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Il conto alla rovescia è partito: il Vanilla "sperimentale" è pronto

RIAZZINOIl conto alla rovescia è partito: il Vanilla "sperimentale" è pronto

06.10.21 - 06:00
Riapre la discoteca più grande della Svizzera italiana. Il responsabile operativo Joseph Palmisano su Piazza Ticino.
Ti-Press (archivio)
Il conto alla rovescia è partito: il Vanilla "sperimentale" è pronto
Riapre la discoteca più grande della Svizzera italiana. Il responsabile operativo Joseph Palmisano su Piazza Ticino.
La data della rinascita è sabato 9 ottobre. Come funzionerà l'accesso alla serata? Quali sono le paure degli organizzatori? E qual è la strategia per il resto della stagione? Guarda la video intervista.

RIAZZINO - Chi si occupa di grandi eventi e di movida non può negarlo: sabato 9 ottobre al Vanilla di Riazzino va in scena un esperimento interessante. La più grande discoteca della Svizzera italiana riapre dopo oltre un anno e mezzo di stop dovuto alla pandemia. L'ospite, il deejay Marco Carola, è di quelli da urlo. Se ne è discusso su Piazza Ticino, la piazza virtuale di Tio/20Minuti, col responsabile operativo Ioseph Palmisano, noto per la sua lunga esperienza a Ibiza. 

Come bisognerà presentarsi all'entrata?
«Muniti di certificato Covid. Occorrerà dunque essere stati vaccinati, oppure essere guariti o avere fatto il tampone secondo le disposizioni sanitarie». 

Molti giovani non si stanno vaccinando. Non temete di perdere una parte di clientela? 
«Ci siamo attrezzati con uno stand esterno in cui sarà possibile fare il test Covid. In questo modo tutti potranno avere il lasciapassare. È chiaro che abbiamo timori. È una specie di "prima" anche per noi. Andiamo avanti passo dopo passo». 

Qual è l'aspetto che più vi spaventa?
«L'eventualità di un nuovo stop. È difficile programmare in queste condizioni di incertezza». 

Come vi siete organizzati a tal proposito?
«Per ora non apriremo tutti i sabati. L'evento successivo, ad esempio, si terrà il 30 ottobre, in occasione di Halloween».

Si naviga a vista dunque?
«Vogliamo fare una programmazione intelligente e mirata in base alle comunicazioni delle autorità. In questo modo potremo anche tenere d'occhio l'evoluzione della pandemia dal profilo sanitario e legislativo». 

È difficile in questo periodo agganciare e ingaggiare gli artisti internazionali?
«Sicuramente sì. D'altra parte gli artisti hanno meno serate in calendario. Il Vanilla ha la sua storia e quindi ci vengono volentieri». 

Altri locali notturni hanno aperto già da mesi. Alcuni sono in difficoltà a causa dell'obbligo di mostrare il certificato Covid all'entrata. 
«Sappiamo che c'è interesse da parte di molti nel vedere come ci organizzeremo. Questa nostra riapertura sta suscitando parecchia curiosità. Se ne parla anche a Ibiza, dove lavoro da 23 anni. Ecco, io spero di portare un po' di Ibiza in Ticino».  

Che tipo di serata vi aspettate sabato?
«Non siamo più abituati a certe cose. Ci siamo scordati della normalità. Spero veramente che questa sia una ripartenza incoraggiante per tutti. Capace di risvegliare lo spirito che avevamo prima della pandemia».

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