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LOCARNOIl Patriziato di Comologno incontra il direttore del DI Norman Gobbi

06.02.23 - 14:27
«Il loro esempio è virtuoso», commenta il consigliere di Stato.
Repubblica e Cantone Ticino
Il Patriziato di Comologno incontra il direttore del DI Norman Gobbi
«Il loro esempio è virtuoso», commenta il consigliere di Stato.

ONSERNONE - È una storia di perseveranza, di visione e di dedizione che dura da 25 anni quella che può raccontare il Patriziato il Comologno, nell’alta Valle Onsernone.

Una resilienza che ha portato nel 1998 all’acquisto del settecentesco Palazzo Gamboni, alla sua ristrutturazione e all’apertura al suo interno di un piccolo Hôtel de Charme. La volontà di creare in Valle occasioni di lavoro ha spinto il Patriziato a restaurare e a gestire anche la vicina Osteria Palazign. Due strutture interconnesse, la vita dell’una dipendendo dall’altra e viceversa.

Grazie al lavoro di tanti volontari, al sostegno dell’associazione “Amici di Comologno”, ad alcune Fondazioni, agli aiuti cantonali attraverso il Fondo di aiuto patriziale e all’avvenuta aggregazione nel 2016 si sono così potute coagulare le forze residue presenti nell’Alta Valle Onsernone, in modo da creare presupposti positivi per il futuro delle nuove generazioni. L’ultimo tassello è costituito dalla necessità di acquistare le mura dell’Osteria Palazign, dopo la scomparsa del compianto proprietario ing. Bezzola, per scongiurare l’eventualità di una vendita a terzi della proprietà, che avrebbe cancellato gli sforzi compiuti sino a oggi.

La richiesta del Patriziato giunta al Dipartimento delle istituzioni è stata finora favorevolmente accolta dalle istanze preposte (Sezione enti locali, commissione consultiva del Fondo di aiuto patriziale) e nel corso delle prossime settimane il Patriziato dovrebbe ricevere l’importate contributo che coprirà parte del costo totale per l’acquisto dell’Osteria.

«L’esempio del Patriziato di Comologno è virtuoso – ha affermato il direttore del Dipartimento delle istituzioni Norman Gobbi al termine dell’incontro durante il pranzo all’Osteria Palazign – e dimostra l’importanza di mantenere attivi i nostri Patriziati. Il Patriziato di Comologno (nato nell’Ottocento, 1369 patrizi, 612 fuochi patrizi, di cui 45 domiciliati e ben 567 non domiciliati che costituiscono la diaspora) non beneficia di entrate fiscali. Gestisce i suoi beni, rappresentati oltre che dal Palazzo Gamboni anche dagli alpeggi Pesced e Salei e dalla capanna Salei, solo grazie alla dedizione di molti volontari, al contributo comunale e al sostegno dei patrizi e degli amici del villaggio. Ma in virtù dell’impegno dei cinque membri dell’Ufficio patriziale e del suo segretario riesce a ottenere grandi risultati per la realtà dell’Alta Valle Onsernone».

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