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AIROLO«Mio figlio non deve essere dimenticato»

28.10.22 - 08:30
Cerimonia in memoria di Cristian Damiano, l'operaio che a febbraio 2019 venne travolto da un treno. Parla la mamma.
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«Mio figlio non deve essere dimenticato»
Cerimonia in memoria di Cristian Damiano, l'operaio che a febbraio 2019 venne travolto da un treno. Parla la mamma.

AIROLO - «Ti amiamo immensamente Cristian, e speriamo che sia fatta presto giustizia». Stralci di un testo letto ad alta voce da Silvana, mamma di Cristian Damiano mentre accarezza la foto di suo figlio. Cristian è l'operaio della Securitrans deceduto martedì 5 febbraio 2019 in seguito a un drammatico incidente ferroviario ad Airolo. Con lui sul posto c'era anche un operaio delle FFS rimasto gravemente ferito. Nella giornata di sabato i famigliari e gli amici di Cristian hanno celebrato una cerimonia commemorativa in ricordo dello sfortunato 40enne. Accanto al luogo della tragedia, è stato posizionato un piccolo altare. 

Un caso non ancora chiuso – Cristian, sposato e padre di due bimbi, veniva dal Salento. E da tempo lavorava per un'azienda che si occupava di sicurezza sulle tratte ferroviarie. Quella mattina, attorno alle nove, qualcosa è andato storto. Il caso non è ancora stato chiarito del tutto. Si è parlato di errore umano. Di problema di comunicazione. D'imprecisioni, di pianificazione lacunosa. Secondo il Servizio d'inchiesta svizzero sulla sicurezza (SISI), un veicolo ferroviario di servizio era stato posizionato su un binario che era aperto al regolare esercizio ferroviario. I collaboratori, però, erano convinti che la tratta fosse sbarrata. Ecco perché sarebbe avvenuto il dramma. 

Il ricordo – «Io ho un solo grande desiderio – dice la mamma –. Spero che mio figlio non venga mai dimenticato. Era una persona buona, con un cuore d'oro. Il suo esempio sarà fonte d'ispirazione per chi lo ha amato. La sua gioia, il suo entusiasmo e soprattutto il suo sorriso contagiavano chiunque. Con la sua volontà, lui riusciva a superare ogni cosa. Il suo ricordo darà a chi gli ha voluto bene la forza di andare avanti. Un giorno, chissà quando, ci rivedremo e ci riabbracceremo».  

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