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CANTONEAAA insegnanti cercansi: «Ma poi lasciamo quelli ticinesi oltre Gottardo»

17.01.22 - 11:33
Un'interpellanza del deputato Seitz punta il dito contro il "protezionismo" del DFA
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AAA insegnanti cercansi: «Ma poi lasciamo quelli ticinesi oltre Gottardo»
Un'interpellanza del deputato Seitz punta il dito contro il "protezionismo" del DFA
Il granconsigliere leghista critica il "sistema" di abilitazione all'insegnamento che ruota attorno al Dipartimento formazione e apprendimento di Locarno

BELLINZONA - Mancano insegnanti di francese alle medie. Come l’anno prima ne mancavano di tedesco. Mancano anche, sostiene oggi il granconsigliere Giancarlo Seitz, in un’interpellanza appena presentata, perché «il Ticino non accetta le formazioni delle Alte scuole pedagogiche extracantonali».

Il dito nell'ex Alta scuola pedagogica - Con il suo atto parlamentare il deputato leghista mette il dito in quelle che lui ritiene essere le tare del DFA di Locarno, il Dipartimento formazione e apprendimento della SUPSI, la ex Alta Scuola Pedagogica da cui tutti i diplomati devono passare per poter insegnare nelle scuole cantonali. La premessa di Seitz è che il Dfa fa parte di “Swissuniversities”, l’organizzazione mantello delle università svizzere, e come tale «dovrebbe ottemperare alla promozione della mobilità accademica e fare sì che i diplomi da lui prodotti abbiano il medesimo valore dei diplomi prodotti dalle altre scuole pedagogiche». In uno spirito di reciprocità, e invece...

Un alto ostacolo al ritorno - E invece, scrive il deputato, «il Ticino non ammette candidati che hanno ottenuto il diploma in un altro cantone». L’effetto finale, prosegue, è fortemente dissuasivo per quei laureati, anche ticinesi, che si sono formati in un’altra scuola pedagogica ma vorrebbero tornare nel nostro cantone a insegnare: «Ecco quindi che un ticinese dopo cinque anni di università, uno di formazione come docente in un cantone svizzero e poi ancora da uno a due anni per recuperare la formazione in Ticino, arriva a un totale di circa 8 anni di studi, prima di finalmente di intraprendere la carriera come docente in Ticino. Con uno stipendio di partenza di 6mila franchi mensili». Stipendi che, nota Seitz, per gli anni passati sui banchi non sono minimamente competitivi con quelli che un giovane insegnante potrebbe guadagnare a Zurigo e in altri cantoni.

L'attesa per abilitarsi - Quanto al fatto che uno studente ticinese decida di ottenere, il “Lehramt”, ossia la licenzia all’insegnamento fuori cantone, Seitz ricorda che «il DFA non permette ogni anno di partecipare alla formazione come docenti di scuola media e di scuole di maturità in ogni materia. A volte bisogna aspettare anche 4 anni prima che sia aperto il corso di didattica inerente alla propria materia di studio e allora cosa fa? Lascia perdere il Ticino si forma altrove e non torna più». Perché il DECS, conclude Seitz, «non ammette che anche questi candidati ticinesi con abilitazione conseguita fuori cantone partecipino ai concorsi per l’assunzione di docenti di scuola media e liceo in Ticino?». Per risolvere anche al problema da cui si è partiti: AAA insegnanti di francese e tedesco cercansi.

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