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LUGANOLa causa del crollo? «Probabilmente un difetto di progettazione»

29.07.21 - 10:38
Secondo un esperto, a causare il crollo della pensilina del benzinaio Coop di Noranco non sarebbe stata solo la pioggia.
Keystone
Fonte 20Minuten/ Gabriela Graber, Céline Krapf
La causa del crollo? «Probabilmente un difetto di progettazione»
Secondo un esperto, a causare il crollo della pensilina del benzinaio Coop di Noranco non sarebbe stata solo la pioggia.
«Le immagini non mostrano alcun sostegno o ancoraggio massiccio».

PAMBIO-NORANCO - Oggi splende il sole sul Luganese. Ma gli effetti del maltempo che negli ultimi giorni ha sconvolto il Ticino ancora ci scuotono. Soprattutto dopo il crollo del tetto della stazione di servizio Coop di Pambio Noranco, avvenuto alle 9.30 di ieri. 

«Nessun sostegno o ancoraggio massiccio» - L'ingegnere strutturista Pasquale Angelini è convinto che il cedimento non sia avvenuto solo a causa delle grandi quantità di pioggia: «Le immagini mostrano che non c'è alcun sostegno o ancoraggio massiccio». Il tetto sarebbe crollato in corrispondenza di un giunto e, come di solito accade con tali danni, le parti di collegamento strappate non sarebbero visibili. «Si può presumere che la costruzione che collega la tettoia e il resto del tetto non sia stata progettata o costruita correttamente”, continua Angelini.

Il vento - Anche per quel che riguarda i possibili fattori esterni, Angelini ritiene che ci sia un ulteriore aspetto, oltre alla pioggia, che potrebbe aver giocato un ruolo nel disastro: «Anche forti influenze dinamiche del vento da diverse direzioni possono aver portato al crollo». Anche il sindaco di Lugano Marco Borradori vede come possibile causa il forte vento: «Si può ipotizzare che si sia formato una specie di tornado».

«Un caso straordinario» - In Svizzera gli standard strutturali sono chiaramente definiti e vengono rispettati, rassicura Angelini. L’incidente è quindi da considerare come un caso straordinario. «Le strutture sono costruite secondo disposizioni di sicurezza ben precise», assicura Angelini, «dunque non dobbiamo preoccuparci che possano cedere. Tali pericoli sono molto improbabili». L'ingegnere sospetta comunque che, come è consuetudine in questi casi, ora vengano ispezionati e controllati altre strutture simili.

Indagini in corso - Secondo la portavoce di Coop Mineraloel Sabine Schenker, le indagini della polizia e di Coop Mineraloel sono proseguite anche nel tardo pomeriggio di ieri. Non è comunque ancora possibile fare affermazioni precise sui danni e sulle cause del crollo, ha ribadito Schenker.

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