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LUGANOMichel Gagnon resta al timone del LAC

23.03.22 - 10:11
Il direttore generale è stato confermato per altri due anni (con opzione per uno ulteriore) dal Consiglio direttivo.
Ti-Press
Michel Gagnon resta al timone del LAC
Il direttore generale è stato confermato per altri due anni (con opzione per uno ulteriore) dal Consiglio direttivo.

LUGANO - Il Consiglio direttivo del LAC nella seduta dello scorso 18 marzo ha deciso di rinnovare il contratto del Direttore generale Michel Gagnon per ulteriori due anni (fine agosto 2024), con l’opzione di un’ulteriore stagione (fine agosto 2025). Le parti coinvolte si sono dichiarate «molto soddisfatte». E

Arrivato da Montreal nel 2014 – un anno e mezzo prima dell’apertura del centro culturale – a Michel Gagnon era stato chiesto di far partire il LAC, delineandone lo sviluppo. In questo lasso di tempo il Direttore ha saputo affermare la sua leadership nella definizione del polo culturale, facendo decollare la macchina organizzativa e formando una squadra di validi professionisti, necessari per la crescita e l’affermazione del centro stesso. Un percorso nel quale, in parallelo, è riuscito a portare avanti la sua visione, che si è ulteriormente concretizzata con il rinnovo del mandato di prestazione da parte della città di Lugano nel quadriennio 2020/24, ridefinendo il progetto con l’integrazione di LuganoInScena; integrazione fortemente voluta allo scopo di garantire una gestione più efficiente e valorizzare l’importante investimento della città, che grazie al sodalizio con Carmelo Rifici si è rafforzata e proseguirà negli anni a venire.

«Sono lieto che Gagnon abbia accettato di proseguire questo percorso», ha precisato un soddisfatto Roberto Badaracco. «Michel ha sempre avuto una visione complessiva del polo culturale che gli ha permesso sin dall’inizio di ottenere la fiducia della città e in
seguito anche del Consiglio direttivo. Abile “costruttore di ponti”, ossia delle molteplici relazioni fondanti per il progetto, Michel ha dimostrato di sapere esprimere un’ampia visione capace di posizionare il LAC sulla mappa culturale nazionale e internazionale». 

Un percorso complesso iniziato nel 2014 per affermare una realtà nella quale si erano riposte altissime aspettative e che nell’ultimo biennio ha dovuto confrontarsi con la pandemia, che ha colpito duramente il mondo della cultura. «Alla sua bravura come manager culturale con valori e visioni essenziali per lo sviluppo del LAC - sottolinea il sindaco Michele Foletti - si aggiunge una particolare attenzione per il rispetto del mandato e la salute finanziaria del progetto: i bilanci di questi ultimi due anni dimostrano che il LAC ha retto alla crisi, rimanendo in ottime condizioni finanziarie e garantendo un’eccellente sostenibilità economica a medio termine».

Il percorso espresso finora ha dato grandi soddisfazioni, dimostrando la validità dell’idea di trasformare il LAC da luogo di sola accoglienza a luogo di creazione e produzione. «Una visione che ho sempre avuto – ha dichiarato da parte sua Michel Gagnon – e che sono felice sia stata compresa dalla città e da chi mi ha affiancato. È una delle ragioni per le quali ho accettato di proseguire il mio incarico: finalmente posso lavorare al LAC che avrei voluto, sviluppando progetti che donano valore aggiunto al centro culturale».

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