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CANTONEElettricità: «Da 60 mila a un milione di franchi annui!»

10.09.22 - 12:02
Lo shock di Fabio Regazzi: «Ho pensato a un errore». Ma il prezzo dell'energia sul libero mercato è alle stelle
TiPress (archivio)
Elettricità: «Da 60 mila a un milione di franchi annui!»
Lo shock di Fabio Regazzi: «Ho pensato a un errore». Ma il prezzo dell'energia sul libero mercato è alle stelle

LUGANO - Sono passate oltre due settimane da quando gli è stata recapitata la lettera della Società Elettrica Sopracenerina (SES), ma lo shock non sembra essere stato ancora superato.

Quando il produttore di serramenti di Gordola, Fabio Regazzi, ha letto l'importo, inizialmente ha pensato a uno sbaglio: «Ho creduto fosse a un errore di battitura», raccolta al Blick. «Il mio fornitore di energia elettrica vuole quasi un milione di franchi per il prossimo anno. Quest'anno i costi dell'elettricità sono stati di soli 60.000 franchi. Anche se mi puntassero una pistola al petto, non potrei e non vorrei pagare un cifra simile».

È bastata una telefonata alla SES per avere conferma dell'aumento: il prezzo sul libero mercato è aumentato del 1600 percento. «Come se all'improvviso un litro di benzina costasse oltre 25 franchi», sottolinea l'imprenditore.

L'azienda di Regazzi, che impiega 140 persone e ha un fatturato annuo di circa 25 milioni di franchi, usa l'energia elettrica per la maggior parte dei processi, da quelli produttivi al semplice riscaldamento. L'imprenditore e politico è preoccupato: «Se non troverò una soluzione sarò costretto a tagliare posti di lavoro». Anche perché non è l'unico aumento che dovrà affrontare, dopo quello già noto sui costi delle materie prime.

Regazzi, insomma, sembra essere una delle "vittime" del libero mercato, che dal 2009 ha liberalizzato il mercato elettrico per le aziende con consumi annui superiori a 100.000 kilowatt. Cliente della SES da sempre, ha pensato di sfruttare quella che all'epoca era un'offerta «allettante». Ora ammette: «Non pensavo che qualcosa del genere potesse verificarsi». E non nasconde la propria preoccupazione: «Lo stesso capiterà a molte piccole e medie imprese, che rischieranno fallimenti e licenziamenti. La politica deve agire in fretta».

In effetti il suo non è un caso isolato. In Ticino, sono una quarantina le piccole e medie imprese che hanno ricevuto una stima simile. SES conferma gli aumenti e se il 90% dei clienti ha sottoscritto nuovi contratti per tempo, la restante parte ora è a rischio.

Come Regazzi, anche l’albergatore Fernando Brunner è tra coloro che hanno accusato il colpo: «Fino ad ora l’elettricità mi costava circa 200.000 franchi all'anno. Ora me ne vengono richiesti più di 900.000». Né Regazzi, né Brunner, in ogni caso, intendono sottoscrivere il nuovo contratto. 

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