Si parla di 260 revoche della licenza in più rispetto al 2021.
In deciso aumento anche i conducenti al volante in stato di inattitudine.
BELLINZONA - Traffico in crescita, nel 2022, sulle strade ticinesi. E la polizia non ha esitato ad aumentare i controlli della velocità, arrivando ad accumulare ben 2'696 ritiri patente, 260 in più rispetto ai 2'436 del 2021. Lo rivela il rapporto pubblicato oggi dalla Gendarmeria stradale.
I radar fissi hanno registrato 10,7 milioni di veicoli, con lo 0,43% in infrazione (46'010). Sono inoltre stati effettuati 685 controlli mirati. Tra le licenze ritirate i casi pirata sono stati 25, come nel 2021, di cui cinque rilevati in abitato.
Il 2022 ha inoltre segnato un leggero aumento degli incidenti. La Polizia cantonale e le polizie comunali sono infatti intervenute per la constatazione di 3'932 incidenti (+7% rispetto al 2021). In 3’200 casi si sono registrati unicamente dei danni (+7%), in 539 ci sono stati feriti leggeri (-12%) e in 182 feriti gravi (+7%). In calo, invece, gli incidenti mortali, risultati 10 in tutto, con altrettante vittime (-7%).
I controlli per guida in stato di inattitudine sono stati 7'655, in aumento del 3,1% rispetto al 2021. I casi positivi e non idonei alla guida rilevati sono stati 830, contro i 670 del 2021. In questa specifica attività 1'302 persone sono state controllate a seguito di un incidente, mentre 1’628 in qualità di autisti professionisti.
Intanto, viene evidenziato, «l’intero territorio cantonale, sugli assi stradali che portano alla vicina Italia, in prossimità dei principali agglomerati urbani, sul Piano di Magadino nonché in determinati, ma sempre più lunghi periodi, in prossimità della galleria autostradale del San Gottardo, continua a essere interessato da serie problematiche legate alla viabilità». Situazioni, queste, «che possono portare anche a una completa paralisi del traffico e che sono pure state acuite dalla sensibile ripresa del settore turistico»
Fra i fenomeni da monitorare la Polizia cantonale evidenzia quello relativo alla mobilità lenta, «con un crescente numero di monopattini e mezzi elettrici offerti sul mercato e la loro a volte difficile convivenza con altri utenti della strada nonché le modifiche dei veicoli a motore all’origine di rumori molesti». Vengono inoltre segnalate «le rischiose esibizioni di motoveicoli e autovetture, condotte dopo gli orari di chiusura, in particolare da giovani, nelle vicinanze dei centri commerciali».