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Dall'Asia al Sudamerica, l'ufficio più itinerante del Ticino

CANTONEDall'Asia al Sudamerica, l'ufficio più itinerante del Ticino

08.11.22 - 08:30
La storia di Aylin. Voleva licenziarsi per viaggiare. Il suo datore di lavoro le ha proposto un compromesso. Il video.
Aylin Ludwa
Dall'Asia al Sudamerica, l'ufficio più itinerante del Ticino
La storia di Aylin. Voleva licenziarsi per viaggiare. Il suo datore di lavoro le ha proposto un compromesso. Il video.

SEMENTINA - Aylin Ludwa, 24enne locarnese, voleva dare le dimissioni. Il suo sogno era di girare il mondo. Quando si è presentata alla scrivania di Ruben Sbaffoni, direttore della Locarnini & Partners di Sementina, attiva nel ramo assicurativo, però è successo qualcosa d'imprevisto. Lo stesso Sbaffoni lo racconta su Piazza Ticino. «Mi sono preso un giorno di tempo per pensarci. E poi le ho concesso un tempo parziale, consentendole di girare il mondo. Non era nostra intenzione perdere Aylin. È la responsabile del backoffice ed è davvero in gamba». 

Digitalizzazione e innovazione – Un'azienda che si dimostra innovativa. E che ha puntato molto sulla digitalizzazione. «Se qualcuno dovesse chiedermi di volere fare la stessa cosa di Aylin – precisa Sbaffoni – glielo concederei. A patto che questa persona rappresenti davvero un valore aggiunto per l'azienda. Aylin era con noi da quattro anni e aveva dimostrato tutto il suo valore». 

Inseguendo l'estate – Aylin, in diretta da Bangkok, capitale della Thailandia, evidenzia la grande flessibilità della sua nuova avventura professionale. «Sono partita il primo di settembre, col mio compagno. E il mio viaggio durerà esattamente un anno. L'intenzione è quella di seguire l'estate. Dopo quattro mesi in Asia, ci si sposterà in Sudamerica, negli Stati Uniti e infine in Australia. Posso decidere esattamente quanto tempo dedicare giornalmente al lavoro e quanto alla visita dei luoghi in cui mi trovo. L'importante è che io mantenga gli obiettivi prefissati dall'azienda. Non conosco nessun altro che abbia avuto un'occasione del genere. Ovviamente gli amici sono sorpresi». 

I giovani vogliono più tempo libero – «Questa è meritocrazia – dice Sbaffoni –. Non sono preoccupato che la mia collaboratrice al posto di lavorare faccia altro. Abbiamo costruito un buon rapporto di fiducia». Elisabetta De Antoni, specialista in risorse umane, puntualizza: «Dal nostro osservatorio notiamo che le nuove generazioni chiedono flessibilità, bilanciamento tra vita privata e lavoro. La pandemia ha segnato uno spartiacque in questo. I giovani oggi vogliono sentirsi parte di un'azienda e che i loro bisogni vengano in un certo senso anticipati dal datore di lavoro».   

«Non siamo fannulloni» – «Quando Aylin tornerà sarà una persona più ricca umanamente – sostiene Sbaffoni –. Credo che il senso di appartenenza verso l'azienda aumenterà». Aylin fa parte della generazione che vuole più tempo libero, di cui si è parlato tanto ultimamente? «Non siamo dei fannulloni – replica la 24enne –. Siamo semplicemente più aperti nel renderci conto che c'è altro. Io sono una curiosa, amo imparare. Il tempo non dedicato al lavoro può essere dedicato alla lettura, allo studio. Insomma, il tempo libero può essere anche di grande qualità». 

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