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LOCARNOUna nuova direttrice scientifica per l'IRSOL

16.05.22 - 14:02
Svetlana Berdyugina prenderà il testimone da Michele Bianda che ha diretto l'istituto per quasi 35 anni
USI
Una nuova direttrice scientifica per l'IRSOL
Svetlana Berdyugina prenderà il testimone da Michele Bianda che ha diretto l'istituto per quasi 35 anni
Le prime parole della neo-nominata: «Non vedo l'ora d'impegnarmi nuovamente nella comunità scientifica svizzera e di esplorare nuove sinergie in Ticino».

LOCARNO - «Non vedo l'ora d'impegnarmi nuovamente nella comunità scientifica svizzera e di esplorare nuove sinergie in Ticino». Sono le prime parole espresse da Svetlana Berdyugina dopo la nomina quale nuova direttrice scientifica dell'Istituto ricerche solari “Aldo e Cele Daccò” di Locarno (IRSOL). 

La studiosa, laureata presso la Facoltà di Matematica e Meccanica della St. Petersburg State University, prende il posto di una vera e propria istituzione dell'IRSOL, quel Michele Bianda che ha guidato l'istituto per quasi 35 anni e che dal primo maggio potrà godersi la meritatissima pensione. «Sotto la sua guida il telescopio e la strumentazione dell'IRSOL sono stati aggiornati e ulteriormente sviluppati in stretta collaborazione con l'Istituto di astronomia dell'ETH Zürich», ricorda una nota dell'USI, sotto la quale l'IRSOL è affiliato. 

Di che cosa si occupa l'IRSOL - La ricerca IRSOL è focalizzata sul magnetismo solare e si occupa dello sviluppo di modelli teorici, dello svolgimento di simulazioni numeriche, delle osservazioni e dello sviluppo strumentale. Le osservazioni si avvalgono di strumentazione di alta precisione per le misure di polarizzazione e in particolare del polarimetro ZIMPOL, sviluppato e mantenuto in collaborazione con la Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI). Le misure vengono effettuate nel proprio osservatorio locarnese e in campagne dedicate presso il maggiore telescopio europeo, GREGOR, in collaborazione con il Leibniz-Institut für Sonnenphysik (KIS) di Freiburg (Germania). Sulla base di questa esperienza, l'IRSOL ha contribuito con la costruzione dell'unità polarimetrica alla realizzazione dello strumento di prima generazione VTF per il più grande telescopio solare del mondo, DKIST (Stati Uniti), e partecipa al progetto European Solar Telescope (EST), che mira a sviluppare un grande telescopio solare europeo di nuova generazione. 

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COMMENTI
 

vulpus 1 anno fa su tio
Gli scienziati non hanno passaporto!

Gus 1 anno fa su tio
Patrizia di Prugiasco?

centauro 1 anno fa su tio
Risposta a Gus
No, Svetlana di Daghestanskie Ogni.
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