CANTONEPiù attenzione verso i disabili, il Cantone entra in azione

BELLINZONA - Integrare i disabili nella nostra società, rispettando la loro dignità e secondo principi etici solidi. Più facili a dirsi che a farsi. E il Cantone, per offrire un aiuto a disabili, familiari e personale sanitario, crea una commissione di etica clinica preposta.

«In Ticino ci sono 2'000 persone con disabilità e altrettanti membri del personale attivi nel settore», sottolinea nell'odierna conferenza stampa il consigliere di Stato Raffale De Rosa. La Commissione è già stata creata, dietro mandato del DSS, dalla Fondazione Sasso Corbaro di Bellinzona.

Il progetto, che nasce da una proposta della Commissione consultativa della LISPI (Legge sull'integrazione sociale e professionale degli invalidi), «sarà in fase sperimentale per due anni. La valutazione dei risultati permetterà di capire come proseguire», precisa De Rosa. 

Gli obiettivi della Commissione, che si riunirà una decina di volte l'anno, sono i seguenti: 

• Migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità
• Rispondere a domande etiche per un'adeguata informazione sulla pratica della presa in carico dei disabili
• Affrontare i dilemmi che coinvolgono le persone con disabilità e i loro familiari
• Rendere partecipi le persone con disabilità nel processo decisionale che le coinvolge
• Favorire l'accesso alle persone con disabilità ai diritti universali dell'uomo, ai loro diritti specifici e promuovere autodeterminazione e dignità.

L'idea è che la Commissione possa, tra le altre cose, offrire supporto nella stesura di linee guida rispetto a pratiche o situazioni ricorrenti e offrire consulenza nell'ambito di casi specifici.

Varie problematiche sono emerse in particolare nel contesto pandemico. «Nel 2020 siamo stati investiti dalla pandemia e sono emersi degli importanti dilemmi etici rispetto agli invalidi, ai loro familiari e al personale. Tra i principali dilemmi c'era quello del possibile triage per l'accesso alle cure ospedaliere, fortunatamente mai entrato in funzione, quello della conciliazione tra protezione della persona e qualità di vita per quanto concerne gli invalidi (per esempio rispetto all'isolamento), e quello della ponderazione tra il rischio legato alle visite e alle uscite e la limitazione della libertà individuale.

Roberto Malacrida. «La disabilità non è solo un modello clinico, ma va correlato a un modello sociale. Produrre conoscenza nell'ambito della disabilità è un compito importante. Serve per capire quando la dignità della persona non è rispettata», sottolinea Roberto Malacrida, membro della Fondazione Sasso Corbaro.

Qui di seguito la composizione della Commissione etica: Valentina Di Bernardo, curante, Marta Fadda, eticista, Danilo Forini, LISPI, Christian Grassi, DSS, Nicola Grignoli, eticista, Roberto Malacrida, FSC, presidente, Michele Mattia, psichiatra, Luisa Ongaro Mengoni, famigliare, Claudio Naiaretti, LISPI, Gian Paolo Ramelli, neuropediatra, Graziano Ruggieri, geriatra, Damiano Stefani, giudice. 

Una commissione scientifica potrà inoltre intervenire per una second opinion in casistiche complesse. Qui di seguito i membri: Claudia Gamondi, IOSI, Mattia Lepori, COMEC, Michele Mainardi, SUPSI, Roberto Malacrida, FSC, presidente, Graziano Martignoni, FSC, Mattia Mengoni, DECS, Valdo Pezzoli, SSEB, Marzio Proietti, inclusione andicap ticino, Simone Romagnoli, HETS, HES-SO, Sara Rubinelli, UNI Lucerna.