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CANTONE / SVIZZERANiente sgravi sulla benzina, la Lega attacca Berna

17.06.22 - 09:21
La Lega dei Ticinesi si scaglia contro la bocciatura degli sgravi sulla benzina decisa agli Stati e al Nazionale.
Ti-Press
Niente sgravi sulla benzina, la Lega attacca Berna
La Lega dei Ticinesi si scaglia contro la bocciatura degli sgravi sulla benzina decisa agli Stati e al Nazionale.

BELLINZONA - «Le stazioni di servizio italiane ringraziano e stappano lo champagne». Questo è il sardonico commento della Lega dei Ticinesi alla bocciatura degli sgravi sulla benzina formulata una prima volta, lunedì, dal Consiglio degli Stati e fotocopiata ieri pure dal Nazionale

Per il Movimento di via Monte Boglia la scelta effettuata dalla maggioranza delle due Camere è «sconcertante» ma «non sorprendente». I leghisti, infatti, puntano il dito contro il «sedicente Centro», reo di essersi «servilmente accodato alla sinistra rosso-verde». 

Secondo la Lega la maggioranza alle Camere si «rifiuta di sostenere i cittadini del ceto medio e basso» dai massicci rincari, creando pure un danno non indifferente all'economia e ai commerci dei Cantoni di confine come il Ticino. «Le stazioni di servizio italiane ringraziano e stappano lo champagne», concludono da via Monte Boglia.

La petizione - Proprio per contrastare il caro-benzina a inizio mese i Giovani leghisti avevano lanciato una petizione. Una petizione che - fa sapere la Lega - ha già raccolto oltre 3'500 firme in pochi giorni.

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COMMENTI
 

Thinks 1 anno fa su tio
Beh, non c'è da meravigliarsi in un paese dove anche la maggioranza in passato aveva votato per aumentarsi le tasse😂...barzelletta per tutta l'Europa. Fossi in loro proporrei di aumentare oltre i carburanti anche altre tasse e beni di consumo, sicuramente la maggioranza approva😂😂😂🤣🤣🤣

vulpus 1 anno fa su tio
Ma per chi afferma che la Svizzera perderebbe dei proventi fiscali: ma mi sembra che già ci perda e abbondantemente, in quanto nono solo il Ticino va all'estero a rifornirsi. Nell'altopiano vanno in Germania, e poi più a nord pure, mentr la Romandia va in Francia. E allora sig. Maurer: forse non vogliamo affrontare il problema? Oppure perchè sono altri che lo hanno domandato?

MissKirova 1 anno fa su tio
Mi raccomando,continuate a votare a sinistra!

seo56 1 anno fa su tio
Giusto così!

Mirko 73 1 anno fa su tio
Risposta a seo56
Aiutiamo l Ucraina e gli Ucraini venuti qui con mercedes e bmw e non la gente del posto...che strano paese

Ala 1 anno fa su tio
A Stabio se paghi in euro, fatte le debite proporzioni di cambio, paghi oltre 20ct in meno del ricco svizzero costretto a pagare in franchi. Nel Malcantone gli stessi fornitori hanno prezzi di 15ct inferiori rispetto a Stabio. A queste condizioni i "nostri" non meritano nulla. personalmente contribuirò allo Champagne fintanto che ognuno non abbia fatto la sua parte.....

Gus 1 anno fa su tio
Eppure il Dipartimento competente è quello dell'UDC, al cui gruppo appartengono i leghisti. Coerenza vado cercando!

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Gus
Vuol dire tutto e nulla, alla fine il consiglio federale è un collegio, quindi le scelte in extrema ratio vengono prese a maggioranza. Per non parlare poi del fatto che a Berna hanno un intero dipartimento dedicato al tema economico, quindi si presume ci siano persone competenti. La scelta di non prendere contromisure al rincaro dei carburanti è stata sicuramente studiata da persone ben più competenti del scior Quadri e dei suoi amici del bar sport. Sono il primo al quale l'apprezzamento della benzina (nel mio caso disel) fa male, visto che probabilmente sono uno dei presenti che viaggia di più, comunque capisco la ''scelta di Maurer'' e la sostengo. Uno sgravo fiscale ai prodotti derivati da petrolio in questo momento farebbe più male che bene. Il mancato incasso fiscale andrebbe compensato, con debito o con altre tasse / imposte, in ogni caso sarebbe un male (altre tasse ti porterebbero ai piedi della scala, mentre il debito è un peso inutile sulle prossime 2-3 generazioni). Per non parlare dell'effetto ''teca tolto sgravo'', dato dal fatto che il prezzo continuerebbe a salire, anzi un mantenimento costante del consumo attuale comporterebbe un crescere maggiore rispetto a quello ''naturale'', tolto lo sgravo, quando mancheranno i soldi, arriverebbe una mazzata tutto d'un colpo (per lo meno ora è graduale). Inoltre bisogna valutare la situazione attuale, c'è una leggera ripresa post pandemia, una carenza d'offerta di più beni (microprocessori, acciaio, legno, carta, gas, petrolio, ...), una domanda costante di questi, vari crisi nel mercato del lavoro americano ed europeo e una spesa dei nostri vicini dell'UE in armamenti (quindi minori investimenti per la ripresa economica post lock down inutili). Diciamo che in un momento fragile come questo non mi pare il caso di fare concessioni a casaccio per tirar su un paio di voti per le prossime elezioni (perché parliamoci chiaro, è questo quello che stanno facendo, una battaglia mediatica contro il potere per difendere il popolo, già che non vengono a dirtelo che in realtà stanno peggiorando la situazione).
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