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Nelle scuole ticinesi arrivano i primi allievi ucraini

LUGANONelle scuole ticinesi arrivano i primi allievi ucraini

11.03.22 - 09:21
Una bambina ucraina aspetta di entrare alle elementari di Molino Nuovo. Ma non è chiaro quando potrà farlo
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Nelle scuole ticinesi arrivano i primi allievi ucraini
Una bambina ucraina aspetta di entrare alle elementari di Molino Nuovo. Ma non è chiaro quando potrà farlo
Ai Comuni ticinesi sono già arrivate delle richieste di inserimento. Due domande anche alle scuole medie. Intanto si aspettano le decisioni del Consiglio federale. Il Decs: «Un apposito iter per ogni necessità»

LUGANO - Ha 10 anni, ha iniziato la quinta elementare a Kiev e dovrebbe continuarla - se tutto va bene - a Molino Nuovo. La prima bambina in fuga dalla guerra ha bussato alla porta di una scuola di Lugano lunedì scorso, e ha messo le istituzioni davanti a una domanda generale di una certa importanza: e adesso?

«Stare a casa non le fa bene» - Il fatto riguarda il Decs, la città e naturalmente la famiglia della piccola, che si è appoggiata a una zia già residente a Lugano da diversi anni. «Vorremmo che potesse riprendere il percorso di studi al più presto e integrarsi, stare a casa non fa che aumentare il suo spaesamento» hanno spiegato i famigliari a tio.ch/20minuti. La scuola ha accolto la richiesta, ma il "suo" banco potrebbe rimanere vuoto ancora qualche tempo. 

In attesa di decisioni - In base alla legge sulla scuola gli allievi stranieri devono essere in possesso di un permesso di soggiorno, per frequentare le lezioni. Il Consiglio federale settimana scorsa ha messo in consultazione una procedura agevolata rispetto ai normali tempi dell'asilo - il Ticino si è detto favorevole - e una decisione è attesa per oggi. Il Decs ha fatto sapere che un inserimento degli allievi ucraini sarà possibile non appena sarà chiarito formalmente il loro status.

Altri casi sul territorio - Il caso di Molino Nuovo è solo il primo in città. «Non abbiamo ricevuto altre richieste concrete, ma sappiamo di altri due minori arrivati a Lugano nei giorni scorsi» spiega il direttore delle scuole della Città Fabio Valsangiacomo. «Siamo in attesa di chiarimenti sul da farsi». Al Soccorso Operaio si sono rivolte cinque famiglie con minori tra 5 e 10 anni. «Per ora i numeri sono contenuti ma potrebbero aumentare» spiega il consulente giuridico Mario Amato. «Rispetto alle scuole medie e superiori tuttavia l'inserimento alle elementari dovrebbe essere più facile». 

Due alle scuole medie - Il Decs segue da vicino l'evolversi della situazione: i casi di minori ucraini accolti nelle scuole comunali «potranno essere formalizzati con l'entrata in vigore del permesso S» fanno sapere dal Dipartimento. Dopodiché «la scolarizzazione di questi allievi seguirà un apposito iter adeguatamente preparato per far fronte a ogni specifica necessità». Per quanto riguarda le scuole medie «a oggi ci sono note solo due richieste». 

Pronti ad accogliere - A Molino Nuovo intanto sono già iniziati i preparativi. «Stiamo decidendo l'inserimento in questi giorni, la scolarizzazione è un obbligo e un diritto, ci mancherebbe» conferma il municipale Lorenzo Quadri. «Per ora i numeri sono piccoli ma è probabile che aumenteranno nelle prossime settimane: ci adegueremo di conseguenza seguendo le indicazioni cantonali». Per accogliere la nuova allieva sono stati individuati due docenti di lingua e integrazione  La famiglia è in attesa di sapere per quando preparare la cartella con i libri. 

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