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LUGANOBlues to Bop abbraccia Estival Jazz: «Una joint venture più unica che rara»

22.08.22 - 12:23
Presentata la 32esima edizione della kermesse, con l'omaggio allo storico evento - in attesa della ripartenza al 100%
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Blues to Bop abbraccia Estival Jazz: «Una joint venture più unica che rara»
Presentata la 32esima edizione della kermesse, con l'omaggio allo storico evento - in attesa della ripartenza al 100%

LUGANO - Tutto pronto per il ritorno del blues a Lugano, dal 25 al 28 agosto. Questa mattina è stato presentato il programma dell’edizione 2022 di Blues to Bop, storica manifestazione musicale (arrivata alla 32esima edizione) che quest’anno si arricchisce di una perla, un “omaggio” al festival luganese per antonomasia: Estival Jazz.

La «formula d’emergenza» - Il formato 2022 sarà “spalmato” su quattro giorni e sulle varie piazze deputate a ospitare i concerti: da Piazza Cioccaro a Piazza San Rocco, dalla centralissima Piazza della Riforma alla classica serata di Piazza Granda a Morcote. «60 ore di musica intensa, tantissimi protagonisti. Momenti che portano un valore aggiunto alla città e che permettono ai cittadini di divertirsi fino alla fine», ha spiegato Roberto Badaracco, capodicastero Cultura, sport ed eventi. «Una joint venture più unica che rara» quella che ha compreso Estival Jazz, ha sottolineato Claudio Chiapparino, il direttore della Divisione eventi e congressi. «Una formula d’emergenza e che è stata fondamentale per poter ripartire», con una versione un po’ rimaneggiata rispetto agli anni precedenti.

La line-up - Una ricca line-up, quella allestita da Ed Bersier (autentica memoria storica del blues a queste latitudini) e Filippo Corbella. Spazia da nomi noti nella scena locale (Marco Marchi & The Mojo Workers) e svizzera (Lily Martin), ma anche in quella internazionale, sia della vicina Italia (Roberto Testini & The Blues Swingers, ad esempio) che del Regno Unito (Nikki Hill) che della patria del blues, gli Stati Uniti. La rappresentanza a stelle e strisce è notevole: su tutti spicca Bobby Rush con la sua band, ma ci sono anche King Solomon Hicks, Toni Green with Groove City Band, Vasti Jackson and the Mississippi Trinity, Nikki D & The Sisters of Thunder. Nomi che hanno fatto la storia del genere e suscitato l’entusiasmo dei fan in tutto il mondo.

Un ritorno al blues classico - «Il festival si fa per il pubblico e non per quelli che lo organizzano» ha ricordato Ed Bersier. «Abbiamo tentato di riportare il blues originale, ma moderno e suonato da musicisti giovani» rispetto alle sfumature più rock presentate da altri eventi. «I musicisti che avremo qui raccontano delle storie e fanno spettacolo, a cominciare da Bobby Rush che faceva questo già 60 anni fa».

Il confronto tra leggende e astri nascenti - Il tema dominante della 32esima edizione? Il confronto tra i colossi come Rush (che sarà seguito a Lugano da una troupe cinematografica, impegnata a girare un documentario sulla sua carriera) e le nuove leve, le stelle nascenti come King Solomon Hicks. 

A scuola di blues - Nel 2019 erano stati lanciati gli appuntamenti della Blues to Bop School, «molto apprezzati e nei quali gli artisti parlano di blues o di loro stessi» ha spiegato a Filippo Corbella, programmatore della Divisione eventi e congressi e che ha allestito il programma 2022. Cinque appuntamenti - tra incontro e lezione di musica - tra venerdì e sabato - presso la Darsena del Parco Ciani, a ingresso gratuito.

L’omaggio a Estival Jazz - La serata di sabato 27 agosto sarà interamente dedicata all’omaggio a Estival Jazz. Dalle 20.30 la storica location di Piazza della Riforma riabbraccia la grande musica, quella di Banda dos Curumins (per la prima volta in Europa), PFM Premiata Forneria Marconi, Gipsy Kings by André Reyes. «Siamo felici di riabbracciare la piazza dopo tre anni» ha spiegato Jacky Marti, storico organizzatore del festival insieme ad Andreas Wyden. Quella del 27 agosto sarà «una serata nazionalpopolare, per riconciliare il pubblico con la piazza, in attesa di tempi migliori» ha spiegato Marti.

Il futuro? «Noi ci saremo» - Su Estival, Badaracco ha ricordato le difficoltà degli anni passati e ha spiegato la scelta fatta per quest’anno. «Abbiamo discusso tantissime volte e ne discuteremo ancora con gli organizzatori: noi come Città vogliamo mantenere questo festival, che rappresenta un cult per Lugano». Fondamentale il sostegno economico: quest’anno sono scese in campo Banca Stato e Banca Ceresio. «Ben venga questa collaborazione tra due istituti» ha aggiunto Marti. La formula esatta sarà ancora da definire, ma l’obiettivo è di continuare con la collaborazione esterna dei fondatori dell’evento. «Col tempo Estival Jazz è diventato patrimonio di tutti, della regione e della comunità. Non abbiamo mollato anche perché abbiamo alle spalle dei collaboratori fortissimi» ha spiegato ancora Marti. «Noi ci saremo, per la direzione artistica e trasmettere il know-how». Per quest’anno «speriamo che tutti si divertano e riassaporino l’atmosfera magica di Piazza della Riforma».

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