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CANTONE«Questi ragazzi sono terrorizzati dal mondo degli adulti»

02.11.22 - 06:30
Chi non ottiene la licenza di scuola media la può recuperare coi corsi di Pro Juventute. L'analisi dell'esperto.
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«Questi ragazzi sono terrorizzati dal mondo degli adulti»
Chi non ottiene la licenza di scuola media la può recuperare coi corsi di Pro Juventute. L'analisi dell'esperto.

LOCARNO - Ogni anno diverse decine di ragazzi non ricevono la licenza di scuola media in Ticino. Un piccolo dramma sociale silenzioso. A cui in parte cerca di mettere una pezza Pro Juventute, con i suoi corsi di recupero per privatisti. Il prossimo scatterà a gennaio. «L'obiettivo è di consentire a questi giovani di ottenere la licenza – evidenzia il coordinatore Giacomo Petruccelli –. In media una cinquantina di ragazzi all'anno si annuncia presso le nostre quattro sedi di Locarno, Bellinzona, Paradiso e Chiasso». 

Perché così tanti ragazzi si ritrovano senza licenza?
«Alcuni non hanno dato l'importanza giusta allo studio. E se ne accorgono dopo. Spesso emerge un contesto famigliare fragile. Siamo in una società in cui circa 50% dei matrimoni sfocia in una separazione e i ragazzi si trovano all’interno di conflitti genitoriali proprio nel momento in cui necessiterebbero maggiore serenità. A volte di conseguenza emergono anche difficoltà economiche».

Al di là delle lezioni, avrete modo di parlare con questi ragazzi. Cosa vi raccontano?
«Hanno sfiducia nel confronto del mondo degli adulti e verso le istituzioni. Sono spaventati e scoraggiati di fronte a una società iper selettiva. Spesso dicono che vorrebbero partire per chissà dove. Alcuni hanno difficoltà caratteriali, sono irrequieti, non riescono a stare seduti e concentrati per troppo tempo. I nostri corsi sono serali si svolgono nell’arco di quattro giorni a settimana. Gli insegnanti sono molto giovani e la vicinanza di età con gli allievi facilita un processo di empatia». 

A gennaio parte la quattordicesima edizione dei vostri corsi per il recupero della licenza. Cosa è cambiato rispetto a quando siete partiti?
«Vediamo ragazzi sempre più in preda all'ansia. Temono il confronto col mondo degli adulti. E hanno paura di essere giudicati, di sentirsi sbagliati. È un mondo in cui l'errore non è tollerato e loro ne soffrono. Questo sistema in cui se non sei al top resti indietro sta creando grossi danni alle nuove generazioni».  

Per fare un apprendistato teoricamente non è necessario avere la licenza di scuola media.
«Certo. Ma quando il datore di lavoro si trova 30 candidature sul tavolo, i primi che taglia sono quelli senza licenza».

Perché questi ragazzi non possono semplicemente rifare la quarta media nella scuola pubblica e provare a migliorarsi?
«Bisogna essere onesti. Ci sono situazioni difficili che non possono essere gestite unicamente dalla scuola». 

Il regolamento per accedere agli esami da privatista evidenzia dettagli bizzarri. Devono essere passati almeno due anni dall'ultimo giorno di scuola media. Che senso ha?
«Sono disposizioni dell'Ufficio dell'insegnamento medio. I ragazzi in questione devono effettivamente aver terminato l’ultimo giorno di scuola “ordinaria” al minimo due anni prima dell’inizio degli esami da privatista». 

D'accordo. Ma nel frattempo passano due anni in cui un giovane potrebbe stare in giro a zonzo e perdersi del tutto. Non è un controsenso? 
«L'auspicio è che in questo periodo il ragazzo maturi e frequenti magari il corso di pre tirocinio, in modo da orientarsi ed essere più consapevole». 

Ci sono ragazzi che prendono la licenza col 3,8 di media. Che prospettive possono avere?
«È dura... Da regolamento gli esami li puoi sostenere solo se non hai ottenuto la licenza. Se ce l'hai, anche se con una media bassa, non puoi essere ammesso. È un problema non di poco conto. Perché è evidente che con quella media non si va lontano».

Ultimi posti liberi
Prossimo corso da gennaio a giugno 2023. Ancora alcuni posti liberi. Gli interessati possono contattare lo 076 679 23 93 oppure scrivere a giacomo.petruccelli@projuventute.ch


 

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