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CANTONE«In pochi chilometri troppa differenza sul prezzo della benzina»

18.08.22 - 23:59
Ennesima stoccata al settore. Stavolta a lanciarla è Alvaro Franchini, ex aiutante capo della Polizia stradale.
Foto: 20min/Taddeo Cerletti
«In pochi chilometri troppa differenza sul prezzo della benzina»
Ennesima stoccata al settore. Stavolta a lanciarla è Alvaro Franchini, ex aiutante capo della Polizia stradale.
«Mi occupo di una scuola guida. Giro il Luganese e vedo cose strane». Paolo Righetti, presidente di Swissoil Ticino: «Alcune stazioni offrono più servizi e hanno affitti più alti».

LUGANO/ MANNO - «D'accordo che c'è la crisi internazionale. Ma come è possibile che ci sia un'enorme differenza del prezzo della benzina in un raggio di così pochi chilometri?» Se lo chiede Alvaro Franchini, ex aiutante capo della Polizia stradale e oggi titolare di una scuola guida. La sua è una critica che arriva da un osservatorio privilegiato. «Per lavoro giro tutto il Luganese». E che si aggiunge alle tante già emerse finora anche da parte di diversi politici. «Mi sento irritato. Preso in giro. Le spiegazioni che ci vengono date non reggono. Sono figlio di un benzinaio, lo dico con cognizione di causa».

«Differenze anche di 17 o 18 centesimi al litro» – Franchini racconta ciò che gli capita di vedere quotidianamente. Senza filtri. «Il prezzo del carburante è alto in generale. E su questo non possiamo fare nulla. Quello che non capisco è perché lo stesso marchio venda in un posto la benzina a un prezzo e a cinque o sei chilometri di distanza la stessa benzina a un prezzo decisamente più alto o più basso. Ho notato differenze anche di 17 o 18 centesimi al litro. Non è ammissibile. Mi vengono un sacco di domande. Ad esempio, perché verso Magliaso i prezzi calano? Chi me lo spiega davvero? È per caso per contrastare la vicinanza con l'Italia, Paese in cui sono state ridotte le tasse sul carburante? Posso capire differenze di 2 o 3 centesimi al litro. Ma differenze così grandi no».

«Dipende dal tipo di stazione» – Paolo Righetti, presidente di Swissoil Ticino, una spiegazione la trova. «Non sempre il marchio presente sul display corrisponde al proprietario dello stabile. Non si può generalizzare. Così come il consumatore non deve pensare solo alla benzina quando vede una stazione di rifornimento. Ma al prodotto che viene offerto nel complesso. Magari la stazione ha un negozio o un bar annesso. Questo genera dunque costi legati agli affitti o agli stipendi di un personale numericamente maggiore. Bisogna dunque valutare qual è il tipo di struttura in cui si sta facendo l'acquisto». 

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