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CANTONETicino terra d'innovazione? Due lati della stessa medaglia

03.11.21 - 06:00
C'è chi ci racconta le difficoltà di lanciare una propria impresa, ma il Cantone ribadisce il proprio sostegno
Keystone / DFE
Startup in Ticino. Nel pallino: Stefano Rizzi.
Startup in Ticino. Nel pallino: Stefano Rizzi.
Ticino terra d'innovazione? Due lati della stessa medaglia
C'è chi ci racconta le difficoltà di lanciare una propria impresa, ma il Cantone ribadisce il proprio sostegno
«C'è un'ampia strategia dedicata alle startup, per ogni loro fase di crescita», conferma il Direttore della Divisione dell'economia del DFE, Stefano Rizzi

LUGANO - Ticino terra d'innovazione e di start-up? «No», «Sì».

Due risposte ad una singola domanda, a dipendenza dell'interlocutore che ci troviamo davanti. Guardando il tessuto economico attraverso gli occhi di alcuni giovani che vogliono lanciarsi nel mondo dell'imprenditorialità, e attraverso quelli del Cantone stesso, si vedono realtà diverse.

M.S. ha brevettato un prodotto che è «sempre stato valutato positivamente», anche quando è stato presentato alle autorità. Tuttavia, non riesce a decollare. «Sto avendo molte difficoltà a trovare finanziamenti. Non sono riuscito a trovare aiuto per costituire una startup e produrre il dispositivo, che è unico nel suo genere» «Penso che purtroppo sia questa la realtà del Ticino, ed è un peccato» ci racconta con amarezza.

F.S. sta invece per lanciarsi, in proprio, con un nuovo concetto di consegne a domicilio. Supportato dal Cantone? Non proprio, si è dovuto finanziare da solo, con i soldi che mette via da anni. Per entrambi, c'è ancora troppa diffidenza nell'aria. «Con chiunque parlavo erano tutti molto scettici a riguardo» ci confida F.S..

Eppure un recente studio della Commissione europea classifica il Ticino tra i primi posti a livello europeo, per l'innovazione. Ne abbiamo parlato con Stefano Rizzi, Direttore della Divisione dell’economia del DFE.

Cosa offre il Cantone?
«Il Canton Ticino sostiene, attraverso strumenti e misure specifiche, sia chi si mette in proprio facendo della propria professione un’impresa, sia chi lancia una startup, rispondendo alle loro necessità durante tutto il percorso di crescita».

Partiamo dai primi, come dovrebbero iniziare?
«Gli auto-imprenditori (chi fa della propria professione un'attività indipendente) possono contare su una strategia specifica che spazia dall'informazione, alla formazione, al coaching a misure finanziarie. In questo caso l’attore di riferimento è il servizio interdipartimentale DFE-DECS "Fondounimpresa", con il quale nel 2020 sono stati seguiti circa 580 imprenditori».

E dal punto di vista finanziario?
«Per facilitare l’accesso ai crediti, un ruolo importante è svolto dai Fondi di promozione regionali (finanziati e gestiti su mandato cantonale dagli Enti regionali per lo sviluppo), che rappresentano uno strumento ideale per il sostegno finanziario».

Le startup, invece?
«Per i primi passi di queste società c’è la Fondazione Agire – l'agenzia cantonale per l’innovazione – che ha un ruolo centrale quale punto di contatto con il sistema regionale dell’innovazione. Per esempio, Agire mette a disposizione degli spazi all’interno del Tecnopolo Ticino a Manno, dove possono beneficiare dell’accesso a strumenti e servizi necessari per la loro crescita».

Ci sono anche altri programmi?
«Un tassello molto importante del supporto alle startup è poi il programma Boldbrain Startup Challenge, in cui venti progetti in fase iniziale vengono affiancati da un gruppo di coach, che li segue nei diversi ambiti per un periodo di tre mesi. Durante il percorso le start-up acquisiscono gli strumenti principali per sviluppare la loro impresa, con un totale di premi messi a disposizione di 120'000 franchi».

E per finanziarsi?
«Il sostegno alla ricerca di finanziamenti è un aspetto fondamentale. La Fondazione Agire organizza gli “Scouting for investors” per permettere alle startup di presentarsi a potenziali investitori. Vorrei pure citare TiVenture, di proprietà della Fondazione del Centenario BancaStato, che investe in società in fase iniziale con tecnologie innovative e alto potenziale di crescita. Inoltre, grazie alla recente riforma fiscale e sociale, sono previste agevolazioni fiscali per chi investe nelle startup – e per le startup stesse – se queste rispondono ai requisiti d’innovazione stabiliti dal Regolamento della Legge tributaria del Canton Ticino».

Ma quali sono i primi passi da intraprendere, nella creazione di una startup? Abbiamo sentito a riguardo Lorenzo Ambrosini, Direttore della Fondazione Agire.
«Il nostro consiglio è quello di mettere su carta il progetto e di descriverlo nella maniera più dettagliata possibile, poi possono sottoporci questo materiale per una riflessione congiunta, per determinare la fattibilità e il potenziale di questa idea. Se ci sono i presupposti dal punto di vista tecnologico, della scalabilità (ossia del potenziale di crescita) e del ritorno di valore sul territorio, allora lo possiamo inserire nei nostri programmi di supporto, tra i quali Boldbrain Startup Challenge o il Tecnopolo. Negli altri casi, lo indirizzeremo alle altre strutture cantonali di sostegno».

Ma ci sono tante imprese che si rivolgono ad Agire?
«Solo nel 2020 il team ha svolto complessivamente 205 incontri con aziende, malgrado la pandemia che ha fatto registrare una flessione del 16% rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda proprio le startup, dal 2018 Agire analizza in media tra i 60 e i 90 nuovi casi ogni anno».

Cosa vi viene chiesto, principalmente?
«I bisogni primari registrati sono relativi al coaching e al trasferimento tecnologico, seguono l’analisi del business model, i fabbisogni finanziari e la necessità di spazi e infrastrutture». 

Qualche opportunità e programma lanciato dal Cantone sembra quindi esserci, e ora anche M.S. e F.S. ne sono al corrente. Riusciranno a lanciare le loro start-up? Solo il tempo potrà dirlo.

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COMMENTI
 

Davide7878 2 anni fa su tio
Non ti aiuta nessuno! È due anni che sto litigando col cantone per iniziare l’attività e cercano il pelo nell’uovo per non farti partire, non gli ho chiesto un centesimo e mi sarei arrangiato finanziariamente. Poi danno permessi a ditte bucalettere che fanno solo danni economici, chiudono e riaprono senza problemi..

Dalu 2 anni fa su tio
Ticino terra di innovazione? Cos’è una barzelletta? Il Ticino è il cantone sfigato della confederella, utile solo per passare qualche bel weekend! Schöne panorama!
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