Incidente serio sul campo di calcio. Muretto sotto accusa. L'esperto: «Attenzione, pericolo anche su altri terreni».
PARADISO - «In 30 anni non era mai successo niente di grave, mai nulla di simile». È il commento di Antonio Caggiano, municipale di Paradiso, il giorno dopo la tragedia sfiorata al campo di calcio del Pian Scairolo. Durante la partita di seconda lega tra Melide e Locarno un difensore dei sottocenerini è volato contro un muretto situato a pochi metri dal bordo del campo. Sbattendo violentemente la testa, perdendo molto sangue e svenendo. Una scena sconvolgente per le persone presenti. «Posso dirvi che il ragazzo è stato dimesso dall'ospedale – precisa Caggiano –. Ha alcuni punti di sutura in testa e un braccio ingessato».
«La distanza di tre metri è rispettata» – In molti si sono chiesti se l'episodio di domenica si potesse evitare. E soprattutto se un muretto del genere, lungo diversi metri, possa essere ritenuto a norma attorno a un campo da calcio. Caggiano, che è anche il presidente del FC Paradiso, militante in Prima Lega, non ci sta: «Ho sentito un sacco di speculazioni in merito. È chiaro, si è verificato un infortunio che poteva avere conseguenze ben peggiori. E infatti la mattina dopo il fatto ci siamo subito precipitati al campo per valutare la situazione logistica. Non siamo persone irresponsabili. Ci tengo a dire che il muro è stato ritenuto a norma sia dalla Federazione ticinese di calcio (FTC) sia dall'Associazione svizzera di football (ASF). La distanza di almeno tre metri dalla linea di bordo campo è rispettata. Diciamo anche che il ragazzo, piuttosto magrolino, ha fatto un volo importante dopo un contrasto un po' rude. È stata una concatenazione di eventi».
«Non si deve aspettare che l'incidente ricapiti» – Marco Baroni, presidente della sezione impianti sportivi per la FTC e per l'ASF, conosce benissimo i campi del calcio minore. «E solo nella scorsa stagione sono capitati tre casi simili a quello di Paradiso. Insomma, non si tratta di incidenti proprio così rari. Da una parte abbiamo a che fare magari con strutture vecchie, dall'altra con la cocciutaggine di alcuni Municipi che non vogliono fare cambiamenti. Il mio consiglio, al di là della regola dei tre metri, è quello di mettere sempre qualche protezione in più. Il calcio è cambiato, oggi è più dinamico, i rischi aumentano. Quando ci sono di mezzo muretti pericolosi, una soluzione sarebbe quella di coprirli con dei materassini. Non si deve aspettare che l'incidente ricapiti».
Il parere dell'Ufficio prevenzione infortuni – Pascal Agostinetti, capo delegato dell'Ufficio prevenzione infortuni per la Svizzera meridionale, non entra nel merito della situazione concreta. «Casi del genere però sono degni di nota per fare approfondimenti e trovare soluzioni che migliorino ulteriormente la sicurezza degli utenti. Le soluzioni vanno definite con gli organi di competenza sulla base ad esempio di esperienze già avute».