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LUGANOFughe, guerre e battaglie: diritti umani al cinema con un evento tutto luganese

29.09.22 - 13:12
Il Film Festival Diritti Umani di Lugano torna nella sua nona edizione dal 19 al 23 ottobre ai cinema Corso e Iride
Film Festival Diritti Umani Lugano
Minsk
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Fughe, guerre e battaglie: diritti umani al cinema con un evento tutto luganese
Il Film Festival Diritti Umani di Lugano torna nella sua nona edizione dal 19 al 23 ottobre ai cinema Corso e Iride

LUGANO - Sei proiezioni dedicate alle scuole, 26 film in cartellone, nove prime svizzere. Una guerra in Europa che urge rappresentare e un progetto scolastico in un campo profughi.

La nona edizione del Film Festival Diritti Umani Lugano (Ffdul) si annuncia ricca di voci, immagini e volti, non sempre semplici da osservare. La kermesse verrà ospitata dai cinema Corso e Iride di Lugano dal 19 al 23 ottobre.

«I film scelti quest'anno non potevano non essere condizionati da quanto sta accadendo in Ucraina». Così Antonio Prata, direttore dell'Ffdul, racconta il complesso lavoro di selezione di proposte cinematografiche. A risaltare particolarmente nella programmazione di quest'anno sarà il regista ucraino Mantas Kvedaravicius, ucciso subito dopo l'inizio dell'invasione e «a cui abbiamo deciso di rendere omaggio. Era una persona che non solo viveva la situazione, ma prendeva posizione».

Durante il festival sarà possibile visionare i film Mariupolis e Mariupolis 2. La seconda parte è «un documento importantissimo», che il regista non ha potuto finire di girare. I film che proporranno l'attualità in Ucraina non saranno sempre ambientati nella stessa. Ci saranno anche lungometraggi e cortometraggi che raccontano quella regione attraverso pellicole realizzate in Paesi limitrofi, come la Bielorussia. È questo il caso, ad esempio, di "Minsk".

In programma ci sarà anche la premiazione della regista franco-cambogiana Neary Adeline Hay con il suo film discorsivo "Eskape" in cui, insieme alla madre, vittime del regime degli Khmer Rossi, dibatte sulla trasmissione della memoria. La regista riceverà il Premio Diritti Umani per l'Autore del festival il 21 ottobre al Cinema Corso. Seguirà la prima del suo ultimo lavoro.

Il Festival si aprirà con "Khers nist" (Gli orsi non esistono) del regista iraniano Jafar Panahi che da luglio si trova in carcere per aver chiesto informazioni su un amico detenuto. Rischia una pena di sei anni.

Novità di quest'anno sarà la collaborazione della kermesse con l'Associazione Ader/S. È stato infatti creato un progetto che vede coinvolti in particolare il conservatorio internazionale di scienze audiovisive (Cisa) di Locarno e l'Escuela de formación audiovisual abidin kaid saleh. Quest'ultima si trova nei campi rifugiati saharawi a Tindouf in Algeria. Nel corso del prossimo anno un gruppo di allievi del Cisa verrà ospitato nei campi e lì, insieme agli studenti in loco, realizzerà un cortometraggio che sarà ospitato nella decima edizione del FFdul.

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