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Il ponte provvisorio per i treni, la strada spostata di 6 metri, il buffet sospeso

LUGANOIl ponte provvisorio per i treni, la strada spostata di 6 metri, il buffet sospeso

04.05.23 - 14:04
Nuovo sottopasso di Besso: che significa costruire un'opera importante in un tessuto urbano? Lo spiega Michele Radicati, capo progetto FFS.
Foto di Davide Giordano
Il ponte provvisorio per i treni, la strada spostata di 6 metri, il buffet sospeso
Nuovo sottopasso di Besso: che significa costruire un'opera importante in un tessuto urbano? Lo spiega Michele Radicati, capo progetto FFS.

LUGANO - A impressionare sono diverse cose. Ad esempio il ponte provvisorio su cui passano i treni. Oppure la strada delle auto spostata di 6-7 metri verso il lago. O ancora la struttura in cemento che regge l'edificio del buffet della stazione. «Sono soluzioni – sottolinea su Piazza Ticino Michele Radicati, capo progetto delle FFS – che ci permettono di portare avanti uno scavo come questo, garantendo comunque i servizi all'utenza o alle persone che ruotano attorno a questo luogo». 

Ampiezza massima – Lo scavo in questione è quello del nuovo sottopasso di Besso. Iniziato a metà 2021, proseguirà fino alla fine del 2025. «Coinvolge giornalmente circa una trentina di operai. Ogni minima operazione è già pianificata. Sappiamo esattamente quando e come si svolgeranno determinati lavori. Siamo nel momento di massima ampiezza dello scavo: oltre 20 metri. Si sta predisponendo tutto in modo da poi gettare il calcestruzzo che andrà a costituire la struttura del sottopasso. Alla fine l'ampiezza del sottopasso sarà di circa 12 metri».

«Meno disagi possibili alla gente» – Eseguire un progetto simile all'interno del tessuto urbano non è assolutamente evidente. «Bisogna fare in modo che attorno la gente abbia meno disagi possibili. La stazione ferroviaria di Lugano è usata da 20.000 persone al giorno. Chiaramente qualche disguido può accadere. Un cantiere genera rumori e ogni tanto qualche vicino si lamenta. Ci è anche capitato di dovere chiudere magari un binario con conseguenti disagi al traffico ferroviario. Lo abbiamo fatto solo quando era necessario». 

Un cuore simbolico – Il sottopasso di Besso andrà a inserirsi in qualcosa di ben più grande. Radicati lo ribadisce. «Sarà il cuore simbolico della mobilità del Luganese. Da qui passeranno gli utenti del progetto "tram-treno", le persone in transito a piedi, gli utenti degli autobus o dei treni. Siamo di fronte a uno dei punti nevralgici della Lugano del futuro. È importante fare comprendere alla gente quali sono le difficoltà e l'impegno per costruire qualcosa del genere in un ambiente urbano. Non puoi non considerare quello che c'è attorno. Devi tenere conto di tutto. Già prima di eseguire lo scavo abbiamo dovuto pensare a piazzare tantissimi pali di sostegno. Dovessimo sommarli si raggiungerebbe una lunghezza di 12 chilometri e mezzo». 

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