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CANTONETra solidarietà ed embargo: «Non è facile essere russi»

04.03.22 - 09:00
Il conflitto ha strascichi (non sempre simpatici) anche in Ticino. Tra minacce telefoniche e insulti social
reuters
Tra solidarietà ed embargo: «Non è facile essere russi»
Il conflitto ha strascichi (non sempre simpatici) anche in Ticino. Tra minacce telefoniche e insulti social
Mentre continua l'ondata di solidarietà per l'Ucraina, intanto, a Lugano un direttore d'orchestra russo ha organizzato un concerto per la pace

LUGANO - Essere Arseniy Shkaptsov non è facile, ultimamente, anche se non è come essere Valery Gergiev. Il direttore d'orchestra più famoso di Russia è stato licenziato dalla Filarmonica di Monaco e di Verbier, ha dovuto sospendere concerti in mezza Europa per la sua vicinanza con Vladimir Putin. Anche la soprano Anna Netrebko ha annullato una data all'Opera di Zurigo, a seguito di critiche simili. 

Dopo le banche e i supermercati, l'embargo anti-Putin è arrivato nelle sale da concerto elvetiche. «I russi che lavorano nel mondo della cultura si trovano ora in una situazione delicata» conferma Shkaptsov. Il giovane concertista, 28 anni, è originario di Oriol, a 380 km da Mosca, ma vive in Ticino da dieci anni: qui ha fondato la United Soloist Orchestra e il sito Esperto.ch, un marketplace digitale per professionisti in vari ambiti. Sulla situazione in Ucraina fatica a esprimersi, «da una parte mi vengono le lacrime, dall'altra qualsiasi commento politico potrebbe ritorcermisi contro». 

Dissenso silente - Shkaptsov si dice «molto addolorato» e sottolinea come «la stragrande maggioranza della popolazione russa è contraria alla guerra» ma allo stesso tempo «è preoccupata di poter subire ritorsioni professionali o pregiudizi». La preoccupazione sembra piuttosto condivisa all'interno della comunità russa in Ticino. Larissa Conti, traduttrice attiva nell'associazione Russia-Ticino, racconta di «toni sempre più accesi sui social network» e di «un'aggressività diffusa con insulti e quant'altro». 

Insulti anonimi - L'ondata di solidarietà per l'Ucraina in Ticino è ben vista, «diversi russi si sono presentati al Padiglione Conza o altrove a donare» afferma Conti: ma avrebbe anche delle derive poco piacevoli. «Un'amica ha ricevuto a casa delle telefonate anonime da parte di qualcuno che, in italiano, le ha dato della "russa di m...a"» racconta Conti. «Sta valutando una denuncia. Un'altra amica proprietaria di un bar ha ricevuto una telefonata minacciosa sul lavoro».

Il concerto per la pace - Shkaptsov non nega di temere qualche difficoltà lavorativa, in futuro. Ma anziché nascondersi, ha deciso di affrontare la situazione lanciando un messaggio positivo: domenica alle 16.30 alla Basilica del Sacro Cuore a Lugano ha organizzato un concerto per la pace, con la sua orchestra di cui fanno parte solisti di 17 nazionalità. «Anche ucraini» precisa. Sarà un'occasione «per far parlare la musica, che è unione e condivisione, il contrario di quello che sta accadendo». A buoni ascoltatori, poche parole.  

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