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BELLINZONAMamma Patrizia racconta Gobbi: «Deciso, ma anche giocherellone»

03.04.23 - 06:30
Intervista a una signora giovanile e simpatica: «Ancora adesso mi chiedono se sono la sorella del Consigliere di Stato».
Patrizia e Norman Gobbi
Mamma Patrizia racconta Gobbi: «Deciso, ma anche giocherellone»
Intervista a una signora giovanile e simpatica: «Ancora adesso mi chiedono se sono la sorella del Consigliere di Stato».

BELLINZONA - Cosa significa essere la mamma di un Consigliere di Stato? Patrizia Gobbi, 67enne leventinese e madre del leghista Norman, racconta il suo rapporto col figlio, classe 1977. A partire da un aneddoto curioso, legato all’aspetto molto giovanile della stessa signora Patrizia. «Oggi come ieri mi chiedono se sono la sorella di Norman». 

Che effetto le fa vedere suo figlio che da anni ha una carica così importante? 
«Certamente è un motivo di orgoglio. Mi dà la consapevolezza di avere cresciuto due figli, lui e suo fratello Egon, con sani principi e dedizione verso gli altri».

Se lo ricorda Norman da piccolo?
«Era un bambino vispo, sempre in movimento. A quei tempi non c’erano né telefonini, né iPad. Faceva tante attività all’aperto». 

Dava già qualche segnale di volere intraprendere una strada di prestigio?
«A partire dalle scuole medie si intuiva il suo desiderio di volere arrivare da qualche parte. Ma tra il volere e l’arrivare tante volte il percorso non è così facile. Lui ha trovato persone che l’hanno aiutato e sostenuto in questo suo crescere nell’ambito della politica. Voleva diventare ambasciatore, pensate un po’. Mi vedevo già in qualche grande Capitale in vacanza. Ma si è fermato al Palazzo delle Orsoline in favore del suo Cantone». 

Ci racconti il Norman Gobbi senza la “maschera” istituzionale, a volte un po’ dura.
«Non è una persona dura, secondo me. È un uomo deciso nelle sue prese di posizione, anche se scomode. Probabilmente la carriera militare gli ha insegnato a essere non rigido ma appunto deciso, assumendosi poi la colpa se magari qualcosa non funziona come deve. Il Norman casalingo è invece un giocherellone».

Anche lei ha fatto e fa politica. Norman le chiede consigli? 
«Politica forse è un parolone, se mi paragono a lui. Per anni sono stata consigliera comunale e da metà 2020 sono municipale e vice sindaco del comune di Quinto per il gruppo Lega, Udc e Indipendenti. Sono io a chiedere consigli a lui». 

Che famiglia è la vostra? 
«Una normale famiglia del giorno d’oggi, allargata. Norman ha un fratello, Egon nato dall’unione mia e di Mirko, e una sorella e un fratello nati dal secondo matrimonio di suo papà».

Un pregio e un difetto di Norman Gobbi? 
«Sa sempre quello che vuole e sa come raggiungerlo. È un lavoratore infaticabile. Di Norman apprezzo anche le ottime capacità culinarie. Non sa fare solo risotti. Ma anche tanta carne gustosa. Non ha imparato sicuramente da me, bensì dal nonno paterno Dante. Il difetto? Una mamma può dire che suo figlio di difetti non ne ha?» 

Che tipo di mamma è la signora Patrizia?
«Non sono una mamma e suocera assillante. I momenti che Norman trascorre con la famiglia, visti i molteplici impegni, sono pochi. Per questo motivo preferisco che passi il tempo libero con i suoi due figli Gaia e William e la moglie Elena. Mi reco a Nante qualche volta a pranzare e a fare da nonna-sitter quando Norman ed Elena sono assenti per impegni». 

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