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CANTONEArriva il “Codice di comportamento” per i dipendenti statali: ecco cosa raccomanda

05.01.22 - 08:17
Il Consiglio di Stato ha elaborato un documento che si applica a tutto il personale dell'Amministrazione
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Arriva il “Codice di comportamento” per i dipendenti statali: ecco cosa raccomanda
Il Consiglio di Stato ha elaborato un documento che si applica a tutto il personale dell'Amministrazione
La normativa fa chiarezza su comportamento, doveri di servizio, gestione delle informazioni, rispetto delle pari opportunità e protezione della personalità

BELLINZONA - L’ottimo dipendente dello Stato? Evita «distrazioni sul posto di lavoro». Si esprime «con tatto e cortesia» con il pubblico, i colleghi e i superiori. Cortesia che significa anche rifiutare, in ogni caso, regali in contanti. E se un tale ti offre il biglietto per assistere a una gara di motociclismo, prima di accettarlo, chiedi comunque l’autorizzazione al tuo superiore. L’etica del rifiuto si applica anche ai rapporti più personali. «Relazioni intime tra dipendenti e utenti, allievi, stagiaire, apprendisti consenzienti sono inappropriate e comunque non consentite se coinvolgono minorenni». Idem coi giornalisti, il dipendente statale, rispettoso del segreto d’ufficio, non fornisce informazioni ai media senza autorizzazione. 

È questa una libera sintesi dal Codice di comportamento approvato lo scorso 24 dicembre dal Consiglio di Stato (che non contiene ovviamente allusioni dirette a fatti realmente avvenuti, ma si capisce che vuol essere l’antidoto per evitare che si ripetano).

Alcuni passaggi del Codice - Il documento di due pagine (di cui una riassume le principali direttive del primo foglio) è stato inviato ieri ai dipendenti pubblici. Il testo contiene il succo e rimanda a normative esistenti (come la LORD - la Legge sull’ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti - e il RDSt - il Regolamento dei dipendenti dello Stato). Ecco alcuni passaggi dal Codice di comportamento (che trovate allegato).

Relazioni con gli altri - “Mostriamo tatto e cortesia nelle relazioni con il pubblico, i superiori e i colleghi”.

Condotta - “Evitiamo di compromettere la buona reputazione, l’immagine e la credibilità dell’Amministrazione cantonale, comportandoci in modo corretto e dignitoso”.

Conflitto d’interessi - “Se la pratica trattata coinvolge aspetti o persone vicine alla nostra sfera personale (ad es. parenti, amici ecc.), o se per altri motivi potrebbe insorgere un conflitto d’interesse, ci asteniamo dallo svolgerla, informando il nostro superiore”. "Sottoponiamo ogni attività accessoria o assunzione di cariche pubbliche al nostro superiore, in modo da evitare qualsiasi conflitto di interessi e la compromissione dell’efficienza lavorativa". 

Regali e inviti - “L’accettazione di omaggi e di inviti non deve compromettere l’indipendenza, l’obiettività e la libertà d’azione”. "In ogni caso, rifiutiamo regali in contanti. Su autorizzazione del nostro superiore, possiamo accettare inviti a eventi che sono in relazione con la nostra attività professionale o nell’ambito dei quali svolgiamo un ruolo di rappresentanza dello Stato".

Gestione delle informazioni - "Custodiamo i documenti e le informazioni riservati di cui disponiamo in maniera tale da limitare i rischi di accesso e di trattamento non autorizzato". "Non forniamo informazioni ai media senza autorizzazione". "Utilizziamo la posta elettronica dell’Amministrazione cantonale e gli indirizzi email aziendali esclusivamente a scopo professionale". 

Integrità personale - “Rispettiamo i principi di uguaglianza in tutti gli aspetti della nostra vita lavorativa. L’Amministrazione cantonale non tollera discriminazioni, molestie psicologiche o sessuali”.

Abbigliamento - “Prestiamo attenzione a un abbigliamento consono alla funzione e al contesto di svolgimento della stessa, in particolare, durante
l’attività di servizio a contatto con il pubblico, le riunioni con persone esterne e nelle manifestazioni pubbliche”.

 

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