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Le zone che preoccupano i pompieri

INDEMINILe zone che preoccupano i pompieri

03.02.22 - 15:25
Vasche di acqua, pompieri in azione nei punti critici. Resta una consapevolezza: «Finché non piove…»
Tio-20minuti/D.Giordano
Le zone che preoccupano i pompieri
Vasche di acqua, pompieri in azione nei punti critici. Resta una consapevolezza: «Finché non piove…»

INDEMINI - C’è dell’ottimismo, il vento è calato, ma non si abbassa la guardia. Il rogo sulle montagne del Gambarogno è ancora presente, ma fa meno paura rispetto ai giorni scorsi. Lo ha spiegato bene oggi il comandante dei pompieri di Bellinzona, Samuele Barenco, presentando alla stampa il punto della situazione. In sostanza attualmente i punti più critici sono quelli della zona di Sant’Anna, dove il fuoco potrebbe propagarsi verso il lago di Locarno, o verso il Monte Paglione o la vicina Italia. L’altra parte che desta qualche preoccupazione è a nord-est, dove le fiamme guardano verso il Monte Tamaro. «In questi giorni abbiamo concentrato le nostre energie in questi punti, e grazie ai nostri sforzi siamo riusciti a fermare l'avanzamento del fuoco e a controllarlo almeno parzialmente» ha spiegato Barenco.

Le squadre di terra sono riuscite a pulire determinate zone del bosco da tutto ciò che il fuoco avrebbe potuto bruciare. In questo modo si è impedito alle fiamme di avanzare e arrivare fino ai centri abitati di Indemini. «Abbiamo 3 gruppi importanti attivi sul terreno, uno nella zona di Sasso Bisolo, uno nella zona di Groppo e uno nella zona del monte Gambarogno. Siamo sempre coadiuvati dagli elicotteri». 

All’interno del perimetro dell’incendio sono state collocate delle vasche che vengono riempite di acqua grazie agli elicotteri. È da quelle vasche che i militi prendono l’acqua per spegnere l’incendio e rinforzare le linee di difesa e impedire di conseguenza la propagazione del fuoco.

Il paese di Indemini è quindi al sicuro. Non è più minacciato né dalle fiamme, né dal fumo, e pertanto gli abitanti possono rientrare domani nelle proprie abitazioni. Ma Barenco e i suoi uomini restano vigili: «Fintanto che non ci saranno precipitazioni qualche focolaio ci sarà sempre».

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