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BOSCO GURIN«Non rendiamo Bosco Gurin un parco dei divertimenti»

20.01.23 - 13:43
Le critiche della Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio al progetto della funicolare sotterranea “Metro Alpino”
TiPress
«Non rendiamo Bosco Gurin un parco dei divertimenti»
Le critiche della Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio al progetto della funicolare sotterranea “Metro Alpino”

BOSCO GURIN - L'idea di inserire una funicolare sotterranea (“metrò Alpino”) tra Bosco Gurin e Formazza (in Piemonte) non piace affatto alla Fondazione svizzera per la tutela del paesaggio (FP).

Oggi, in un comunicato, l'associazione ha criticato l'inserimento del progetto nel piano direttore cantonale (PD). «La realizzazione di quest’opera snatura profondamente il paese di Bosco Gurin, facendolo diventare unicamente un’attrazione turistica fine a sé stessa e perdendo la sua identità e specificità. Un villaggio dalle peculiarità storiche, paesaggistiche e culturali uniche verrebbe
definitivamente distrutto per lasciare spazio ad un parco dei divertimenti».

Oltre alle critiche, c'è anche stupore. «Siamo inoltre stupiti che l'inserimento nel PD sarà già col grado di consolidamento Dato acquisito (Da), malgrado la mancanza di ogni studio di dettaglio sugli effetti ecologici e della pianificazione del territorio».

Ma perché?
Spiegando le motivazioni, la FP ha in primis citato aspetti procedurali e metodologici: «Lamentiamo uno scarso o inesistente coinvolgimento delle associazioni ambientalistiche per la realizzazione di un progetto di così forte impatto».

Non solo: «Chi ha redatto lo studio non si è mai nemmeno recato a Bosco Gurin durante l’allestimento. È vero che il progetto è stato presentato alla popolazione il 15 dicembre 2021, ma rimarchiamo anche che alla stessa serata sono state sollevate domande e perplessità, le quali non sono mai state evase o non hanno finora ricevuto una risposta soddisfacente».

Per la Fondazione «si tratta di un’opera imponente, “fuori scala” per il contesto in cui viene inserita e che, quantomeno, necessita un meticoloso approfondimento delle ripercussioni che potrebbe avere aldilà della formazione di posti di lavoro e di indotto economico». «Inoltre, è sorprendente che il problema di accesso a Bosco Gurin non venga migliorato per i ticinesi, ma per gli italiani, dato che oggi l'area dello sci viene stimata dai ticinesi. Come mai il Cantone trascura gli ospiti ticinesi?».

«Si è pensato a strade, posteggi...?»
L'associazione ha poi sollevato un’osservazione sulla “scala” del progetto rispetto alle attuali infrastrutture di un paese di 50 abitanti. Il progetto prevede di portare a Bosco Gurin una media di
360 persone al giorno, con un potenziale massimo di 1'800 persone. «Intendiamo sollevare la riflessione su cosa significhi questo progetto a livello di strade, posteggi, ristorazione e alberghi, acquedotto, canalizzazioni e qualsiasi altra infrastruttura. Riteniamo che questo progetto sia decisamente sovradimensionato per il contesto in cui viene inserito».

Infine, non vanno dimenticati gli aspetti sociali, culturali e paesaggistici. «Il villaggio di Bosco Gurin vanta caratteristiche storiche e culturali uniche in Ticino. Chi si sente di Bosco Gurin, sente un profondo attaccamento per questi aspetti. Tra i valori principali che contraddistinguono i “Guriner” vi sono un profondo rispetto per la natura e per quanto realizzato dai propri antenati».

Senza dimenticare che Bosco Gurin è stato insignito del Label “Borghi più belli della Svizzera nel 2020 e rientra nell’Inventario degli insediamenti svizzeri da proteggere. «La realizzazione di quest’opera, soprattutto a ridosso del nucleo del villaggio, avrebbe ripercussioni paesaggistiche catastrofiche».

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COMMENTI
 

Corbaro 1 anno fa su tio
È difficile immaginare come molti turisti si sobbarcheranno chilometri di strade disagevoli per arrivare in valle Formazza, e da lì salire in metrò a Bosco/Gurin. Inoltre scendere da Bosco con i mezzi pubblici per raggiungere Locarno è ancora una bella impresa. Il numero di turisti previsto dallo studio sembra poco verosimile. Infine i costi di realizzazione, considerata la situazione economica e politica attuale, rischiano di diventare molto onerosi, e in tempi di crisi economica sembrano scarsamente realistici.

Orio f 1 anno fa su tio
Cit. Egidio Bronz Presidente Patriziato Bosco Gurin: "Penso pure al progetto del Metro Walser Express, una buona opportunità per Bosco Gurin, anche perché non deturperebbe il paesaggio e sarebbe pagato per la maggior parte dalla comunità europea." ah ok, grazie google...

Corbaro 1 anno fa su tio
Risposta a Orio f
Occorre contestualizzare: si cita un testo di quasi vent'anni fa, molte cose sono cambiate: dalle condizioni ambientali, che renderanno la pratica sciistica sempre meno verosimile, ai costi di realizzazione, che vanno aggiornati alla situazione economica attuale. Cambiare idea in mutate condizioni non mi sembra un male, ma una presa di coscienza delle contingenze.

Nmemo 1 anno fa su tio
Il DT in vista delle prossime elezioni dà l’abituale “zuccherino”. Stavolta propone “il buco alpino” omettendo il dovuto studio sull'impatto ambientale e quello sulla fattibilità sotto il profilo economico. Il quadriennio passato indicava di aumentare i deflussi minimi per la gioia dei pescatori senza tenere in considerazione gli aspetti di economia idroelettrica e l’indennizzo per diritti d’acqua acquisiti.

Orio f 1 anno fa su tio
Risposta a Nmemo
in realtà lo studio sull'impatto economico è stato realizzato da BAK Economics, e sussidiato dal DFE, ed è stato presentato alla Comunità locale in ben 2 occasioni, oltre ad essere sempre disponibile online. Lo studio sull'impatto ambientale è stato realizzato ancor prima...

Nmemo 1 anno fa su tio
Risposta a Orio f
Così stando le cose, chi è legittimato a ricorrere non faticherà a trovare utili motivazioni.

centauro 1 anno fa su tio
Sì lamentano che non arrivano turisti, si lamentano che si sentono abbandonati nel loro paesello che si spopola, si lamentano per tutto e poi quando si propone qualcosa di sensato non va bene nemmeno quello. Ma andate in malora!

Corbaro 1 anno fa su tio
Risposta a centauro
Non mi risulta che ci siano lamentele. È in corso una consultazione su un progetto, e in uno stato democratico come il nostro è corretto poter prendere posizione, a favore o contro, sia come privati cittadini sia come associazioni. Mi sembra che lei stia confondendo gli abitanti del villaggio, le associazioni che le rappresentano e la Fondazione per la tutela del paesaggio, cui si fa riferimento nell'articolo. Ognuno, lei compreso, può formulare la propria opinione, ma sempre nel rispetto di quella altrui (e mi riferisco al mandare in malora tutti quanti).

centauro 1 anno fa su tio
Risposta a Corbaro
Prendo in causa quelli che sono contro delle iniziative interessanti quali costruire una funicolare sotterranea con impatto zero sul territorio che porta turismo, spesso si leggono notizie di progetti fattibili che vengono a prescindere ostacolati col risultato poi che ci si lamenta per questi paesini che diventano abitati da soli fantasmi.

centauro 1 anno fa su tio
Risposta a Corbaro
Mi torna in mente un evento di qualche anno fa quando era alle fasi finali la costruzione del Gottardo base, a Bodio sono state realizzate delle vasche di raffreddamento per le acque reflue del tunnel a circa 40°C per poi essere riversate fredde nel Ticino, ma a nessuno è mai venuto in mente di sfruttare queste acque calde naturali per realizzare, con tutte le dovute precauzioni, degli impianti termali pubblici a pagamento, quindi con un certo profitto per il territorio? Altra occasione mancata.

Orio f 1 anno fa su tio
Certo che a livello paesaggistico una galleria con un impianto a fune per il trasporto di persone ha un impatto devastante... meglio andare avanti a sussidi.

Lux Von Alchemy 1 anno fa su tio
Parole giuste. Ma un attenta analisi in prospettiva futura 2040-2050, vedrebbe questo ed altri borghi svuotati e sulla via della decadenza (come in centinaia di location in altri paesi confinanti). Il turismo, certo con i suoi rischi, porta attività, evoluzione, ravviva da una morte certa. Il Ticino gode di dozzine di luoghi magnifici che meritano di essere visti da chi viene da fuori confine e non solo.

bic66 1 anno fa su tio
Troppo bello opporsi ad ogni progetto innovativo standosene comodamente seduti in poltrona, probabilmente da una città. Parco divertimenti? Non credo perché anche gli abitanti di Bosco ci tengono al loro villaggio. Certo è che senza un turismo sostenibile attivo tutto l’anno si assisterà a una fuga di giovani e a uno spopolamento. Meglio un villaggio vivo anche se non integro come 60 anni fa o un museo a cielo aperto?

Ala 1 anno fa su tio
un progetto interessante che non pesa sulle spalle del contribuente, con una portata ridotta e che potrebbe dare un po' di linfa ai commerci del paese altrimenti fuori dal mondo a causa di una strada lunga e tortuosa... Ma ovviamente queste associazioni ambientaliste e pseudo protezionistiche a carattere estremista aspettano solo di opporsi a questi progetti per poter giustificare una loro presenza. Nel caso particolare una funicolare sotterranea praticamente invisibile. Ma andate a quel paese!

Corbaro 1 anno fa su tio
Risposta a Ala
Ho qualche dubbio sul fatto che il progetto si autofinanzi interamente, visto il notevole aumento dei costi (e un preventivo di molti anni fa, non più attuale) e la situazione finanziaria difficile sia per l'ente pubblico che per gli investitori privati. Sicuramente potrebbe portare qualche ricaduta finanziaria, ma personalmente ho molti dubbi sul fatto che poi arriverebbe quel gran numero di turisti proposto dallo studio. Ma è tuttavia legittimo che chi abita il paese possa esprimersi democraticamente e pubblicamente, e mi scusi, veramente poco corretto il suo mandare a quel paese chi non la pensa come lei. Solo il mio personale parere. Qui non si parla di ambientalismo ed estremismi, ma di mantenere le caratteristiche di un villaggio che ha oltre 700 anni di storia.

andrea28 1 anno fa su tio
Questo modo di "sfruttare" il territorio lo vediamo in tutto il cantone. Nuove officine FFS a Castione invece di sfruttare i binari vuoti a Chiasso, Centro di controllo FFS a Pollegio invece di sfruttare quello mai usato a Chiasso, nuovo ospedale cantonale alle Semine-Saleggi invece di metterlo al posto delle officine di Bellinzona e così via... E poi ci si lamenta dei ricorsi.

Ala 1 anno fa su tio
Risposta a andrea28
ex operaio FFS frustrato?

KeepCalm 1 anno fa su tio
Risposta a andrea28
allora mi sapresti dire anche perchè non l'hanno fatto o le tue sono solo parole buttate al vento?

falco8 1 anno fa su tio
Siamo in Svizzera, per un progetto simile ci volgliono decenni di ricorsi e contro ricorsi prima che si arrivi ad un progetto fattibile che poi rischia di essere buttato alle ortiche in votazione.

Equalizer 1 anno fa su tio
Non spendiamo tempo, per cose che non succederanno di sicuro nei prossimi 200 anni...
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