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CADENAZZOI profughi ucraini troveranno rifugio a Cadenazzo

08.03.22 - 13:57
Le persone che fuggono dalla guerra saranno accolte nel centro della protezione civile del Comune.
Ti-Press
Il complesso scolastico che accoglie anche il centro della protezione civile.
Il complesso scolastico che accoglie anche il centro della protezione civile.
I profughi ucraini troveranno rifugio a Cadenazzo
Le persone che fuggono dalla guerra saranno accolte nel centro della protezione civile del Comune.
Il Sindaco: «Lieti di poter dare un aiuto in una situazione di estrema emergenza». Intanto il Cantone ha aperto una pagina web per fornire informazioni utili alla popolazione.

CADENAZZO - Avrà sede nel rifugio della protezione civile di Cadenazzo il centro di prima affluenza ticinese per i profughi in fuga dalla guerra in Ucraina. «Siamo lieti di poter dare un aiuto in una situazione di estrema emergenza», ha precisato il Sindaco del Comune Marco Bertoli alla Rsi, che ha anticipato la notizia.

«Struttura ideale» - Secondo Bertoli, il rifugio, che si trova sotto l'edificio delle scuole medie, è «ideale» sia per la sua logistica sia perché il centro è stato «recentemente rinnovato» e dispone quindi di «infrastrutture assolutamente in ordine». Il progetto del centro di prima affluenza, che sarà discusso domani dal Consiglio di Stato, prevede comunque soggiorni brevissimi per i profughi, che in seguito verranno trasferiti in altri alloggi. 

Sito web con informazioni utili - Intanto il Consiglio di Stato ha deciso di aprire una pagina all'interno del sito web del Cantone per fornire «informazioni utili» alla popolazione sulle attività di Confederazione, Cantone e Comuni in relazione alla crisi esplosa in Ucraina. «Questa pagina - precisa il Cantone in una nota - raccoglie una serie d’informazioni di natura istituzionale, per consentire alla popolazione di avere rapidamente un quadro delle attività».

«Grande solidarietà» - Di particolare importanza - ovviamente - è il tema dell’accoglienza delle persone in fuga dalle zone di guerra. «In questo ambito - precisa il Consiglio di Stato sono già state diffuse diverse note informative ai Comuni per orientarli sul modo migliore per organizzare la grande propensione alla solidarietà dimostrata in queste ore e giorni dalla popolazione ticinese».

«Vicinanza alla popolazione ucraina» - In conclusione, il Consiglio di Stato coglie l'occasione per rivolgere un «pensiero di vicinanza» alla popolazione ucraina, esprimendo la propria volontà «di facilitare il ritorno alla pace» e sostenendo «tutti gli sforzi orientati all’accoglienza di profughi sul suolo ticinese». Una tradizione di ospitalità disinteressata, questa, che già nel secolo scorso ha più volte caratterizzato l’agire del nostro Cantone durante le crisi internazionali. 

Helpline della Confederazione -A partire da oggi sarà attiva pure una helpline gestita dalla Segreteria di Stato della migrazione (SEM), raggiungibile tramite posta elettronica (ukraine@sem.admin.ch) oppure telefonicamente allo +41 (0)58.465.99.11 (dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16).  

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COMMENTI
 

wilde82 2 anni fa su tio
Certo perché di questa struttura se n’è occupato proprio il comune 🙄
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