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CANTONELe faggete valmaggesi sono Patrimonio mondiale dell'Unesco

29.07.21 - 11:25
La riserva ticinese è stata ufficialmente iscritta nell lista, assieme a quella solettese di Bettlachstock
DT
Le faggete valmaggesi sono Patrimonio mondiale dell'Unesco
La riserva ticinese è stata ufficialmente iscritta nell lista, assieme a quella solettese di Bettlachstock
Si parla di una superficie complessiva superiore ai mille ettari con alberi di oltre 170 anni d'età

BELLINZONA - A un anno e mezzo dall'inoltro della candidatura a Parigi, il riconoscimento è ufficialmente arrivato: le faggete delle Valli di Lodano, Busai e Soladino (assieme a quella solettese di Bettlachstock) sono Patrimonio mondiale dell'Unesco.

La decisione è stata presa il 28 luglio 2021 dal Comitato del Patrimonio mondiale dell’Unesco. Esse vanno ad aggiungersi ad altre antiche faggete primordiali europee che insieme costituiscono un bene del Patrimonio mondiale transnazionale ubicato in diciotto paesi.

Il faggio è la principale specie arborea dell'Europa centrale e si caratterizza per la sua capacità di adattamento alle diverse condizioni climatiche e geografiche. Tuttavia, l’intervento dell’uomo esercita una forte pressione sulle antiche faggete primordiali di cui non restano che poche vestigia. Per questo motivo, la Svizzera ha designato con il sostegno dei Cantoni, dei Comuni e dei proprietari di boschi due faggete da iscrivere nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco.

Con alberi di oltre 170 anni d’età e una superficie complessiva superiore a mille ettari, le due riserve forestali svizzere costituiscono una preziosa riserva genetica, non solo per il faggio ma anche per molte specie animali e vegetali associate che dipendono da questi habitat. Accessibili al pubblico, queste riserve forestali naturali permettono di salvaguardare la biodiversità limitando gli interventi forestali.

«Questa decisione mette in evidenza l’impegno assunto dalla Svizzera nel proteggere gli ecosistemi a livello mondiale e riconosce la qualità della sua politica a sostegno della biodiversità forestale» afferma Katrin Schneeberger, direttrice dell’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM).

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