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CANTONEGli dicono di cancellare il video, ma il filmato diventa virale

29.07.22 - 06:30
Smartphone sempre più protagonisti. Anche nei fatti di cronaca. Fino a che punto si può riprendere qualcuno?
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Gli dicono di cancellare il video, ma il filmato diventa virale
Smartphone sempre più protagonisti. Anche nei fatti di cronaca. Fino a che punto si può riprendere qualcuno?
L'avvocato Milo Bernasconi cerca di tracciare il confine: «Di principio non è lecito filmare la gente senza il consenso. È una questione di privacy. Ci sono però delle eccezioni».

BELLINZONA/ LUGANO - “Adesso cancella quel video”. È con queste parole che recentemente un agente di polizia si è rivolto a un passante che stava filmando un intervento su suolo pubblico a Chiasso. Il video in questione non è stato cancellato. Ed è al contrario diventato virale.

Finendo anche sui mezzi d'informazione. Storie di consensi e di privacy sempre più frequenti nell’era degli smartphone e dei social. «In Svizzera – evidenzia l’avvocato Milo Bernasconi dello Studio Molo Avvocati –, di principio non è lecito filmare o fotografare una persona senza il suo consenso. Può tuttavia risultare lecito se c’è un motivo davvero valido».

Partiamo dalle regole di base…
«Ognuno ha diritto alla protezione della propria personalità. Questo permette di opporsi all’utilizzo della propria immagine da parte di terzi. Lo stesso vale per la pubblicazione o la diffusione di video o fotografie. Il fatto che un avvenimento si verifichi in un luogo pubblico non significa necessariamente che chiunque abbia il diritto di filmarlo».

Prima però ha accennato a possibili eccezioni.
«L’eccezione c’è quando l’interesse a registrare l’accaduto è preponderante rispetto a quello della protezione della personalità della persona registrata. Se l’autore del video è un giornalista, andrà considerata anche la missione informativa dei media».

Altre eccezioni?
«Sì, ad esempio in caso di legittima difesa o di stato di necessità».

Se un poliziotto dice "cancella quel video" e lo si fa girare ugualmente, cosa si rischia? 
«Non mi esprimo sul caso di Chiasso. In termini generali, una delle questioni di maggiore rilevanza sarà quella di sapere se nel caso specifico è preponderante l’interesse privato dell’agente di polizia, oppure quello della registrazione dell’avvenimento. Se venisse ad esempio filmato un intervento abusivo da parte di un agente di polizia senza il suo consenso, la registrazione potrebbe giustificarsi».

Anche la persona oggetto dell’intervento di polizia avrebbe diritto alla tutela della sua personalità.
«Certo. Filmare una persona che si trova in una situazione sgradevole, ad esempio in circostanze pericolose o vittima di una disavventura o di un reato, può lederne la personalità. Lo stesso vale nell’ipotesi in cui la persona registrata venga denigrata o messa in cattiva luce dal video».

Cosa può o deve fare chi viene leso?
«Può innanzitutto promuovere una procedura civile nei confronti dell’autore della lesione, chiedendo che quest’ultimo sia condannato a cessarla. Potrebbe anche chiedere il risarcimento del danno che ne derivasse, nonché la riparazione morale e la consegna dell’eventuale utile realizzato grazie al video. In alcune circostanze, l’autore della lesione rischia anche di essere perseguito penalmente».

Spesso gli smartphone hanno aiutato la polizia grazie a video fatti da cittadini.
«Attenzione. Le prove raccolte in maniera illecita da parte di privati sono utilizzabili nel contesto di una procedura penale soltanto se le autorità avrebbero potuto raccoglierle comunque e se la ponderazione degli interessi giustifica il loro utilizzo. In alcuni casi, la giurisprudenza ha ritenuto che un video effettuato da un privato senza il consenso della persona ripresa non poteva essere utilizzato. Tuttavia, la soluzione può variare a dipendenza delle circostanze del caso concreto. In generale, ritengo che pubblicare un video che riprende un evento solo parzialmente e senza alcuna contestualizzazione, possa risultare problematico. Soprattutto nei casi in cui rappresenta un tentativo di manipolare un avvenimento o se la persona viene denigrata».

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COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
Il mestiere del poliziotto è un mestiere difficile, che non si impara in 6/8 mesi come da noi, soltanto perchè abbiamo delle leggi deleterie che impongono di avere un numero spropositato di agenti. Il risultato , spesso è che ci sono agenti non all'altezza del loro compito, che loro stessi hanno paura in quanto non in grado di gestire certe situazioni. Di conseguenza reagiscono con la violenza. Si può ben affermare che il nsitro cantone non è un cantone di violenti. Spesso quando succedono fatti di questo tipo sono dei recidivi a crearli, gente già schedata, ma che purtroppo la legge continua a garantire loro libertà assoluta.

centauro 1 anno fa su tio
La privacy serve solamente a chi ha cose da nascondere con la coscienza fuori posto.

ber68 1 anno fa su tio
perme il telefono e una rovina della socialita 80 percento cia solo il naso sopra anche cuando caminano atraversano e i piu sono cuelli che filmano incidenti e una cosa inconcepibile ne o visti tanti alla ghida messagiare filmare a tanti bisognerebbe ritiralo il tel spegialmente chi filma per avere cualche laik perme la pravisi e tutto allora se perdiamo anche quella ............. ciao a tutti roi

Tiago 1 anno fa su tio
Risposta a ber68
Bisogno di un correttore di bozze?

Ascpis 1 anno fa su tio
Risposta a ber68
In che lingua si traduce il testo?

matias13 1 anno fa su tio
Risposta a Ascpis
In cualsiasi linga voi!🤣🤣🤣...anche google traduttore è andato in crisi🤦‍♂️🤦‍♂️ Però dice bene....alla guida è da idiozia criminali usare il tel

Güglielmo 1 anno fa su tio
un bel sganason, gli ritira il telefono, lo fa resettare e glielo restituisce poi......

cle72 1 anno fa su tio
Risposta a Güglielmo
Bel esempio di civiltà, complimenti a lei. E ai poliziotti che usano violenza gratuita solo perché hanno una divisa, cosa farebbe?

matias13 1 anno fa su tio
Risposta a cle72
Eccolo lì! Governo ladro, bla bla bla! Con certa gente che c'è in giro al giorno d'oggi....solo i modi duri servono....punto

Minho 1 anno fa su tio
Risposta a matias13
Esatto, basta vedere i giovani di oggi. Io rispettavo gli anziani, questa gioventù per nulla. Anzi son capaci pure di mettere le mani addosso anche a un anziano e filmare. Il poliziotto un po’ sopra le righe ci sarà anche qui, ma non siamo di sicuro negli Stati Uniti. Se uno deve venire atterrato dalla polizia, sicuro non era a spasso con la famiglia!!!! Ben gli sta

cle72 1 anno fa su tio
Risposta a Minho
Altro esempio di civiltà complimenti anche a lei. Conosco diversi giovani, bravi ragazzi pronti ad aiutare il prossimo. Fare di in erba un fascio è l'errore più grande che si possa fare. Grazie a questo assurdo pensiero il mondo non evolverà mai! Io sono per la fiducia ai giovani.

connina_ 1 anno fa su tio
Risposta a Minho
In quanto giovane la ringrazio tanto. Vorrei inoltre aggiungere che come ci sarà gente della mia età che non porta rispetto ce ne anche per tutte le altre età. E non saremo negli stati uniti, ma l'abuso di potere c'è anche qui, come in tutto il resto del mondo. Anche perchè facile compararsi all'USA saremo sempre meglio, ma la svizzera non e che sia il top.

andrea28 1 anno fa su tio
Il problema non é fotografare la gente (che si é sempre fatto per fortuna se non addio foto famose della storia) ma sta nel non pubblicarle o venderle senza il consenso degli interessati.

francox 1 anno fa su tio
In molti hanno smart cam montate su auto, caschi, droni, bici, tute, addirittura invisibili inserite nei famosi occhiali. Mi chiedo se sono legalmente utilizzabili da chiunque o andrebbero smontate...

Ascpis 1 anno fa su tio
Risposta a francox
Molti lo fanno x dinamiche di eventuali sinistri x le assicurazioni e non tanto per sparare a zero sull’operato della polizia come il video in questione…

cle72 1 anno fa su tio
Risposta a Ascpis
Sì ma a livello assicurativo non si possono usare.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a cle72
cle72 possono esser utili nel caso per esempio di un pedone che si butta in mezzo alla strada e tu lo centri. Senza registrazione la colpa sarebbe quasi in automatico dell'autista, poi magari salta fuori che in realtà non ne poteva nulla.
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