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CANTONE«Ha danneggiato la piazza finanziaria ticinese»

09.03.23 - 12:43
Oggi la parola fine sulla vicenda del buco milionario alla banca Notenstein, un caso iniziato più di dieci anni fa
TiPress
«Ha danneggiato la piazza finanziaria ticinese»
Oggi la parola fine sulla vicenda del buco milionario alla banca Notenstein, un caso iniziato più di dieci anni fa

LUGANO - Un buco di 14 milioni di franchi. Una montagna di soldi spariti nel nulla.

È da questo punto di partenza che, nel 2012 (!), il Ministero Pubblico ha aperto un incarto per indagare su tre persone che avrebbero messo in atto una truffa nei confronti della Banca Notenstein (ai tempi chiamata Wegelin), presente a Lugano: due svizzeri, di cui uno assente per motivi di salute, e un cittadino italiano domiciliato a Lugano. Il primo lavorava nell'istituto - l'unico in Ticino attivo nella compravendita di banconote -, mentre gli altri due erano amministratori di società di cambio che si appoggiavano a lui per le loro operazioni.

Come annunciato da la Regione, questa mattina sono infine giunte le condanne. Nei confronti del principale accusato, un 65enne residente a Lugano, la pena pronunciata dal Giudice Amos Pagnamenta è di tre anni sospesi per ripetuta truffa aggravata e falsità di documenti.

L'uomo è colpevole di aver gestito in malo modo i conti del settore di cambio (omettendo registrazioni, speculando, coprendo buchi ed effettuando prelievi personali) dell'istituto, causando il buco milionario. E di aver, in seguito, falsificato i documenti per nasconderlo.

Dove siano finiti i soldi, non si sa, ma per il giudice l'imputato «ha commesso un danno gravissimo al proprio datore di lavoro e all’immagine di tutta la piazza finanziaria ticinese».

Anche un 64enne del Mendrisiotto è stato condannato per gli stessi reati (e quindi con la stessa pena). Questo perché ha continuato con le transazioni con la banca anche dopo aver saputo del buco (rendendosi quindi complice). Lo faceva, ha ribadito Pagnamenta, «perché senza queste transazioni la sua attività di cambio sarebbe fallita». 

L'ultimo imputato, il cittadino italiano di 53 anni, ha invece interrotto tutte le operazioni quando ha saputo del buco. Ha quindi ricevuto una condanna di “soli” 12 mesi sospesi per appropriazione semplice.

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COMMENTI
 

M70 1 anno fa su tio
tio ma non si può più scrivere nemmeno sospese?

UtenteTio 1 anno fa su tio
«Ha danneggiato la piazza finanziaria ticinese» e non è solo questo caso, ma forse fa comodo crederlo perché sono passati 11 anni ed i motivi di salute fanno sempre comodo per schivare l'aula di tribunale.

La vita è dura 1 anno fa su tio
Sospesi
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