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CANTONE"Muri tattili" a Mendrisio, "Orientamento nel cortile" a Lugano

14.01.22 - 14:21
Al termine del concorso indetto dal Decs, sono state scelte le opere d'arte destinate ai due campus universitari.
Ti Press
"Muri tattili" a Mendrisio, "Orientamento nel cortile" a Lugano
Al termine del concorso indetto dal Decs, sono state scelte le opere d'arte destinate ai due campus universitari.

BELLINZONA - Il Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS), tramite la Divisione della cultura e degli studi universitari (DCSU) ha scelto gli artisti che realizzeranno le opere d’arte per i campus universitari di Lugano-Viganello e Mendrisio.

Il bando per opere d’arte destinate ai campus USI-SUPSI, Lugano-Viganello, e SUPSI, Mendrisio, coordinato dall’Ufficio del sostegno alla cultura (USC) su mandato della DCSU, ha riscontrato un grande successo sul territorio. Pubblicato sul Foglio ufficiale del 9 giugno 2021, il concorso, articolato in due fasi, ha ricevuto più di 80 candidature di livello generalmente alto per la prima fase. Il comitato di selezione, composto da esperti del settore e rappresentanti delle istituzioni, al termine della seconda fase ha scelto i progetti seguenti, ambedue accolti con favore dagli architetti dei due campus.

Campus di Mendrisio: Davide Cascio, Muri tattili - L’opera prevede la posa di forme coniche in legno levigato sulle torri dei vani scala, con un’alternanza che lascia spazio e respiro e crea l’imprevisto e la scoperta in chi percorre l’edificio. La disposizione organica genera un senso di equilibrio e di movimento che sfugge alle regole della simmetria. Come per la spaziatura dei caratteri tipografici, le sculture vengono “messe in pagina” secondo un assetto differenziato, che procede dalla lettura dello spazio e dei volumi. La commissione saluta l’organicità dell’opera, che rafforza il concetto architettonico ascensionale presente nell’edificio.  

Campus di Viganello: Adriana Beretta, Orientamento nel cortile - Si tratta di un’opera essenziale, poco invasiva ma di grande potenza simbolica. La commissione riconosce la forza del gesto artistico, rispettoso del concetto architettonico, sublimato grazie all’inserimento sul suolo della piazza interna di una linea di ottone lunga 65 metri, a simboleggiare l’ago di una bussola che segna l’orientamento dell’edificio e, per traslazione, della ricerca che qui si svolge.

Davide Cascio e Adriana Beretta svilupperanno i loro progetti in vista dell’istallazione nelle sedi durante l’estate 2022. Le opere saranno inaugurate nell’autunno 2022. 

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