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«Un caldo infernale, ma in un paio di giorni sarà pulito»

LUGANO«Un caldo infernale, ma in un paio di giorni sarà pulito»

20.07.22 - 16:25
I pompieri stanno bonificando le acque del Cassarate e la canicola non aiuta.
tio/20minuti
«Un caldo infernale, ma in un paio di giorni sarà pulito»
I pompieri stanno bonificando le acque del Cassarate e la canicola non aiuta.
In attesa degli esiti delle analisi di laboratorio, intanto, arriva il racconto del momento un cui le acque sono diventate nere: «Un'onda ci ha travolto. Qualcuno l'ha fatta grossa?»

LUGANO - Cosa sia stato riversato lunedì nel Cassarate, forse, lo si saprà nella giornata odierna. Quel che sembra certo è che non era nafta e nemmeno benzina. E potrebbe non essersi trattato neppure di un evento doloso. Nel frattempo, e per almeno due o tre giorni, si protrarranno le operazioni di bonifica iniziate oggi e che prevedono il recupero degli idrocarburi anche mediante lo smuovimento delle acque. Parte delle sostanze oleose, infatti, si è depositata sul fondo per un tratto che dal ponte del Maglio si estende per circa 800 metri.

Un'operazione di per sé già laboriosa, ma che in questi giorni di canicola ha messo a dura prova gli uomini intervenuti sul campo. «Devono indossare delle tute e la temperatura è infernale. Non è per niente facile, ma stiamo facendo di tutto per non affaticare troppo i nostri uomini», ha spiegato Omar Della Chiesa, capo intervento dei pompieri di Lugano.

Fino a nuovo avviso, dunque, la balneazione e altri usi dell’acqua del Cassarate restano precauzionalmente vietati dal ponte del Maglio fino alla passerella pedonale del parco Ciani. Oltre, la balneazione è libera, come pure in tutto lo specchio lacustre.

Mentre proseguono le indagini volte a chiarire l'origine dell'inquinamento, da un avventore del fiume ci arriva un resoconto di quel lunedì. «Stavo facendo il bagno con un amico, non lontano dal ponte del Maglio», racconta Nicola*. «A un certo punto abbiamo iniziato a sentire un odore strano, poi abbiamo udito un forte scroscio e da una tubatura lì vicino è fuoriuscita un'ondata nera che ci ha travolto. Forse qualche industria l'ha fatta grossa... A quel punto abbiamo chiamato l'Ufficio Guardia e Pesca e poi anche la Polizia».

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