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ACQUAROSSANara, chiude anche la “slittovia”: «Ce l'abbiamo messa tutta»

17.02.23 - 06:30
Le temperature elevate fanno scendere il sipario sulla pista più lunga del Ticino. «Se arrivassero 30-40cm di neve, siamo pronti a riaprire»
Foto TiPress
Nara, chiude anche la “slittovia”: «Ce l'abbiamo messa tutta»
Le temperature elevate fanno scendere il sipario sulla pista più lunga del Ticino. «Se arrivassero 30-40cm di neve, siamo pronti a riaprire»

ACQUAROSSA - La società che gestisce gli impianti sciistici del Nara è costretta a chiudere anche la "slittovia". E questo proprio alla vigilia delle vacanze di carnevale, periodo di solito prospero per gli addetti del settore e amato da chi approfitta della pausa portata dal baccanale mascherato per trascorrere qualche giorno sulla neve.

Ma di neve, nella conca sopra Leontica, purtroppo non ce n'è. «Ce l'abbiamo messa tutta, tenendo aperto fino a che si è potuto - dice Matteo Milani, presidente di Amici del Nara SA - e dando ai nostri affezionati clienti sei chilometri di pista da slitta, la più lunga del Ticino, oltre a cento slitte nuove di zecca molto apprezzate. Ma continuare a tenere aperto, con queste condizioni meteo, non sarebbe onesto».

Si spera che il tempo cambi, anche se le carte meteorologiche da cui nascono poi le previsioni degli esperti, non promettono nulla di buono. «Se arrivassero 30-40cm di neve, in due giorni noi siamo pronti ad aprire. La gente ci conosce. Sa che diamo l'anima per questo posto».

C'è il problema di coloro che hanno acquistato l'abbonamento stagionale: Milani riferisce che «queste persone possono con il nostro stagionale andare a sciare gratuitamente per cinque giorni a Disentis e avere il 50% di sconto in tutto il comprensorio dell'Arena Gottardo, Briegels e Obersaxen».

Lo spettro di una chiusura definitiva di stagione anticipata sembra aleggiare, ma Milani non si dà per vinto: «Se arrivasse una di quelle nevicate strane di marzo? Perché no. Chi lo può mai dire? Noi non ci arrendiamo mai. Però ripeto, in questo contesto di temperature bisogna essere onesti e per ora non si può tenere aperti» ripete.

E mostra tutta la sua preoccupazione nel vedere le montagne spoglie di neve e appena spolverate sulle cime. «Questa secca è molto grave - dice - l'assenza della neve non è solo un danno per noi operatori ma per gli equilibri della natura in generale. Dobbiamo renderci conto che qui manca all'appello un anno e mezzo di precipitazioni».

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COMMENTI
 

Dex 1 anno fa su tio
Ma va tutto bene. Gli ambientalisti sono solo dei terroristi.

dan007 1 anno fa su tio
Incredibile la piccola stazione familiare non riesce neanche a tenere fino a lunedì nozione marzo che peccato
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