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CANTONEAl centro asilanti di Chiasso «la violenza è un metodo di risoluzione dei problemi»

27.04.23 - 11:33
Lo afferma il collettivo R-esistiamo, che sabato, in occasione di un'azione di protesta, ha raccolto le testimonianze dei richiedenti asilo.
Rescue Media
Al centro asilanti di Chiasso «la violenza è un metodo di risoluzione dei problemi»
Lo afferma il collettivo R-esistiamo, che sabato, in occasione di un'azione di protesta, ha raccolto le testimonianze dei richiedenti asilo.

CHIASSO - «Un residente del centro asilanti di Chiasso è stato picchiato dalla polizia e gli sono state provocate fratture multiple». È quanto sostiene il collettivo R-esistiamo, che durante la manifestazione dello scorso sabato ha raccolto «ulteriori testimonianze di alcune tra le tante forme di violenza subite dai richiedenti asilo».

«Ci è stato raccontato di ripetuti episodi di violenza fisica fine a sé stessa e/o usata come "metodo di risoluzione dei problemi”», riferisce il collettivo. «In molti ricevono inoltre farmaci sedativi prescritti senza consenso informato».

R-esistiamo entra poi nello specifico di un caso: «Abbiamo incontrato un giovane ragazzo che nell’arco di due mesi è stato picchiato brutalmente per due volte dalla polizia. Durante il primo episodio, verificatosi alla stazione di Lugano, gli sono state provocate fratture multiple. La seconda volta il pestaggio è continuato anche all’interno del centro asilanti, davanti agli addetti della Securitas, agli operatori e a famiglie con bambini. A causa della gravità della situazione è stata chiamata l’ambulanza e il ragazzo si è risvegliato all’ospedale psichiatrico, per poi essere trasferito all’ospedale di zona. Ha subito un primo intervento chirurgico al quale ne dovrà seguire un secondo dopo la metà di maggio». Nonostante ciò, continua il collettivo, «il 24 aprile il giovane ha ricevuto una decisione di espulsione dalla Svizzera e l’interdizione di accedere al CFA. Di fatto, è stato lasciato per strada in condizioni di salute precarie».

Durante la manifestazione di sabato, continua il collettivo, «ai richiedenti l’asilo è inoltre stato riferito che eravamo lì per protestare contro di loro. Con la scusa di "proteggerli" dalle 13 alle 17 gli è quindi stata impedita l’uscita dal centro dalle 13 alle 17. Solo grazie agli striscioni in lingue diverse hanno potuto comprendere le nostre intenzioni e solo a seguito di sollecitazioni da parte dei manifestanti sono stati autorizzati a uscire prima».

La giornata di sabato e ciò che ne è seguito «conferma», per R-esistiamo, «la necessità di conoscere e solidarizzare con le persone rinchiuse in questi centri e l’importanza di ascoltare le loro storie e la loro versione dei fatti», viene infine sottolineato. Lo scopo ultimo è quello di «creare dei legami, rompere lo stato d’isolamento a cui i richiedenti asilo sono costretti e costruire delle reti di aiuto».

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COMMENTI
 

Tipp-ex 12 mesi fa su tio
Ma davvero qualcuno ci crede? Ma fatevi un giro a Chiasso nella zona del parco, parlate con i commercianti e chiedetegli quante volte subiscono furti, minacce e altro da questi pseudo asilanti. Ci sono richiedenti l'asilo che meritano TUTTO l'aiuto che possiamo dar loro, ma ce ne sono molti che arrivano, pretendono e si lamentano a prescindere....non tutti fuggono da persecuzioni o guerre. Ce ne sono che vengono solo per poter ottenere aiuti e fare quello che gli pare. Nei centri asilanti ci sono persone per bene sia da una parte che dall'altra, ma ce ne sono di meno...diciamo simpatiche. Abusi da stigmatizzare e punire, ma anche rispetto per chi li dentro ci lavora e viene sbeffeggiato e insultato, ma si sa i cattivi sono sempre e solo quelli che indossano divise, sia che siano polotti, securini, guardie carcerarie, ecc.. Poi però vedo asilanti con I-phone, vestiti di marca, tessere bancarie, abbonamento mezzi pubblici,,,ma per molti in CH siamo tutti ricchi e famosi... Ma basta con questa ipocrisia, nel mondo delle favole siamo tutti uguali e tutti meritiamo di vivere felici...purtroppo però ci sono situazioni/persone/modi d'essere che non possono convivere e lì nascono i conflitti. Sono fortunato ad essere Svizzero? Sì, devo sentirmi in colpa ad essere Svizzero? Assolutamente no. Ti va bene quello che ti diamo? bene allora resti, non ti va bene? Arrivederci, non ti abbiamo chiesto noi di venire.

Max80 12 mesi fa su tio
Risposta a Tipp-ex
Esatto concordo in pieno

Max80 12 mesi fa su tio
Ma invece di dire la polizia fa questo la polizia sbaglia , ma pensate che quelle persone che sono li sono tutti bravi e tranquilli , sicuramente la violenza non sta bene da nessuna parte , ma se guardiamo cosa succede oltre frontiera con gli asilanti ?!?!?😡😡😡😡
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