenga presente che quella cifra la raggiungi d'estate», perché in inverno quando il lavoro va in letargo «potrai arrivare al massimo a 300 franchi» rivela Loris.
La roulette dei contratti a chiamata - Sono i numeri generati dalla roulette dei contratti a chiamata, dove devi vincere tante ore di lavoro per arrivare al tuo jackpot di salario mensile, neanche salario minimo: «Me lo spiega lei come si può fare a vivere in Ticino con 3'500 franchi? A un frontaliere potrebbe stargli anche bene, di là le guardie giurate fanno la fame: ma chi vive qui? Con 1500 franchi di affitto da pagare e la vita sempre più costosa come puoi farcela?».
I corsi di formazione per salire di ruolo pagati a spese proprie - Loris, nella società di sicurezza dove lavora, ci era entrato inizialmente come agente semplice: poi, viste le misere entrate, ha deciso di fare il corso per diventare ausiliario. Quella formazione se l'è dovuta pagare di tasca propria.
L'obolo di avanzamento formativo per "salire" di ruolo e «consentire all'azienda di utilizzarti in più mansioni» aveva il valore di 1000 franchi. «Cosa potevo fare? - apre le braccia - il sistema non ti aumenta la paga oraria, ma potendo essere utilizzato in quei servizi che come agente semplice non avrei potuto svolgere, questo avrebbe significato lavorare di più e arrivare a prendere così a fine mese il famoso stipendio di 3'000/3'500 franchi».
Carichi pesanti di lavoro e a volte salta il riposo - La corsa a fare più ore si porta dietro il peso di carichi di stress non di trascurabile importanza: «Magari hai fatto una ronda notturna, sei stanco ovviamente e avresti bisogno di dormire, ma al mattino ti arriva una telefonata per un servizio urgente non previsto che è saltato fuori: per qualche soldo in più ci vai, ma a quale prezzo di salute?».
Come gli equilibristi del circo senza protezione sotto: zero tutele - In uno scenario simile, neanche a menzionarla la parola "tutela": «Siamo come gli equilibristi del circo, ha presente? Solo che sotto noi non abbiamo la rete. Ma anche il nostro è un lavoro a rischio, eppure tutele zero. Con i contratti a chiamata sei lasciato solo al tuo destino. E se parli o ti lamenti ti mettono alla porta».
«Se dici qualcosa o ti ammali ti licenziano» - Il rischio del benservito del resto l'ha toccato quasi per mano con ciò che è capitato alla moglie: «Lasciata a casa perché si è ammalata! Questa è la Svizzera del mondo del lavoro. E così io vado al lavoro anche quando non mi sento bene. Che vita!».