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CANTONEIl fotovoltaico fa boom: «Mai viste così tante richieste»

02.11.22 - 06:30
Nel 40° anniversario del TISO di Canobbio, il primo impianto in Europa, abbiamo fatto due chiacchiere con un esperto.
SUPSI
Il fotovoltaico fa boom: «Mai viste così tante richieste»
Nel 40° anniversario del TISO di Canobbio, il primo impianto in Europa, abbiamo fatto due chiacchiere con un esperto.
Mauro Caccivio a capo del PVLab della SUPSI: «Il fotovoltaico rappresenta il futuro dell'approvvigionamento energetico. In Ticino le richieste nel 2022 sono raddoppiate rispetto all'anno prima».

BELLINZONA - Sono passati esattamente quarant'anni da quando il primo impianto fotovoltaico d'Europa fu installato a Canobbio-Trevano. Il TISO - acronimo di Ticino Solare - fu un'opera pionieristica, che diede il via alla proliferazione di pannelli solari un po' ovunque.

Boom di richieste - Una diffusione che dopo decenni di alti e di bassi, quest'anno è definitivamente esplosa anche (e soprattutto) a causa della crisi energetica. «È un momento topico per il fotovoltaico», ci conferma Mauro Caccivio, a capo del laboratorio di ricerca per la qualità dei sistemi fotovoltaici (PVLab) della SUPSI. «Io lavoro da tanti anni nel settore, ma un exploit di richieste come questo lo ricordo solo negli anni 2010-2012, quando grazie agli incentivi vi fu una vera e propria corsa al pannello in tutta l'Europa».

Raddoppio ticinese - Con il Ticino che non fa eccezione. «Nel 2021 - spiega l'esperto - sono infatti stati installati 1'100 impianti fotovoltaici, mentre quest'anno ci sono già state oltre 2'000 richieste.  Praticamente il doppio rispetto all'anno scorso».

Bollette pesanti - Un aumento considerevole che è dovuto ai timori e alle paure legati alla penuria d'energia e ai costi che di conseguenza potranno esplodere. «La guerra in Ucraina - sottolinea Caccivio - ha in effetti provocato un aumento considerevole del peso delle bollette per le famiglie. Questo ha portato tutti quanti a ragionare in termini un po' più egoistici, pensando "l'energia per questo inverno me la produco da solo e risparmio"».  

Pannelli più alla portata - L'aumento si spiega però anche con i miglioramenti nell'industria fotovoltaica. «Ora si lavora su una scala più grande. I numeri sono cresciuti tantissimo. E tutto questo - spiega l'esperto - ha fatto abbassare i costi. Installare il fotovoltaico è quindi diventata una possibilità più o meno alla portata di tutti, visti anche gli incentivi cantonali, e una soluzione utile e conveniente, non solo per la sostenibilità ma anche in termini monetari». 

Nuove sfide - Con la tecnologia che continua a compiere passi in avanti, il settore vive sempre nuove sfide. «I temi principali della nostra ricerca restano la qualità e la durata degli impianti solari». E parlando di durata, Caccivio cita l'esempio del TISO. «È la prova concreta e tangibile che il fotovoltaico dura a lungo». Una parte dello storico impianto, infatti, continua a funzionare. «Abbiamo tenuto solo i 48 moduli più performanti», precisa l'esperto. «Ma questi 48 moduli in quarant'anni hanno perso solamente l'otto percento di rendimento».

Guardare il passato - Il primo e storico impianto fotovoltaico, quindi, si difende ancora bene. «Lo abbiamo mantenuto - sottolinea Caccivio - da un lato per vedere quanto tempo durerà. Dall'altro perché il TISO presentava già allora il silicio mono-cristallino che è la tecnologia che, con i dovuti accorgimenti, si usa ancora oggi come base per le celle fotovoltaiche. È quindi interessante proseguire con il monitoraggio di questi moduli per vedere fino a dove può arrivare questa tecnologia».

L'energia del futuro - Una tecnologia, quella legata al fotovoltaico, che in un periodo d'incertezza si candida a essere la produttrice d'energia del futuro. «Se come sembra la sicurezza dell'approvvigionamento dipenderà al 30% - 40% dal fotovoltaico - conclude Caccivio - questa tecnologia deve dimostrare di poter funzionare senza esitazioni, perché se inizia a degradare questo è un problema. Ed è per capire questo che teniamo vivo il vecchio impianto, cercando però di rinnovarlo con le nuove tecnologie già presenti sul mercato».

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COMMENTI
 

stebil87 1 anno fa su tio
Sarebbe anche utile scrivere due righe per chiarire la differenza fra energie "rinnovabili" e "low carbon". Non sono uguali e chi acquista deve conoscere l'entità dell'impronta carbonica di alcuni prodotti.

chiodone50 1 anno fa su tio
Sono abbastanza in confusione, qualcuno può sciogliere i miei dubbi ? i pannelli fotovoltaici sembra provengano per la maggio parte dalla Cina e se scoppiasse la guerra con Taiwan ? Sembra che se si verificasse un blackout anche chi ha il foltovoltaico rimanga al buio a meno di mettere oltre la batteria un aggeggio che impedisca il blackout. Sembra che i pannelli abbiano una durata di ca 20 anni perdendo ogni anno un pò di potenziale, inoltre quanto bisogna spendere per la manutenzione-pulizia, facendo due conti riuscirò in 20 anni a ammortizzare quanto speso per una casa di 180 m2 ? Ci viene detto di risparmiare elettricità non lasciando accesi apparecchi in standbay, mettendo lampadine al leed ecc. e poi vediamo migliaia di stadi illuminati a giorno. l'anno scorso seguendo i consigli dei media ho comprato un'auto ibrida che mi costa in benzina Fr. 50 al mese l'anno prossimo quanto mi costerà la ricarica elettrica ? Grazie per le risposte.

Nofear 1 anno fa su tio
Risposta a chiodone50
Salve, sicuramente in caso di guerra tra Cina e Taiwan ci saranno problemi di rifornimenti. Esistono comunque prodotti simili magari un po piu cari provenienti da altri paesi. Anche il Ticino produce pannelli fotovoltaici. I black out si potranno evitare grazie agli impianti ( non solo) fotovoltaici già in funzione che aumentano di giorno in giorno e vanno a sgravare il fabbisogno di energia dalla rete . Un impianto di una casa medio, viene ammortizzato in 8-12 anni circa, dipende dai consumi, dall'uso intelligente della propria energia...... Se ha un impianto fotovoltaico la carica dell'auto può essere fatta durante il giorno oppure con la posa di un accumulatore ( costo aggiuntivo non indifferente) per la casa, può essere fatta alla sera.

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Nofear
Se opera nel ramo del solare, mi sa dire se normalmente ci sono molte difficoltà nell'avere i permessi per l'istallazione? Sono in vista cambiamenti? A Lugano è molto difficile ottenere i permessi, normalmente adducono motivi di protezione del paesaggio, in realtà in molti pensano che facciano l'interesse di AIL...

Nofear 1 anno fa su tio
Risposta a Sarà
Ail ha interesse ad avere impianti sul territorio infatti anche ail offre dei contratti interessanti per l'istallazione. La paesaggistica ( Bellinzona) blocca i progetti in caso siano in luoghi storici, nuclei protetti, edifici di bellezza storica. Altrimenti non ci sono difficoltà a ricevere i permessi. Le ditte che installano impianti pensano a tutte le scartoffie burocratiche per ottenere i permessi e gli incentivi. Non faccio nomi per non tirare acqua al mio molino.

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a Nofear
Hanno interesse ad avere impianti sul territorio ma di loro proprietà? Oltrettutto fino a prima della crisi l'elettricità sul mercato libero gli costava meno che quella dei pannelli solari dei privati, quindi non c'era interesse. Fino ad oggi a Lugano non rilasciavano facilmente permessi, anche quando la legge cantonale lo permetteva. Vista la situazione speriamo che cambino politica.

falco8 1 anno fa su tio
Le guerre e le susseguenti crisi servono perlomeno a finalmente a cambiare rotta in materia di energie rinnovabili...

Sarà 1 anno fa su tio
Risposta a falco8
@falco8 - Purtroppo è così, ci vogliono guerre ed eventi naturali estremi per cambiare rotta. Speriamo che non sia iniziata la speculazione anche su questi prodotti.
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