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CANTONE«Le faremo sapere»: quando la disoccupazione corre sul filo di una frase

19.04.23 - 06:30
Storia di L.T., 24 anni: la vita di un senza lavoro nella opulenta terra ticinese.
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«Le faremo sapere»: quando la disoccupazione corre sul filo di una frase
Storia di L.T., 24 anni: la vita di un senza lavoro nella opulenta terra ticinese.

CHIASSO - Più di 150 curriculum inviati, decine di risposte appartenenti alla categoria del "Le faremo sapere" e altrettante della sezione "la scelta è ricaduta su altri candidati".

Una vita da disoccupato e 300 franchi (per il primo mese) come stagista lavorando al 100 - Al netto di scoramenti, giornate trascorse nel più profondo stato di prostrazione e fievoli moti di speranze che cercano di aprirsi un varco nell'animo afflitto di un "senzalavoro", questa è la vita difficile di chi cerca un'occupazione nella opulenta terra ticinese.

«Opulenta? Ma dove? Ho lavorato il primo mese con un incentivo di 300 franchi come stagista al 100 presso una fiduciaria» risponde L.C., 24 anni, un diploma da impiegato di commercio.

Solo contratti a termine - Il suo calvario - tutt'ora in essere - comincia appena terminati gli studi. Piccole occupazioni a termine intervallate da periodi in assistenza. Poi l'ultimo "contrattino" finito nel febbraio del 2022.

«Nove mesi complessivi in stage in assistenza tramite il progetto Mosale - racconta - inizialmente ti ripeto mi davano 300 franchi, lavorando al 100. Poi sono passato a 600 franchi. Mi occupavo di pratiche amministrative e svolgevo tutte le mansioni di un impiegato di commercio. Speravo di continuare a lavorare, ma dopo i primi sei mesi di stage, quando speravo in un contratto di assunzione, mi propongono altri tre mesi di proroga: io ovviamente accetto, nella speranza che alla fine di quell'ulteriore periodo mi avrebbero preso. E invece...».

I dissapori con gli altri stagisti e le prime avvisaglie della conclusione del rapporto - Invece? «Eh, nel periodo di proroga dello stage accade che prendono altri due stagisti - racconta L. - e la cosa un po' mi aveva demotivato perché ho avuto come la sensazione che preparassero il terreno per la mia uscita. Mi hanno dato il compito di aiutarli e fargli vedere un po' il lavoro, supportandoli anche e affiancandoli nelle loro attività. Con uno di loro sono sorti dei diverbi e un giorno dopo che mi aveva risposto in modo un po' irriguardoso l'ho rimproverato. Qualcuno ha cominciato a storcere il naso e ad avere un atteggiamento nei miei confronti un poco ostile con frasi del tipo "a te ti metto via"».  

Le assenze dal lavoro - L. un po' nello sconforto si assenta ogni tanto dal lavoro. «Sì, ma avrò fatto due settimane di assenza su nove mesi di lavoro e ovviamente non in maniera continuativa». 

La comunicazione di interruzione del contratto di stage - Così l'ultimo giorno di stage viene chiamato dal responsabile del personale: quell'incontro segnerà la fine del rapporto di lavoro. «Vediamo che arrivi da lontano e fai fatica a presentarti al lavoro, per questo non possiamo tenerti» è la frase che si sente rivolgere. L. smentisce quelle affermazioni. «Non sono fondate, la verità è che si tende a prendere le persone in stage e cambiarle ogni volta per risparmiare sulle assunzioni: tanto le stesse mansioni le svolge uno stagista. Sono pochi quelli che riescono ad entrare».

Di nuovo a inviare curriculum e le classiche risposte di diniego: quando la disoccupazione corre sul filo di una frase - Dopo la fine di quel lavoro, L. torna a quello davanti al suo computer: curriculum da aggiornare e indirizzi email di società dove farlo recapitare. «Le faremo sapere», «Purtroppo la scelta è ricaduta su un altro candidato con i requisiti richiesti», «Pur apprezzando le qualità professionali indicate nel suo curriculum, siamo alla ricerca di qualcuno con più esperienza», sono solo alcune delle frasi che si sente ripetere e che nelle giornate trascorse a cercare lavoro risuonano nella sua testa.

Diversi appuntamenti e nessuna conclusione: «Perché un giovane non deve avere diritto a un lavoro?» - Appuntamenti a Bellinzona, Cadenazzo, Giubiasco, ma niente, le candidature non vanno a segno.

«Ho fatto un colloquio due settimane fa anche a Stabio, ci speravo, e invece anche quello non è andato in porto. Mi sento inutile e senza un senso. Perché un giovane non deve avere diritto a un lavoro?».

Certi stipendi ticinesi: «Mio fratello, aiuto pittore presso un ente comunale, a 2500 franchi al mese, lavorando al 100» - Con gli amici il discorso cade spesso sulle difficoltà che la vita pone sul cammino di chi si affaccia al mondo del lavoro: ma L. critica aspramente coloro che dicono che il Ticino è il posto dove si trova facilmente lavoro e si viene anche ben pagati. 

«Mio fratello, aiuto pittore presso un ente comunale, lavora al 100 e prende 2500 franchi» dice con un sorriso beffardo. «Alcuni miei amici con la mia stessa specializzazione prendono 3000 franchi. Ma di cosa stiamo parlando?». 

In piena soglia di povertà - Di piena soglia di povertà, gli verrebbe da dire, e in fondo far fare capolino a questo pensiero non è poi così errato: perché in Svizzera chi vive al di sotto dei 4300 franchi è considerato povero.

La via d'uscita alla precarietà economica della Svizzera interna: «Ma sarà poi così vero? Operaio in fabbrica a Zurigo a 4200 franchi al mese» - Ecco spiegata - anche attraverso questo ennesimo racconto di disoccupazione giovanile - la fuga verso altri cantoni: «L'altro giorno ho ricevuto la telefonata di un mio zio che sta nella Svizzera tedesca. Mi dice che un posto in fabbrica vale 4.200 franchi. Ovviamente meglio dei 3200 ticinesi. Ma viene da chiedersi se qualcuno lo sa che con questi soldi in Svizzera non si vive? Lo sa?». La risposta probabilmente non è proprio del tutto affermativa.

- I disoccupati iscritti agli Uffici regionali di collocamento (URC) sono 4098 (ultima rilevazione Marzo 2023 - Dati dell'Ufficio di statistica)

- Il tasso di disoccupazione in Ticino è del 2,5% (nel resto della Svizzera si attesta al 2%)

- 8.168 sono le persone in cerca di un impiego

- In Ticino sono occupati 241.210 lavoratori: il 46% è rappresentato da svizzeri, il 31,6% da frontalieri (Permesso G) e il 14,2% da domiciliati (Permesso C). 

- I lavoratori di nazionalità straniera rappresentano il 53,4% della forza lavoro complessiva ticinese.

- Il salario mensile medio (per il settore privato) è di 5'203 franchi, quello del settore pubblico è pari a 5'481 franchi. Il salario medio delle lavoratrici ammonta a 4'718 franchi. 

   

 

 

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COMMENTI
 

Durden 1 anno fa su tio
Nei corsi organizzati dagli URC non insegnano a scrivere una buona lettera. Insegnano a scrivere una lettera standard che poi tutti i candidati utilizzeranno risultando non originali e non interessanti ma un copia e incolla....

Durden 1 anno fa su tio
Bisogna saper scrivere una lettera di motivazione che sia accattivante. Bisogna sapersi vendere, bisogna evidenziare nella lettera di saper risolvere i problemi dell'azienda che assume, bisogna elencare nella lettera i problemi che il candidato può risolvere per l'azienda con esempi concreti passati e con esempi di problemi che si potrebbero risolvere in futuro grazie al candidato.

Voilà 1 anno fa su tio
Il tasso di disoccupazione reale in Ticino supera il 7%, i dati statistici pubblicati tengono conto solo di chi è ancora iscritto alla disoccupazione.

Stefy43 1 anno fa su tio
Specializzazione

Elisa_S 1 anno fa su tio
Il tasso di disoccupazione in Ticino è del 2,5% (nel resto della Svizzera si attesta al 2%)...la media non serve a niente per avere un quadro reale. Come non serve fare la media delle risorse finanziarie dei singoli cittadini...il motivo e ovvio. Bisogna studiare cantone per cantone. La percentuale dei cantoni sul confine nazionale e più elevata ...ma chissà perché ? Zurigo 1.7, Uri 1.0 ...solo a titolo di esempio.

Pink66 1 anno fa su tio
…almeno ai ventenni un qualcosa glielo dicono… Agli over 45 neanche rispondono 😩😩🤷🏻‍♀️🤷🏻‍♀️

Nola 1 anno fa su tio
C'e' moltissima gente che cerca lavoro seriamente e che ha tanta voglia di rimettersi in gioco. Bisognerebbe anche scrivere di queste persone che si alzano tutte le mattine con la determinazione di dare una svolta alla propria vita, con ottimismo cercano la forza e il coraggio di riproporsi anche dopo centinaia di risposte negative.

Capra 1 anno fa su tio
Assistenza api afi sussidi …conosco gente che mai lavorato e figli in base a necessità! Sono realista 😣

Capra 1 anno fa su tio
Non giudico la voglia di lavorare della ragazza , posso però dire con dovizia di pensiero , che la compagnia dei lazzaroni vasta ! Con le dovute eccezioni, ma l’assistenza anche comoda alternativa 😡😡👍👍

marlow 1 anno fa su tio
2 o 3 anni fa` i ( maghi federali & Seco ) facevano la legge ( nel frattempo non so`se e` vigente o modificata ) dei 25000 fr di salario lordo. ovvero,... sotto tale cifra NIENTE CASSA PENSIONE. Da li scoppiano i salari da fame. Tutti calcolavano un lordo / orario sotto i 25.00'0 o meglio... se hai 2 o 3 contratti del genere 50%.... non ce il cumulo x superare i 25.000. In pratica si era disposto modificando le condizioni sul "contratto su chiamata o al 50%" . Per la cassa pensione ce anche la clausula sui datori di lavoro , che per me e` quella che fa`fare il bel giochino prendi e licenzia. Ovvero, la cassa pensione riceve dal datore di lavoro un contratto al 50% . E tutto collegato. 900 ore = 50% 1800 ore sei fisso al 100 % . per il discorso lavoratori stranieri, beh, se e`vero che sono arrivati al tetto di 77.000 ce da chiedersi quando dovremmo andare via per lasciare il posto ai altrir! Per poi vedere che loro usano una sede interinale identica nel ticino. O meglio, iscritto in italia, e in associazione iscriviti in quella ticinese. Alla fine italiano chiama italiano. mai visto che un ticinese viene aiutato da un frontaliere. Visto le proporzioni nelle aziende ticinesi. Ci credo che con 2500.- un frontaliere fa`festa al suo paese. Qui facciamo la fame. Dovremmo essere anche noi per l`imposta alla fonte!!

gigipippa 1 anno fa su tio
Probabilmente bisognerà rendesi conto che il Ticino per gli impiegati di commercio è oramai saturo. Andrebbero ridimensionate le scuole che continuano a formare giovani senza poter garantire loro un futuro. Per i ragazzi, personalmente trasformerei la disoccupazione in soggiorni per studiare le lingue, almeno il tedesco. Un soggiorno scolastico in strutture per studenti costerebbe meno che l`indennità di disoccupazione.

Axio 1 anno fa su tio
Premetto che ho letto in parte l articolo, ma già leggere che in nove mesi sia mancato 9 volte per giunta non insieme denota poca serietà nel ragazzo. Bisogna anche capire questi 9 giorni quando sono stati fatti ( spesso si manca il lunedi o venerdi ) che coincidenza?!? L ignoranza porta sempre a dare la colpa ai frontalieri io vi dico che nei cantoni che si affacciano ai confini ( gernania e francia ) hanno le stesse problematiche ma il tasso di disoccupazione è molto più basso rispetto al ticino. I ticinesi dovrebbero allargare i propri orizzonti e non rimanere a 10km di raggio dalla propria abitazione

AleCrisp 1 anno fa su tio
Risposta a Axio
ma penso che hai letto male, perché il ragazzo è mancato due settimane in 9 mesi di impiego e per di più non due settimane consecutive ma separate. ti ricordo che lavorando al 100% si hanno 4 settimane di vacanza all'anno

Enrico88 1 anno fa su tio
Risposta a Axio
bom ma uno che é domiciliato nel Giura o a Neauchatel può benissimo trovare lavoro nei cantoni limitrofi e non avrà problemi di lingua comunque e magari dove gli stipendi non sono così sottopressione a causa del dumping salariale e della concorrenza del frontalierato, che anche a non stigmatizzare la categoria non si può non ammettere che sia un problema almeno per la questione stipendi. In Ticino abbiamo lo scoglio della lingua e non é nemmeno corretto dover andare per forza oltre Gottardo per trovare un lavoro pagato dignitosamente mentre qua in Ticino di conseguenza vengono assunti frontalieri..

Axio 1 anno fa su tio
Risposta a Enrico88
Se non trovi lavoro lo vai a cercare altrove come fanno molti, la lingua? Nel periodo di ricerca fatti dei corsi ti bastano 3 mesi per avere una discreta padronanza della lingua tedesca. Dare sempre la colpa ai frontalieri denota poca visione del reale problema, ti ripeto nei cantoni francesi e tedeschi si trova lo stesso problema coi frontalieri ma come vi lamentate in ticino è veramente allucinante ( credete che il problema del lavoro siano gli italiani )

Enrico88 1 anno fa su tio
Risposta a Axio
son pienamente d'accordo per la lingua, la impari e ora con alptransit sei oltre gottardo in poco tempo. ma non trovo corretto che uno debba essere quasi costretto a farlo solo perché i salari sono al ribasso visto che da oltre frontiera arriva personale comunque qualificato e che con 3000.- sta benone

marlow 1 anno fa su tio
Risposta a Axio
Ma per favore,... assistivo al bar a commenti dei frontalieri del tipo... se il datore di lavoro vuole ... mi mandi lui al cosrso. io non me lo pago! E quanti sarebbero, quelli che sanno le lingue straniere locali al 1° giorno di lavoro? brrr...1 anno fa``su trasmissione rai parlavano di questo tema, con un contatto intervisztato da Londra. Beh... parlo` di stranieri italiani che alla fine il mercato viene riempito da persone che vengono a lavorare e non gliene frega un bel niente a nessuno delle lingue! In ticino? bella fatica parlare una lingua che si conoscigia`! e gia la madre-lingua.

AleCrisp 1 anno fa su tio
Risposta a Enrico88
Bravo! in due righe hai racchiuso tutto!

AleCrisp 1 anno fa su tio
Risposta a AleCrisp
risposta in merito al commento di Enrico88

Axio 1 anno fa su tio
Risposta a AleCrisp
Lo sai che un azienda preferisce che tu sia malato 2 settimane di fila che 2 settimane spezzettate? Il ragazzo è mancato 2 settimane intervallate.

Elisa_S 1 anno fa su tio
Io da Ticinese che ha dovuto a età over 35 trasferirsi oltre Gottardo con tutta la famiglia per avere maggiori possibilità lavorative dico ai politici di svegliarsi. Le parole non servono, le promesse sono solo una ventata di aria fresca che dura poco. Il cantone si sta sgretolando e tutti sappiamo quale e la causa principale, ma di gira intorno a altre concause. Si fanno studi e statistiche correlative su diversi argomenti, però io fino ad ora non ho mai visto uno studio che mette in relazione stipendi medi e vicinanza con il confine, tasso di disoccupazione e vicinanza con il confine...o qualcuno lo ha fatto ? Inoltre vorrei anche vedere come viene calcolato il salario mensile medio nel settore privato. Perché viene calcolato al 100, giusto ? Quindi se qualcuno viene assunto al 70 ma deve lavorare al 100....il suo stipendio sarà falsato e risulterà maggiorato nella statistica, o non e così ?

Enrico88 1 anno fa su tio
vorrei proprio sapere chi é quello che dice che "..il Ticino è il posto dove si trova facilmente lavoro e si viene anche ben pagati..."

bradipo 1 anno fa su tio
Risposta a Enrico88
Io, ma devi essere disposto a farti qualche esperienza fuori dai nostri confini, a migliorare le tue conoscenze professionali e linguistiche, e magari pure stringere contatti che possono essere utili all'azienda. Se aspetti il posto fisso sotto casa e dai tutta la colpa dei tuoi (per evitare fraintendimenti, tuoi non è riferito a te) insuccessi ai nostri politici e frontalieri, molto probabilmente l'attesa sarà lunga...

raspadori 1 anno fa su tio
In questi articoli non riesco mai a capire se si parli di cifre lorde o nette (specialmente quelle nel box infondo) eppure tutti sembrano farlo per scontato, qualcuno mi può chiarire?

Simo76 1 anno fa su tio
Risposta a raspadori
Solitamente sono stipendi lordi.

Swissabroad 1 anno fa su tio
Se in Ticino non hai speranza (alcuni ce l'hanno, quello dell'articolo è solamente un esempio ma ce ne sono a iosa anche di casi opposti ovviamente...ma qua vige il catastrofismo...), guardati intorno, il mondo è grande, e se sei giovane e non hai vincoli familiari o di altro genere, sposta i tuoi obiettivi su altrove. Che sia la Svizzera tedesca (lì conosco tantissimi che cambiano lavoro sovente, lo si trova prima o poi se si cerca) o l'estero. Meglio ancora il secondo, perché hai l'opportunità di fare esperienze che ad una certa età forse non potrai più vivere. E magari all'estero ci rimani pure. Certo che se in Ticino i lavori che si spinge a fare sono l'impiegato di commercio, come negli anni ottanta e novanta, il mercato è saturo e non avrai tante chances. Poi dare sempre la colpa a terzi, a politici è facile e comodo. La colpa ce la si deve dividere in parti uguali tra l'interessato, la società, l'imprenditoria, la politica e la scuola. A parer mio.

Elisa_S 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
👍 hai ragione , se non hai famiglia e sei giovane conviene. Sempre meglio che doverlo fare dopo, perché sarà meno evidente il cambiamento. Però comunque non è giusto perché alla fine non e più una scelta legata ad un proprio desiderio ma ad una scelta fatta in seguito a paura e insicurezza nel futuro Ticinese

Jeyschweiz 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
Il ragionamento non fa una piega e lo dico da trentenne che da due anni abita e lavora a Zurigo. Il punto è: perché un giovane deve lasciare per forza il Ticino per avere un futuro? Certo, uscire dal proprio guscio fa bene e fa fare esperienza ma non tutti vogliono. È la politica in Ticino che deve cambiare e sarebbe ora di creare le possibilità anche da noi, senza mettere le persone nella posizione di dover mollare tutto per poter vivere una vita dignitosa.

TheQueen 1 anno fa su tio
Risposta a Jeyschweiz
Bisogna anche essere onesti: il TI è un cantone di 300mila abitanti, chiuso al resto della Confederazione (geograficamente e linguisticamente). Le grandi ditte non sono molte. Purtroppo vige ancora questa idea di "lavorare in banca" come era negli anni 80-90. Ma il mondo è cambiato! Bisogna rinnovarsi e cercare dove il mercato richiede, non sperare di lavorare a 5 minuti da casa, seduto ad una scrivania ed essere pagato profumatamente per farlo...

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a Jeyschweiz
Jwyschweiz: Ti pongo una domanda: quanti residenti hanno il coraggio / voglia / intuito di costituire una società cosi da poter assumere solo, o quasi, gente del posto ? Perché tutti parlano ma nessuno (o ben pochi) si lancia in quest'avventura. Lo fanno invece gli stranieri (italiani in Ticino pe lo più) perché hanno più coraggio/voglia di rischiare/creatività/ambizione di voler fare qualcosa di non sempre comodo e pianificato da qualcuno (alias essere dipendente). Se il ticinese avesse l'ambizione di aprire delle società, cercando di sopraffare lo straniero, egli potrebbe sfamare la popolazione locale assumendo i residenti. Ma lo farebbe in ogni caso ? Perchè a parole sono bravi tutti ma i fatti a volte sconfessano quando detto. Perché risparmiare e guadagnare di più piace a tutti. Anche ai Bignasca piaceva...

Jeyschweiz 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
D'accordo con te, gli "stranieri" hanno un altra visione e hanno sicuramente più coraggio di noi nel buttarsi e aprire qualcosa in proprio. Io parlavo più in generale dei lavoratori dipendenti, che rappresentano gran parte della popolazione

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a TheQueen
The Queen: esatto, ma per molti è un concetto difficile da capire. Le banche poi, oggi non sono più i grandi datori di lavoro ma produttori di disoccupati!

dan007 1 anno fa su tio
Omertà sfruttamento società che lesinano nel pagare correttamente non faccio nomi ma sono nella maggioranza Italiane

Barbiere 1 anno fa su tio
Qui non si tratta di chi ha voglia o no di lavorare. Si sa benissimo che chi intraprende certi apprendistati sarà quasi destinato a rimanere “a piedi”. E’ anche ora di finire di dare colpe a frontalieri o datori di lavoro e politici. Io sono un piccolo imprenditore, pago tasse su tasse, non partecipo a nessun concorso pubblico, in poche parole mi faccio un c… ogni giorno e se permettete in casa mia decido IO CHI ASSUMERE O NO! Dulcis in fundo se uno finito l’ apprendistato non trova, prima di puntare il dito verso altri proviamo un po’ a vedere chi è il personaggio, perché ne vedo tutti i giorni di scienziati bravi a passare il tempo sui social con il telefonino e talpe nelle lingue nazionali e nell’utilizzo dei software più comuni negli uffici. Buona giornata

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a Barbiere
Caro Barbiere, condivido al 100%! Facile sempre e comunque addossare la colpa ai soliti noti. Poi se proponi certi lavori con fasce orarie, diciamo così non convenzionali, rifiutano perché non possono andare a giocare a padel o al cinema con la fidanzata. Non si può generalizzare come fanno in tanti qua dentro. Anche io ho una società assieme alla mia famiglia, ma in Italia, ho deciso di intraprendere questa strada in quanto l'azienda di famiglia ha sede lì, ma ha una filiale anche in Svizzera. E per la Svizzera le candidature le vaglio anche io. Non si può generalizzare ma se dico che alla fine, di base con paga uguale per tutti - a parità di impiego ovvio - che l'autoctono è meno incline al sacrificio, non dico baggianate. Poi ci sono mille aspetti da considerare ma sarebbe ora di finirla di credere che il lavoro ce l'hai a prescindere e senza fare la gavetta (il famoso lavoro sicuro). Lo si poteva pensare trent'anni fa. E poi dico, andate all'estero che sarà un'esperienza impagabile anziché aprire la finestra e vedere sempre il proprio campanile.

AleCrisp 1 anno fa su tio
Risposta a Swissabroad
i vostri commenti hanno solo confermato l'articolo qua sopra. Quindi, avete capito giovani ragazzi che avete appena finito gli studi? Ve ne dovete andare!! andatevene da qualche altra parte a dare fastidio, che qua si vuole solo assumere gente disposta a farsi mettere i piedi in testa, accettare paghe da fame senza lamentarsi. Qua non c'è spazio per sbagliare e imparare, provarci e riprovarci (ameno che non hai una ditta di famiglia)

Swissabroad 1 anno fa su tio
Risposta a AleCrisp
AleCrisp: nessuno qua parla di paghe da fame. In azienda io voglio gente motivata e che viene fidelizzata alla società e la paga è un trainante. Ovviamente lo stipendio è relazionato ad esperienza, capacità e posizione in azienda. Forse in Ticino manca la lungimiranza a capire che se non si propongono nuove figure in ambiti meno conosciuti e non i soliti impiegati di commercio o apprendisti di vendita dove il mercato è saturo, beh ovvio che ci saranno sempre più disoccupati. Posizioni per attività (così a random) come frigorista, copywriter o audioprotesista ce ne sono ma nessuno se le fila perché non esiste un retaggio, una voglia di sviluppare i percorsi formativi per questi lavori. Troppo facile pensare di fare lavori che in troppi hanno già e trovare lavoro a prescindere!

SteveC 1 anno fa su tio
Essere disoccupati in Ticino è una disgrazia, soprattutto per i giovani. Sistema da ristrutturare, facendo saltare qualche testa.

bradipo 1 anno fa su tio
Non conoscendo la persona, non mi esprimo sul singolo caso. Ci si lamenta della difficoltà nella ricerca di un'occupazione in Ticino, ma spesso si scorda l'opportunità di un miglioramento oltre Gottardo o un soggiorno linguistico in un paese anglosassone (qualche anno fa erano entrambe tra le proposte dei vari URC, non sono a conoscenza se questo sia ancora attuale). Per esperienza personale: i vari apprendisti che ho formato (e negli anni sono stati parecchi) e hanno scelto una di queste opzioni, raramente figurano tra i senza lavoro.

Barbiere 1 anno fa su tio
Risposta a bradipo
Come volevasi dimostrare gente pianginna. Vogliono super stipendi e non sanno nemmeno allacciarsi le carpe senza la mamma dietro. Ripeto, prima di puntare il dito guardatevi allo specchio e chiedetevi realmente perché nessuno vuole assumervi, il lavoro in Ticino c’è per chi lo vuole e in qualsiasi settore, basta avere REALI COMPETENZE

Dark1999 1 anno fa su tio
Risposta a Barbiere
Parli di non "puntare il dito" ma sei tu il primo a farlo verso una persona che nemmeno conosci, troppo comodo fare il saputello sulla pelle degli altri

bradipo 1 anno fa su tio
Risposta a Dark1999
Non mi sembra di aver puntato alcun dito, ma mi sembra ovvio dai vari commenti che è insita in gran parte dei ticinesi la pretesa di un posto fisso (possibilmente pubblico) ben retribuito e sotto casa; quale moneta di scambio un semplice attestato AFC o SUPSI di Lugano: mi spieghi a cosa mi serve in un'azienda ticinese, qualcuno magari anche laureato, ma che si esprime unicamente in italiano? Nel canton Zurigo, per citare un esempio, l'amministrazione comunale, per mancanza di personale ha "allargato" l'età di pensionamento, quella cantonale vuole proporre 36 ore settimanali allo stesso salario pur di rendersi un datore attraente. Nel nostro cantone, vista la fila d'attesa, senza raccomandazioni neppure nelle funzioni più umili hai qualche possibilità di assunzione. Vorrà pur dire qualcosa...

M70 1 anno fa su tio
il Ticino della vergogna..chi non si è ancora trovato senza lavoro non può immaginare in che situazione si trova il cantone! politici allo sbando che continuano a favorire questa catastrofe....ma da chi siete pagati? penso proprio dalla vicina penisola. .imprenditori dei miei stivali..'responsabili'...è colpa vostra ! non permettetevi più di affermare che gli CH non sono formati e/o non hanno voglia di lavorare! vergognatevi!

pardo54 1 anno fa su tio
Risposta a M70
Conosco altri casi simili; è assolutamente inaccettabile per principio. Prima i nostri? Ma quando mai! Solo parole di comodo, ma alla luce dei fatti rimangono solo parole scritte nel vento. Vergogna!
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