Code, chiusure e disagi da primato a ridosso della galleria anche se il traffico è aumentato solo di poco. Ecco perché
AIROLO - È stata un'estate di fuoco, e non solo per le temperature, quella di quest'anno per la galleria del San Gottardo. Al di là delle code, sempre più presenti e massicce anche in questi giorni di metà agosto, dopo due anni di tranquillità relativa il tunnel più lungo d’Europa si è trovato a fare i conti con un'annata eccezionale per quanto riguarda gli incidenti e le chiusure.
Come scrive il TagesAnzeiger, che cita la polizia urana, durante il solo mese di luglio il tunnel è stato chiuso per una quantità record di volte: 36. Fra gli incidenti più frequenti, i guasti e/o i surriscaldamenti perlopiù di tir. Ma non sempre in questi casi è necessaria la chiusura del tunnel - conferma la Cantonale - che segnala anche un record d'interventi per veicoli in panne: 57.
Da primato assoluto è anche il totale delle ore di chiusura: si parla di 350 ore, che è un record per il mese di luglio. Per fare un paragone, spiega al quotidiano il capo della polizia di Uri Throsten Imhof, «prima dello scoppio della pandemia era "solo" di 256 ore». Importante precisare, però, si tratta di un numero che cresce di anno in anno in maniera più o meno costante.
Anche per quanto riguarda le code i numeri del 2022 sono fuori parametro. La peggiore in assoluto si è verificata - in direzione sud - di venerdì Santo (22 km) ma è stata bissata durante l'estate da almeno altre due code - tutte al portale nord - lunghe attorno ai 20 km. Quella più preoccupante, spiega Imhof, è quella verificatasi il 4 giugno anche se non c'erano stati incidenti: «C'era solo molto traffico, e la colonna si è formata da sé».
Né la Polizia, né tantomeno l'Ustra sanno motivare questo aumento esponenziale di colonne e incidenti tanto più che, dati alla mano, il numero di veicoli che valicano il Gottardo è aumentato in maniera non così considerevole (dai 754mila veicoli di luglio 2019 agli 810mila di quello del 2022).
Ha le idee un po' più chiare il professore del Politecnico di Zurigo, ed esperto di traffico, Dirk Helbling, che chiosa: «Verosimilmente è stato semplicemente raggiunto il limite del tunnel del Gottardo. Questo significa che, anche se vi è un traffico costante, gli ingorghi si generano in maniera naturale come in un banco di pesci. Una galleria come quella non è pensata per poter reggere il traffico dei vacanzieri».
Per quanto riguarda la precarietà della situazione viaria, confermano dall'Ustra, è verosimile aspettarsi disagi «almeno fino a metà settembre».