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CANTONE«I numeri fanno paura. Omicron è tra noi»

22.12.21 - 18:03
Christian Garzoni non prende sotto gamba le cifre odierne: «Rischiamo una nuova ondata durante le feste»
keystone/tipress
«I numeri fanno paura. Omicron è tra noi»
Christian Garzoni non prende sotto gamba le cifre odierne: «Rischiamo una nuova ondata durante le feste»
Quindi il consueto invito alla prudenza e una speranza: «Questa nuova variante potrebbe avere un decorso più lieve. Ce lo auguriamo. Ma peserà sui non vaccinati. Chi non lo ha fatto si vaccini»

LUGANO - Un numero così alto di contagi non si era mai registrato da inizio pandemia: 492 solo in Ticino, secondo i dati diffusi oggi dall'Ufficio del medico cantonale. A questi va ad aggiungersi un'altra vittima che porta così a 1'037 il numero dei morti a causa del virus nel nostro Cantone. Solo ieri il capo della Sezione gestione delle crisi Patrick Mathys parlava di «calma prima della tempesta». Che quest'ultima sia già arrivata? Lo abbiamo chiesto al direttore sanitario della Clinica Moncucco, Christian Garzoni.

Abbiamo il vaccino, dovremmo ormai sapere come comportarci... come è possibile una cifra così alta?
«I numeri fanno paura. Soprattutto ai sanitari. Un aumento di virus nella popolazione rischia di tradursi in un aumento di ricoveri con il solito ritardo di una settimana. Queste cifre bisogna però anche interpretarle. La popolazione ha iniziato a farsi testare in maniera massiccia dopo le nuove misure, con le restrizioni che ne conseguono. Una parte degli aumenti è probabilmente dovuta a questo. È evidente che le cifre sono in aumento anche per l'arrivo dell'onda Omicron. Questa forma mutata del virus inizia a essere altamente diffusa anche in Ticino. Attualmente dovrebbe attestarsi attorno al 20-30% e, date le sue caratteristiche, mira a sostituire la variante Delta, attualmente dominante. Questi numeri devono indurre tutti alla prudenza, al rispetto delle regole, alla distanza e all'uso generalizzato delle mascherine. Ma soprattutto alla corsa al vaccino e alla terza dose. Dobbiamo serrare i ranghi e avere un Natale, sicuramente migliore dell'anno scorso, ma sempre all'insegna della prudenza».

In compenso il peso sugli ospedali sembra ancora contenuto. 
«Il peso è contenuto, bisogna essere sinceri. Il numero dei ricoveri non è aumentato con la stessa velocità di quello dei contagi, ma abbiamo comunque 106 pazienti ricoverati per Covid e 15 in cure intense. Al momento la situazione è gestibile, ma se i numeri dovessero aumentare potrebbe non esserlo più».

La tempesta arriverà davvero?
«Una domanda difficile... Sicuramente Omicron andrà diffondendosi sempre più, vista la sua maggior contagiosità. Aumenterà quindi il numero degli ammalati fuori dagli ospedali. Quello che non sappiamo ancora è se questa variante sia aggressiva come Delta o magari più "leggera". In quest'ultimo caso, e ce lo auguriamo, avremmo sì un aumento dei casi, ma con dei decorsi piuttosto "lievi". Nel senso che non conducono in ospedale. Chiaro è che saranno soprattutto le persone non vaccinate a rischiare di finire in ospedale. La paura di questa nuova ondata quindi c'è, e rischia di arrivare proprio durante queste vacanze di Natale».

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