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CANTONE / SVIZZERAUn giudice (germanofono) in più per il Tribunale federale di Bellinzona

15.09.21 - 12:45
Il Consiglio degli Stati ha approvato all'unanimità l'aumento da tre a quattro del numero dei magistrati.
Ti-Press
Fonte ats
Un giudice (germanofono) in più per il Tribunale federale di Bellinzona
Il Consiglio degli Stati ha approvato all'unanimità l'aumento da tre a quattro del numero dei magistrati.
Il giudice supplementare andrà a rafforzare l'effettivo della corte d'appello che aveva cominciato a lavorare con un contingente sottodimensionato per le difficoltà di reperire personale adeguato.

BELLINZONA / BERNA - La corte d'appello del Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona potrà contare su un giudice supplementare. Il Consiglio degli Stati ha approvato oggi all'unanimità l'aumento del numero di magistrati ordinari da tre a quattro.

La corte d'appello del TPF, attiva dall'inizio del 2019, ha cominciato a lavorare con un numero ridotto di giudici a causa delle difficoltà nel reclutamento di personale adeguato. Il carico di lavoro si è presto rivelato più elevato del previsto: solo nel 2019 la corte è stata sollecitata da 35 appelli e 11 procedimenti di revisione.

Il 17 giugno del 2020, la Commissione amministrativa del TPF ha reso attenta la Commissione giudiziaria del parlamento sull'insufficienza delle risorse assegnatele. In particolare, era urgente creare un posto supplementare, da occuparsi con un giudice di lingua tedesca.

Dopo un primo rifiuto del Consiglio nazionale, la Commissione degli affari giuridici del Consiglio degli Stati ha ripreso in mano il dossier, decidendo di ascoltare il presidente della Corte d'appello che faceva stato di un ulteriore incremento dei casi, soprattutto in tedesco.

La carenza di personale di lingua tedesca è grave, ha sottolineato in aula, a nome della commissione, Beat Rieder (Centro/VS). È quindi necessario agire e aumentare a quattro il numero di giudici ordinari per la Corte d'appello del TPF. D'accordo con la decisione anche la ministra di giustizia e polizia Karin Keller-Sutter, secondo cui la richiesta è più che giustificata.

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