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CROGLIOLa strada è troppo stretta e il trasloco diventa fuorilegge

03.08.21 - 19:15
Una ditta di trasporti ha dovuto ricorrere a un furgoncino per poter effettuare un trasloco nel Malcantone.
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La strada è troppo stretta e il trasloco diventa fuorilegge
Una ditta di trasporti ha dovuto ricorrere a un furgoncino per poter effettuare un trasloco nel Malcantone.
Nonostante avesse i necessari permessi, è stata multata. La spiegazione dall'AFD: «L’uso commerciale di mezzi di trasporto esteri per trasporti interni è vietato. Anche da un'abitazione a un altro veicolo».

CROGLIO - Il camion è troppo grande e non può passare fra le strette vie del paese. Occorre un furgoncino, ma il cambio di veicolo comporta una multa e diversi fastidi. È una vicenda quantomeno insolita (per chi la legge) e «incresciosa e sconcertante» (per chi l’ha vissuta) quella capitata durante un trasloco, la scorsa settimana, avvenuto nel Malcantone.

Accesso impossibile - «Andando a vivere a Brescia, ho contattato una ditta di trasporti italiana, con tutti i permessi in regola per i trasporti internazionali», spiega A.L*. Il mezzo pesante che avrebbe dovuto caricare la mobilia è però troppo grande per poter entrare nel nucleo di Castelrotto (12m, quattro in più del massimo consentito), così il suo conducente si vede costretto a posteggiare a qualche chilometro di distanza (in località Biogno) e coprire il percorso restante con un furgoncino.

Cabotaggio stradale - Avendo targhe italiane, il trasporto viene però giudicato illegale dall’Amministrazione federale delle dogane (AFD), intervenuta per un controllo. Si tratterebbe infatti a tutti gli effetti di un trasporto di merci effettuato all’interno della Svizzera - dall’abitazione di A.L. al parcheggio del camion - e quindi contrario alla Legge doganale e alla Legge sull’imposta sul valore aggiunto. «Non c’è stato modo di far capire a questi funzionari che si trattava dello stesso trasloco (autorizzato)», lamenta la donna. Risultato: oltre al pagamento del dazio doganale e dell'IVA, una multa salata e merce bloccata temporaneamente in dogana.

Privata del suo strumento (di lavoro) - Ma oltre al danno, la beffa. Anzi, le beffe. I trasportatori sono stati fermati quando mancava solamente il pianoforte a coda, già imballato. Strumento che ora si trova ancora nell’ex casa, nel frattempo venduta e dove i nuovi proprietari sarebbero dovuti entrare questa settimana. «Avrebbero dovuto iniziare a fare dei lavori, ma come fanno se il mio pianoforte si trova ancora lì?» si chiede A.L. Che di professione è musicista. «Mi ritrovo senza il mio strumento di lavoro e devo organizzare un secondo trasloco, naturalmente spendendo altri soldi. Forse questa gente non si rende conto dei problemi che causa applicando ciecamente e stupidamente una legge che non ha senso», è l’amaro sfogo della donna.

Trasporto vietato, anche se sono pochi metri - Da noi contattata l’AFD, per ragioni di privacy, non ha potuto entrare nel merito del caso concreto. Precisa però che «di principio, l’uso commerciale di mezzi di trasporto esteri per trasporti interni è vietato». Ne consegue dunque che - proprio come nel caso di A.L. - se un veicolo estero viene impiegato per eseguire un trasporto commerciale di merci da un’abitazione a un veicolo situati in territorio svizzero, si è in presenza di un trasporto interno vietato (il cosiddetto cabotaggio, per l'appunto).

*Nome noto alla redazione

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