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«Elezioni, la gente è stufa di promesse e narcisismo»

CANTONE«Elezioni, la gente è stufa di promesse e narcisismo»

30.03.23 - 06:30
La psicoterapeuta (ed ex parlamentare) Claudia Crivelli Barella e il pubblicitario Michel Ferrise ospiti di Piazza Ticino. Guarda il video.
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«Elezioni, la gente è stufa di promesse e narcisismo»
La psicoterapeuta (ed ex parlamentare) Claudia Crivelli Barella e il pubblicitario Michel Ferrise ospiti di Piazza Ticino. Guarda il video.

BELLINZONA - Cala il sipario sulla campagna elettorale in attesa del verdetto delle Cantonali di domenica 2 aprile. Ma che campagna è stata? Come l'hanno vissuta i numerosi candidati in lista? Pochi gli slogan a effetto. «I politici – evidenzia su Piazza Ticino Michel Ferrise, esperto di comunicazione – non se la sentono più di fare promesse. Soprattutto dopo una pandemia. Forse è meglio lanciare slogan più semplici. Cadi magari nella banalità, ma almeno vai sul sicuro».

Il gioco della seduzione – Claudia Crivelli Barella, psicoterapeuta ed ex parlamentare, ha vissuto tre campagne. «Il gioco della seduzione sembra la cosa più importante del mondo per il candidato. Tanti potenziali elettori però non vengono nemmeno toccati da questo aspetto. Forse perché preferirebbero più contenuti». 

Quell'entusiasmo è davvero profondo? – Troppi candidati? Troppe liste? Crivelli Barella legge positivamente il boom di candidature. «Può essere sintomo di più interesse per la cosa pubblica. Bisogna vedere quanto sia profondo. Non dovrebbe trattarsi di narcisismo fine a sé stesso. Sappiamo che diversi politici invece ne sono vittime. Parlo soprattutto di Gran Consiglio: non mi piace questo sistema secondo cui chi ha più soldi da investire nella campagna viene premiato». 

«A cosa servono le comparse» – Ferrise ha un'altra idea: «I tanti candidati servono per portare più voti ai partiti. Una lista non deve per forza essere composta solo da persone "giuste". Servono anche le comparse, che conoscono tanta gente e possono portare voti».    

La frecciata di Ferrise – Il pubblicitario riprende: «Ci sono stati alcuni scivoloni in questa campagna. Con candidati che dicono di avere speso 50.000 franchi, ma poi te li trovi dappertutto. I prezzi io li conosco. Per essere così presente devi per forza avere speso tanto di più. Se già mi prendi in giro adesso, cosa farai quando sarai eletto?» 

«Troppi rappresentanti del mondo economico» – Crivelli Barella mette l'accento su un altro tema: «La politica è suddita dell'economia. In Parlamento ci sono troppi rappresentanti del mondo economico. E pochi di altre categorie. Il mio invito è quello di votare persone nuove. C'è gente che è allo stesso posto da troppo tempo, non è normale». 

Lo stress da aperitivo – La vita del candidato è anche parecchio stressante. Si passa da un aperitivo all'altro. «L'aperitivo serve per distribuire i santini – precisa Ferrise –. Alternativa utile per chi ha poco budget». E poi per farsi selfie da pubblicare sui social. «Chi è introverso è più penalizzato – ammette la psicoterapeuta –. A fine campagna si arriva stremati. Ci sono investimenti emotivi in ballo. Si pensava che i social aiutassero a fare campagna. In realtà ti tengono chiuso in una bolla di persone che la pensano come te. Mettersi in gioco tra la gente dunque non è da demonizzare».    

 


 

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